Bandiera della Lazio con il topo: per Mancini una multa di 5mila euro

A Mancini inflitta una multa di 5mila euro. Il fatto contestato al termine del derby vinto dalla Roma contro la Lazio

Bandiera della Lazio con il topo: per Mancini una multa di 5mila euro
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La discussa esultanza post derby con la bandiera della Lazio con raffigurato un topo al centro costa a Gianluca Mancini solo una multa di 5mila euro.

È quanto ha deciso il giudice sportivo "ricevuta dalla Procura federale la documentazione richiesta da questo giudice", compresi gli atti dell'indagine aperta d'ufficio dopo il match della Roma con la Lazio all'Olimpico e il comportamento di Mancini. Il centrale giallorosso, autore del gol che ha permesso alla formazione guidata da De Rossi di vincere il derby lo scorso sabato, è stato punito, come si legge nelle motivazioni, per avere "sventolato un vessillo offensivo nei confronti della tifoseria della squadra avversaria durante i festeggiamenti post-gara sotto la propria curva".

I fatti

Al triplice fischio dell’arbitro i giocatori della Roma hanno esultato nel rettangolo di gioco. Gli stessi si sono poi recati sotto la Curva Sud per salutare i propri tifosi in festa per la vittoria nel derby contro gli avversari della Lazio. Non è sfuggito quanto compiuto dal difensore giallorosso. Quest’ultimo, per qualche secondo, ha sventolato la bandiera della Lazio con un topo al centro. Tanto è bastato per essere immortalato in video amatoriali. Filmati che subito hanno iniziato a circolare sui social accendendo il dibattito tra gli utenti.

La posizione di Mancini

In seguito è stato lo stesso Mancini, via social, a provare a gettare acqua sul fuoco delle polemiche:"Chiedo scusa ma ero molto felice di festeggiare con i miei tifosi. Non volevo offendere nessuno". Allo stesso tempo il difensore il difensore ha aggiunto che "un po' di goliardia ci può stare". "Ho preso la prima bandiera che mi hanno dato- ha proseguito-, però sono cose che finiscono nei festeggiamenti senza mancare di rispetto a nessuno".

Il pensiero del ministro Abodi

"Il giudice sportivo si è espresso sulla base delle regole esistenti, ma io credo che quello che si debba fare in maniera sempre più significativa è contrastare la maleducazione, contrastare la mancanza di rispetto che arriva fino alle forme estreme dei cori, contrastare il razzismo ma anche la cattiva educazione che spesso viene declassata in goliardia. Per me rimane invece un fattore molto importante e vale ovunque, indipendentemente dal colore delle maglie". È questo il pensiero espresso dal ministro dello Sport e dei giovani, Andrea Abodi, rispondendo a margine di un evento nella Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio a una domanda sulla multa di 5mila euro comminata a Mancini. "È una partita che dobbiamo giocare con una sola maglia –ha continuato-, la maglia del decoro dell'Italia e del calcio italiano - aggiunge - non vogliamo un modello perfetto, ma vogliamo un modello più educato".

Le reazioni di ex calciatori

Sulla questione sono intervenuti nelle scorse ore anche Bruno Giordano e Sebino Nela, rispettivamente ex calciatori di primo piano della Lazio e della Roma.

"Un calciatore non deve scendere a certi compromessi perché questo sembra più un compromesso nei confronti della tifoseria giallorossa", ha affermato Giordano in occasione della presentazione del palinsesto sportivo Rai. L'ex calciatore della Lazio ha sottolineato che "come comportamento fra due tifoserie ci potrebbe anche stare" ma "un giocatore non deve scendere a certi compromessi. Poi si parla di educare le curve. Mancini dice di non essersi reso conto ma non penso che sia un tifoso della Lazio, e che gli diano una bandiera di quella squadra da sventolare". Giordano ribadisce che quella compiuta da Mancini è stata "una cosa di cattivo gusto. L'importante è che si sia pentito e scusato, anche perché ci sono giocatori della Lazio con lui nella nazionale. Sarebbe stato meglio se avesse preso una bandiera della Roma e avesse fatto un giro del campo, sarebbe stato più opportuno e più elegante".

Critico verso il difensore della

Roma anche Nela: "Siamo andati un po’ sopra le righe. Mancini è un ragazzo un po’ esuberante, però bisogna fare un po’ fare più attenzione. Non so cosa succederà ma siamo andati un po’ oltre".

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