"Ha parlato anche troppo". Nuove scintille tra Maldini e Spalletti

"Ha parlato anche troppo".  Nuove scintille tra Maldini e Spalletti

Paolo Maldini non tende la mano a Luciano Spalletti dopo l'alterco avuto durante l'intervallo di Napoli-Milan dello scorso 2 aprile, anzi rincara la dose anche senza rispondere al tecnico azzurro."Capitolo chiuso con con Spalletti? Non voglio commentare questa cosa. L'ha già fatto lui e, per quelli che sono i miei giusti, l'ha fatto anche parlando troppo", ha detto ai microfoni di Infinity il dirigente rossonero.

Maldini ha anche parlato del complicato rinnovo di Rafael Leao facendo capire come le cose però siano a buon punto ma che non si è ancora arrivati alla fumata bianca: "La fiducia cresce, ma oggi non è l'argomento giusto. Oggi siamo sulla stessa strada, noi e Leao, quindi abbiamo un obiettivo comune". Infine, il dg del Milan si è detto orgoglioso di quanto fatto finora in stagione in Champions League: "Siamo orgogliosi del nostro cammino e speranzosi di poter andare avanti per regalare ancora altri sogni. I sogni fanno parte del bagaglio tecnico e morale del Milan, abbiamo una squadra giovane che non ha ancora espresso tutto il proprio bagaglio tecnico".

Pioli sorride

Stefano Pioli è contento per la vittoria di misura ma non ha intenzione di calare l'attenzione in vista del ritorno in programma tra sei giorni: "Sto già pensando al ritorno, sarà un'altra grande partita. C'è stato qualche errore tecnico di troppo, c'è stata tensione ed emozione tra due squadre che hanno affrontato una gara equilibrata.Loro sono partiti meglio, abbiamo palleggiato male all'inizio e sono stati più aggressivi, poi abbiamo fatto la partita contro una squadra forte. È la prima vittoria contro il Napoli qui a Milano negli ultimi tre anni, abbiamo speso tanto ed è un risultato che ci dà possibilità per passare il turno" le parole del tecnico rossonero. Abbiamo fatto una partita da Champions, ma non è un risultato che chiude la qualificazione. Sappiamo che difficoltà incontreremo".

Spalletti ci crede

Luciano Spalletti, invece, vuole vedere il bicchiere mezzo pieno nonostante la bruciante sconfitta e visto che al ritorno mancheranno Anguissa e Kim, con Victor Osimhen ancora in forte dubbio. Il tecnico di Certaldo predica calma e spera di ribaltarla "Non ho da digerire niente, le partite commentarle dopo è tempo perso perché non si prende niente. Abbiamo avuto un grande atteggiamento per quello che si è visto in campo, abbiamo provato a fare la partita anche in dieci. Complimenti a Maignan per quello che ha fatto, loro sono una grande squadra. La partita è quella che dovevamo fare e quella che mi aspettavo che facessero. Bravi ai ragazzi. Qualsiasi assenza è pesante a questo punto, ma abbiamo anche giocatori che possono sopperire alle assenze perché è sempre stato così per tutto l'anno. Ho ritrovato il miglior Napoli".

Il tecnico del Napoli si è poi mostrato critico con l'arbitro per la mancata ammonizione di Leao per un calcio alla bandiernia nel primo tempo e per l'espulsione, forse esagerata di Anguissa: "Visto che si parla di gesti eclatanti, perché non mi dite della bandierina? Quindi si può prendere a calci tutto ciò che sta intorno al campo?" Anguissa? Era pianificato di sostituirlo, stavo guardando chi fosse il giocatore da abbinare nei tre cambi, mi mancava il terzo. E il dispiacere è che si sia perso due minuti per dire chi fosse l'ultimo da sostituire. Penso a quanto ho fatto io, non commento il direttore di gara, lo farà Rosetti. Per quello che ho visto, Anguissa prende molta palla... Guardiamo allora l'ammonizione a Zielinski e quella non data a Krunic che ha fatto 4-5 falli".

Il punto in vista del ritorno

Tra le fila del Milan i diffidati Sandro Tonali e Rade Krunic non sono stati ammoniti mentre per il Napoli mancheranno Kim, ammonito per un eccesso di proteste evitabili, e Anguissa che ha ricevuto due cartellini gialli, forse severi, nel giro di 4 minuti. Gli azzurri sperano però di ritrovare la loro punta di diamante, capace di realizzare 25 gol in 29 presenze stagionali, 21 in campionato e 4 in Champions League. La sua presenza sarà fondamentale in vista del ritorno al Maradona in programma il 18 aprile dato che la sua assenza a Milano si è vista e sentita nonostante il Napoli abbia provato a fare la partita.

La sfida resta in bilico con i rossoneri che hanno un piccolo vantaggio da poter amministrare e che hanno vinto due sfide in dieci giorni contro gli azzurri, il che potrebbe risultare positivamente a livello psicologico. La gara tre sarà di fondamentale importanza per le sorti di entrambe visto che in palio c'è la semifinale: chi sarà fatto fuori avrà diversi rimpianti e tanto da recriminare.

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