Calcio

Bergomi, 20 giorni di squalifica: cosa è successo in panchina

L'ex bandiera dell'Inter e allenatore degli Allievi dell'Accademia Internazionale, Beppe Bergomi, è stato squalificato per un episodio nella scorsa giornata di campionato. "Mi scuso per quello che è successo"

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Sempre correttissimo in campo durante la sua lunga e gloriosa carriera, l'ex calciatore dell'Inter oggi commentatore Sky, Beppe Bergomi, ha ricevuto una delle pochissime squalifiche da quando è nel mondo del calcio ma stavolta da allenatore per una spinta a un dirigente avversario. La vicenda risale ad alcuni giorni fa al termine della gara tra i giovani calciatori della sua Accademia Internazionale (Bergomi allena gli Allievi 2007) e l'Alcione.

Il diverbio in panchina

Le cronache di campo raccontano di una gara tirata con un episodio chiave che sarebbe stato scatenante: sull'1-0 per l'Alcione viene annullato un gol alla squadra di Bergomi e, poco dopo, ecco che arriva il raddoppio dei giovani calciatori allenati da mister Ravasi. Nonostante i buoni rapporti e l'amicizia tra le società, si sarebbe accesso un diverbio tra l'ex bandiera dell'Inter e un giovane calciatore avversario. A quel punto l'arbitro espelle il mister dell'Accademia per doppia ammonizione e il tutto finisce sul referto del giudice sportivo che lo squalifica per venti giorni (fino al prossimo 27 marzo) "per aver spintonato un dirigente avversario”, come riporta IlGiorno.

Le scuse di Bergomi

Immediatamente dopo l'accaduto Bergomi si accorge di aver sbagliato atteggiamento facendo mea culpa. "Voglio scusarmi per quel che è successo, e lo faccio verso tutti coloro i quali mi conoscono, i miei ragazzi, il ragazzo con cui ho avuto una discussione. Ho sbagliato e non mi tiro indietro dalle mie responsabilità anche perché in tanti anni che alleno è la seconda espulsione, la prima in campionati dilettantistici giovanili", spiega il mister dell'Accademia Internazionale che successivamente aggiunge che ci si confronta molto spesso con gli esperti psicologi dello sport durante incontri in cui si parla dell'importanza dei valori. "Ho più di 60 anni, mi scuso con il ragazzo dell’Alcione e avrei dovuto stare al mio posto. Ma siamo tutti esseri umani".

La risposta dell'Alcione

A gettare subito acqua sul fuoco ci ha pensato anche la dirigenza dell'Alcione che conosce molto bene Bergomi sia in campo ma anche al di fuori del terreno di gioco. Il presidente, Marcello Montini, non serba rancore e tramite le pagine del club ha spiegato che nonostante l'amarezza per la vicenda della scorsa domenica "Beppe Bergomi era e rimane un amico e un uomo di grandi valori morali. Insieme a Franco Baresi lo indico sempre come esempio a tutti i ragazzi dell’Alcione e se c’è stata mancanza di rispetto da parte di un nostro ragazzo me ne dispiaccio e chiedo scusa a nome di tutta la società".

Lo stesso presidente ha voluto anche raccontare un aneddoto che era sfuggito ai più: Bergomi avrebbe rivolto anche una parola poco gentile nei confronti dell'arbitro dopo una decisione contraria ma, accortosi che due giovani calciatori si trovavano nelle vicinanze, per dare l'esempio si è subito scusato per quello che aveva pronunciato. "Al fischio finale ci siamo salutati e poi ho visto che si dirigeva in direzione della nostra panchina ed è successo quel che è successo.

Acqua passata, per noi rimarrà sempre il benvenuto".

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