Calcio

Il pagellone del calciomercato, squadra per squadra

Chiusa la sessione invernale di calciomercato, un mese nel quale ci sono stati tanti movimenti ma pochi davvero incisivi per le venti squadre di Serie A. Facciamo il punto squadra per squadra

Il pagellone del calciomercato, squadra per squadra

È giunta al termine la sessione di calciomercato invernale che ha portato le venti squadre della massima serie ad investire, complessivamente, circa 110 milioni di euro. Fra chi investe pensando al futuro e chi ha bisogno di concretezza nei prossimi cinque mesi, ecco i nostri voti ai club di Serie A.

ATALANTA 6 – Serviva un difensore, vista l’emergenza, è arrivato Hien dal Verona. Tanti colpi per l’U23 che, conoscendo la proprietà, serviranno per costruire un roseo futuro. In uscita trovate le sistemazioni per gli esuberi. L’unico rimpianto, forse, è non aver piazzato un colpo last minute per battere la concorrenza in zona Champions.

BOLOGNA 7 – Ottimo mercato per i felsinei che puntellano una rosa che sta già facendo benissimo consegnando a Thiago Motta tre pedine come Castro, Odgaard e Ilic. Ancora meglio la resistenza sui top, almeno fino a fine stagione: Zirkzee, Ferguson e Calafiori sono la base per fare sognare la piazza.

Odgaard Bologna

CAGLIARI 5 – La squadra deve salvarsi, sono arrivati solo Mina e Gaetano. Sforzo minimo, la vera domanda è: basteranno per assicurare ai sardi la salvezza? Vero è che Ranieri è solito compiere miracoli ma, forse, soprattutto in questo momento, sarebbe servito qualche colpo in più in una lotta serratissima.

EMPOLI 6 – I toscani hanno cambiato anzitutto in panchina, sostituendo Andreazzoli con Nicola che ha portato a casa 4 punti in 2 partite e, il cambio, ha giovato anche sul mercato: via Baldanzi a prezzo record (15 milioni), dentro Zurkowski che ha impattato benissimo, Niang che porta dietro tantissima esperienza e una punta come Cerri. Una delle migliori in zona calda.

Zurkowski Empoli

FIORENTINA 5,5 – Si doveva (e si poteva) fare di più. Questi trenta giorni dovevano servire al club per puntare con maggiore decisione, vista la posizione in classifica, ad entrare nell’Europa che conta. Italiano continuava a chiedere un esterno, gli hanno preso Belotti. Mezzo punto in più per l’acquisto di Faraoni che è andato a sopperire al grave infortunio di Dodò.

FROSINONE 6,5 – La prima parte di stagione è stata ampiamente al di sopra delle aspettative: tanti giovani esplosi, un Di Francesco ritrovato in panchina. La sessione invernale serviva per puntellare la rosa e regalarsi una storica salvezza tranquilla. La ricetta? La stessa dell’estate: tanti giovani di bella prospettiva. Chapeau.

GENOA 6,5 – La cessione di Dragusin a quelle cifre è un assoluto capolavoro (guadagnando uno Spence dal Tottenham). Poi almeno un colpo per reparto: Cittadini in difesa, Bohinen a centrocampo e la doppietta Ankeye-Vitinha (di cui si parla benissimo in terra francese) davanti. La salvezza era l’obiettivo minimo, ora i liguri possono togliersi più di qualche semplice soddisfazione.

INTER 6 – In casa neroazzurra non servivano grandi colpi ma solo puntellare: out Cuadrado è entrato Buchanan, che rappresenta un investimento ragionato a rischio zero. La punta – Taremi – arriverà a giugno gratis. Ora sta ad Inzaghi condurre la squadra al tricolore.

Alcaraz Juventus

JUVENTUS 6,5 – Due colpi in prospettiva come Djalò ma soprattutto Alcaraz che sono un investimento: se renderanno come Giuntoli e Allegri sperano, difesa e centrocampo sono sistemati. Tanti i colpi per la NextGen e i rinnovi di Rabiot e Allegri sono sul tavolo pronti per essere firmati. L’essenziale, fatto bene.

LAZIO 4 – “Abbiamo valutato attentamente se comprare qualcuno, ma non ha senso aggiungere tasselli che poi avrebbero anche bisogno di ambientarsi. Non vogliamo alterare gli equilibri dello spogliatoio e turbare gerarchie. Siamo già competitivi per la Champions, Sarri è d’accordo”. Lo ha detto Claudio Lotito, non serve aggiungere altro in una stagione iniziata male e che potrebbe addirittura finire peggio.

LECCE 4,5 – È vero che Strefezza non era mai entrato in sintonia con D’Aversa ma la cessione, seppur remunerativa, andava compensata con un sostituto all’altezza del capitano passato ad essere (quasi) esubero. I colpi messi a segno sono un marchio di fabbrica di Corvino ma i 31 gol subiti e i soli 3 punti sulla zona calda, forse, dovevano servire a far capire che qualcosa andava fatta soprattutto in difesa.

Belotti Fiorentina

MILAN 5,5 – È intelligente ma non si applica. Classica frase da liceo per i rossoneri che hanno chiuso due colpi in difesa ma non quelli voluti da Pioli che chiedeva con insistenza un altro difensore e un centrocampista. Mezzo voto in più per le uscite.

MONZA 6,5 – Il Condor colpisce ancora. Trenta giorni effervescenti per i brianzoli che hanno consegnato tante valide alternative a Palladino. Galliani ha alzato il muro anche sui big Di Gregorio e Colpani, considerati incedibili fino a fine stagione. Ipotecato (quasi) il discorso salvezza adesso è arrivato il momento di confermarsi sui livelli della scorsa stagione.

NAPOLI 5,5 – Tanta, tantissima confusione fra le fila dei campioni d’Italia. Gli acquisti sono stati fatti come De Laurentiis aveva promesso ma se Mazzarri continuerà a giocare a tre dietro, allora forse era necessario prendere un centrale in più. Da aggiungere il certo addio di Osimhen a fine stagione, con il rinnovo di Kvara che è ancora un mistero. Si doveva obbligatoriamente fare meglio.

ROMA 7,5 – La regina di questa sessione di mercato. Al netto della spaccatura fra società e tifosi per l’addio di Mourinho e l’arrivo di De Rossi, Tiago Pinto lascia con la sua migliore sessione di mercato: dentro Baldanzi e Angelino dopo Hujsen, i giallorossi sono stati una macchina che ha chiuso il mercato con colpi che potrebbero rivelarsi vincenti.

Vitinha Genoa

SALERNITANA 6 – Tanti movimenti ma con una certezza: Iervolino ha fatto bene a richiamare Walter Sabatini che è tornato per ricentrare una impresa. il direttore si è messo all’opera sia in entrata che in uscita, consegnando ad Inzaghi dei potenziali titolari. La ciliegina è arrivata con la firma del campione del mondo Jerome Boateng. Basterà per salvarsi?

SASSUOLO 5 – Il girone d’andata degli emiliani viene ricordato per i 6 clamorosi punti conquistati contro Inter e Juve, per il resto poca roba. La sensazione è che se manca Berardi la squadra non gira e i maggiori problemi sono a centrocampo. Carnevali ha preso Doig, che qualora dovesse tornare ad essere quello della scorsa stagione, rappresenta un colpaccio. Per salvarsi con maggiore tranquillità, però, serviva qualche sforzo in più.

TORINO 6 – Tre colpi last minute e una scommessa: Lovato e Masina per puntellare la difesa, Okereke da Cremona per provare a cercare il tassello mancante nel puzzle di Juric. Di Kabic si parla benissimo, la zona Europa dista solamente tre punti, sognare è lecito.

Sabatini Salernitana

UDINESE 5 – Pochi movimenti per i friulani che devono salvarsi. Il rimpianto, forse, resta Pafundi, girato in prestito al Losanna senza avere la possibilità di dimostrare il suo valore. Restano Walace, Samardzic e Perez, la salvezza passa da loro (e dai gol di Lucca).

VERONA 6 (di incoraggiamento) – Che casino fra gli scaligeri. Da un lato l’esigenza societaria che ha portato a risanare il bilancio con le cessioni (13!) che si è rilevata un fuggi fuggi generale, con tutte le pedine più preziose vendute e sostituite con delle promesse che devono confermarsi; dall’altro lato la piazza calda che vuole mantenere la categoria.

A Baroni l’arduo compito di realizzare un vero e proprio miracolo sportivo.

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