(...) Ma vediamo comè andata nei dettagli. Lunedì sera, intorno alle 22, il Suv della coppia che si era appartata era parcheggiato in via Bardolino, periferia sud della città, al confine con la campagna circostante. Improvvisamente tre sconosciuti hanno aperto le portiere e hanno costretto i due fidanzati a consegnare i propri cellulari e i soldi che avevano con sé: 200 euro circa.
Non solo ai soldi, però, erano interessati: con un gesto di intesa hanno cercato di immobilizzare la donna, un'impiegata milanese di 32 anni, e hanno iniziata a palpeggiarla sotto gli occhi del suo compagno di 27 anni. Lei non si è lasciata annichilire dallo spavento, ma ha reagito prontamente come meglio le è riuscito. Anzi: si è proprio lasciata travolgere dal furore. E con calci, pugni e morsi, che hanno colto di sorpresa i suoi aggressori, li ha fatti desistere dal loro intento. Addirittura la giovane donna, in preda allira, è riuscita persino a strappare un passamontagna dal volto di uno dei rapinatori, vedendo che si trattava di un nordafricano e scoprendogli la vistosa cicatrice che aveva sulla fronte. A quel punto, ai tre aspiranti stupratori, non restava altro che scappare il più velocemente possibile da via Bardolino.
Senza i cellulari la coppia non ha potuto che raggiungere a piedi la stazione dei carabinieri della Barona che, sentito quel che era accaduto, si sono rivolti per rinforzi ai colleghi. I militari del capitano Stingo hanno allora perquisito tutte le baraccopoli della zona dove vivono questi nuclei di nordafricani.
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