LInghilterra ha la sua panchina di bronzo. Si chiama Avram Grant il vincitore del trofeo unico, esclusivo. È lallenatore israeliano del Portsmouth, ultimo in classifica dopo la sconfitta subita mercoledì sera dal Fulham di Al Fayed e Roy Hodgson. In verità non si tratta di panchina ma di sauna, Avram Grant nello scorso dicembre fu beccato come cliente di un gaudioso centro massaggi thailandesi a Horton Heath di Southampton. La notizia venne rilanciata da alcuni tabloid ma non fu rivelato il nome del massaggiato. Dopo lo scandalo legato a John Terry ormai sono saltate le marcature e allora il Sun di ieri ha pubblicato nome e cognome del cinquantaquattrenne tecnico, il quale, guarda un po i casi della vita, della dolce vita, era stato lerede di José Mourinho sulla panchina del Chelsea, la stessa squadra di JT. Grant aveva diffidato i giornali con una lettera spedita dai suoi legali, così aveva tentato di fare lo stesso John Terry ma ormai i giochi, erotici, erano fatti e i giornali sono andati via a piede libero. Intanto Toni Poole, la consorte umiliata e offesa di John, è stata fotografata in bikini e cappello di paglia, sulla spiaggia di Dubai, il titolo relativo e spietato suggerisce: «Guardate come sta soffrendo la signora Terry».
Mentre Lippi si schiera con Ancelotti («Conta solo quello che fa sul campo»), sullo stesso Terry e su Wayne Bridge, suo ex collega con i Blues e in nazionale, ma oggi in crisi nel Manchester City di Mancini, ormai si moltiplicano le battute e i cori dei tifosi negli stadi di tutta lisola della regina. Terry ha perso la fascia di capitano, sotto il letto di Bridge. Che cosa hanno in comune il Titanic e Wayne Bridge? Entrambi avrebbero fatto meglio a non lasciare Southampton (porto di partenza del Titanic e domicilio originario del difensore cornificato). Bridge riserva nel City? Non è titolare nemmeno con la moglie. Qualcuno ricorda il rigore sbagliato da Terry nella finale di Champions League con lo scivolone sul dischetto? Al momento topico John preferisce mettersi disteso.
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