Marcello Zacché
In arrivo tra oggi e al massimo domattina il via libera della Consob all'offerta di Urbano Cairo per Rcs. I 15 giorni, al lordo della pausa per le informazioni supplementari richieste, scadono oggi. Mentre la prossima settimana servirà per mettere a punto il lancio dell'operazione, che potrebbe andare in Borsa il 6 giugno, per le successive quattro settimane.
Dal momento dell'annuncio il titolo Cairo Communication, dedotto il dividendo di 20 cent staccato nel frattempo, ha fatto un balzo in avanti del 5% fino ai 4,83 euro di ieri, rendendo l'offerta di scambio proposta più vantaggiosa per i soci della Rizzoli. Essa prevede 0,12 titoli Cairo per un'azione Rcs. Tale valore, ai prezzi di ieri, corrisponde a 0,58 euro, contro gli 0,53 dell'8 aprile, al momento dell'annuncio. Ma l'offerta concorrente, lanciata da Andrea Bonomi (tramite Investindustrial) insieme con Diego Della Valle, Mediobanca, Pirelli e Unipol, resta distante, con i suoi 0,70 euro in contanti.
Il prospetto dell'offerta di scambio di Cairo - filtra da ambenti vicini all'operazione - è stato guardato dalla Consob con la lente d'ingrandimento, con richieste puntuali di spiegazioni integrazioni. Ma di più non si sa. Anche se le previsioni non immaginano grandi sorprese.
In particolare sembra esclusa l'ipotesi che Cairo apra in alcun modo a una fusione tra Rcs e la sua Cairo Communication. Anche perché, tatticamente, l'idea degli advisor Intesa (Banca Imi), Equita ed EredeBonelli è quella di aspettare che anche l'offerta concorrente sia in campo per ipotizzare eventuali modifiche. Il che potrebbe accadere nelle ultima o ultime due settimane dell'Ops di cairo, quando è verosimile che entri in campo l'Opa di Bonomi & C, che ha avviato, l'iter autorizzativo 15 giorni dopo Cairo. In proposito, si è appreso che a inizio settimana Investindustrial (al 45%) e i quattro soci di Rcs (al 13,75% l'uno) hanno costituito la newco che lancerà l'Opa: è la International media holding, spa di diritto italiano con 50mila euro di capitale.
Mentre incalza la battaglia fra Opa e Ops ieri hanno parlato due dei protagonisti con un botta e risposta tutt'altro che ostile nei toni. Della Valle, in partita con Andrea Bonomi e soci storici, ha sottolineato: «È la prima volta che vediamo sulla Rizzoli una operazione di mercato». Poi tra le due offerte «non è una questione di buoni contro cattivi, di grandi contro piccoli, ma un'operazione di mercato pura», ha aggiunto rivendicato di aver scelto l'offerta «per coerenza» dopo aver partecipato alla nomina dell'attuale cda del gruppo, anche se «con poca voglia».
A stretto giro è arrivata la replica di Urbano Cairo: sono due proposte «completamente diverse»: «io offro un piano di condivisione, dico partecipa al mio progetto industriale e resta della partita, non chiedo di uscire», mentre «gli altri dicono: dammi le tue azioni. Punto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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