Politica

Caccia su internet ai vecchi compagni di scuola

Max: «Dove sono i commilitoni dell’ospedale militare di Verona?»

Nino Materi

Mentre dall’altroieri la redazione del Tgcom veniva sommersa da annunci tipo «Aiutatemi a incontrare la mia amica di banco ai tempi del liceo scientifico...» oppure «Mi piacerebbe tanto rivedere il commilitone vicino di branda ai tempi del Car alla caserma Pio Spaccamela di Udine...», la Rai trasmetteva profeticamente il film «Compagni di scuola»: la storia di una «V B» che, a 15 anni dall’esame di maturità, si ritrova nella villa della più carina del gruppo.
Una moda, questa dell’amarcord scolastico-militare, che offre interessanti chiavi di lettura psicanalitiche, riassumibili in un concetto-base: «Ci siamo lasciati che eravamo giovani. Ora rivediamoci da adulti, così confrontiamo chi nella vita si è realizzato o ha fallito». Un’interpretazione troppo cinica? Forse sì, considerato che in qualche caso la «sindrome da rimpatriata» può scattare in assoluta buonafede. Ma è altrettanto vero che - non casualmente - il via al piano «Convocazione dei vecchi amici» parte sempre da chi «ce l’ha fatta», da chi «è diventato qualcuno» e mai da chi è ancora disoccupato o magari è stato mollato dalla moglie.
Sta di fatto che da quando il Tgcom è partito con l’iniziativa «Cerca con noi i compagni di scuola o di naia» gli annunci sono fioccati a centinaia. Del resto nella bacheca virtuale del notiziario diretto da Paolo Liguori era affisso un testo decisamente suggestivo: «Con due dati e un'email è possibile rintracciare quel compagno di classe al quale avevi promesso “Non ci perderemo di vista”. Oppure trovare il commilitone da cui ti eri congedato con “Manteniamoci in contatto”». Risultato: un successo clamoroso.
Un esercito di ex soldati ed una maxi-scolaresca di ex studenti ha inviato infatti i propri dati per «ricongiungersi» con gli ex soldati e gli ex studenti conosciuti in gioventù in aule e caserme di tutta Italia.
Un sistema originale per dimenticare gli ovvi limiti di una pagina Internet, provando a trasferire l'ultimo flashback della tua classe di liceo o delle medie in un'aula web: nel primo banco c'era quella peste di..., al vostro fianco l'amico più fidato, dietro di voi quell’antipatico di... In fondo il solito ripetente e, qualche fila avanti, la ragazza dei sogni, la più bella e irraggiungibile di tutto l'istituto. Suona la campanella o il cellulare e il flashback svanisce.
Ora che quegli innocenti pensieri sono stati messi in stand bay dalle preoccupazioni di un’esistenza da «grandi», il Tgcom ha deciso di correre in aiuto dei nostalgici colti da improvvisa febbre cameratesca: «Niente più aula ma una voglia matta di ritrovare quei vecchi amici, proprio gli stessi a cui l'ultimo giorno di scuola avevi promesso «Mi raccomando, sentiamoci presto...». Una promessa da marinaio che adesso si può rispettare, magari a distanza di anni. È sufficiente inviare una email a «Il Tuo Tgcom» contenente la scuola frequentata, l'ubicazione dell'istituto, la persona (o le persone) che stai cercando e gli anni di corso. Per chiudere il tuo nome e un recapito di posta elettronica. Per la naia i dati dovranno contenere il nome del corpo d'armata, la compagnia e lo scaglione; a seguire nome, recapito web ed eventuali altre informazioni importanti per rintracciare i commilitoni.
Il primo a battere un colpo di mouse è stato Max con un appello strappalacrime: «Cerco un mio compagno di leva, abbiamo svolto il servizio militare nell'ospedale militare di Verona, eravamo del 9° 86 e non mi ricordo più il suo cognome, si chiama Massimo o Massimiliano ed è di Livorno, avevamo fatto il Car ad Albenga nell'11° Battaglione Bersaglieri Sirnaglia o Sergnaglia lui non venne subito a Verona ma venne mandato a fare un corso a Roma alla Cecchignola poi fu trasferito all'Ospedale». Accorato invito anche da Leonardo (Genio Trasmissioni di Bolzano, anno 1969): «Cerco i commilitoni William Baraldi di Carpi, Bettoni e Colombo lombardi e altri».
«Massiccio» come ai bei tempi il telegramma dell’ex parà Luca (Caserma Folgore Pisacane di Livorno, 10° scaglione, anno 1992): «Cerco compagni dell'artiglieria paracadutisti batteria Stinger e in particolare ragazzi che sono venuti in Somalia al raggruppamento Alfa di Mogadiscio dall'aprile a settembre del 1993». Ma l’elenco della «chiamata alle armi» partita con «l’alza bandiera» virtuale del Tgcom sarebbe lunghissima.
Altrettanto lunga la sfilza dei «Chi l’ha visto/a?» della categoria «Compagni di classe», ben rappresentata - a nome di tutti - dall’email di Barbara (Scuola media A.B Nobel, sez. B, Roma, anni 1984-86): «Cerco tutti i compagni di classe per ritrovarsi dopo tanto tempo...».
Nel film di Verdone «Compagni di scuola» il finale è amarissimo tra le patetiche figure del cantante fallito Tony Brando (Christian De Sica), il deputato corrotto Mauro (Massimo Ghini), la psicanalista irascibile Maria Rita (Athina Cenci) e il magistrato in carrozzella Lino (Alessandro Benvenuti).
Si scherza, si ride, si prende in giro l’amico invecchiato più in fretta.

Poi grattando un po’ si scopre che tutti hanno qualche magagna nel comodino e una grande infelicità in fondo al cuore.

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