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"Contro la Juve partiamo sempre da -1...". La Russa attacca i bianconeri

Il presidente del Senato, noto tifoso dell'Inter, non risparmia critiche anche a Simone Inzaghi: "Ingiustificabile la povertà del gioco nerazzurro"

"Contro la Juve partiamo sempre da -1...". La Russa attacca i bianconeri

Inter-Juventus continua a far discutere. Il tocco di mano di Rabiot, non ravvisato né dall'arbitro Chiffi né dal Var, è stato visto e rivisto in ogni angolazione da tutte le moviole e ha scatenato polemiche roventi nel post partita e sui social.

Del Derby d'Italia e dell'episodio contestato ha parlato anche il presidente del Senato e grande tifoso dell'Inter, Ignazio La Russa, intervenuto a "La Politica nel Pallone" su Gr Parlamento, storica trasmissione condotta da Emilio Mancuso. Spogliandosi della veste istituzionali, la seconda carica dello Stato non le manda a dire, né all'arbitro, né al Var, né ai bianconeri. E nemmeno a Simone Inzaghi.

Errore arbitrale (e colpe di Inzaghi)

La Russa è un fiume in piena: "Mi fa ridere Allegri che tira fuori il gol della Salernitana. La verità è che, quando giochiamo contro la Juve, noi partiamo sempre da -1 e questo lo sappiamo. Tuttavia, ciò non giustifica la povertà dal gioco dell'Inter: ha avuto più di 70 minuti per pareggiare e non c'è riuscita. Sì, condizionata da quell'ingiustizia palese e mi fa ridere che qualcuno abbia messo in discussione il tocco di mani di Rabiot, ma noi lo sappiamo che, contro la Juve, bisogna fare sempre qualcosa di più".

Poi aggiunge: "È vero che, ogni tanto, alla Juve, con altre squadre, altre partite, altri arbitri, non sempre è girato tutto bene. Ma con l'Inter, non ci sono dubbi... Persino quando avevamo già vinto lo scudetto s'inventarono un rigore che li fece andare in Champions a scapito del Napoli quella volta lì. Non mi soffermo troppo sull'ennesimo favoritismo pro Juve, questa volta del Var, ma anche dell'arbitro che non è andato a vedere le immagini: devo ancora capire questo regolamento".

Le colpe sono però anche dei nerazzurri:"Però me la prendo soprattutto con l'Inter: non si può giocare in quel modo lì. Credo che anche l'incolpevole allenatore cominci a essere colpevole: è incolpevole poiché non sappiamo che cosa possa fare, tuttavia, quando le squadre cominciano a non dare segnali di continuità purtroppo si dà la colpa all'allenatore".

Il siparietto con Briatore

Irrompe Flavio Briatore, juventino doc. La Russa ricorda quella volta che proprio Flavio lo accompagnò a vedere la sfida del '98, lo scontro Ronaldo-Iuliano, l'ira di Simoni ("Solo la Juve poteva riuscire a farlo arrabbiare così")."Mi dissero: ma La Russa, è nostro ospite, come si permette di urlare così? Ebbene, se tornassi, urlerei ancora".

Si torna a Inter-Juve di ieri: perché, secondo il presidente del Senato, l'arbitro Chiffi non è andato al Var? "Secondo me per ignavia, per non assumersi la responsabilità, preferiva che un dato non oggettivo rimanesse responsabilità del Var: non m'han detto che non devo andare, non m'hanno obbligato, quindi io non vado". Mancuso domanda: tornano i fantasmi del passato, la forza politica della Juventus? "Non è la forza politica, è il favoritismo che per mille ragioni è storico per la Juve, almeno in questo campionato. Ne ha avuto bisogno in altri. Però la Juve è forte è uno squadrone, è un allenatore che sa mettere bene in campo i giocatori, che sa lanciare i giovani. La Juve non ha bisogno di questi favori".

Tackle di Briatore: "Volevo solo dire che la sudditanza psicologica verso la Juve non è poi così efficace, visto che le hanno tolto 15 punti. Il fallo di mano di Rabiot c'era, l'hanno visto tutti: non ho capito perché l'arbitro non sia andato a vedere che cosa fosse successo, evitando di scaricare la responsabilità sul Var. Detto questo, l'Inter aveva 70 minuti per recuperare, ma ha giocato male, la Juve ha giocato meglio. Questo Var deve essere messo a posto". La Russa apprezza: "Briatore come sempre è molto obiettivo e molto sportivo. Ha ragione: la Juve ha giocato meglio dell'Inter, ci poteva stare il 2-0 per la Juve e non l'1-1 per l'Inter".

Il Benfica e il nuovo allenatore

E in Champions League, dove può arrivare l'Inter? "Se la squadra sa motivarsi da sola, perché l'ottimo allenatore evidentemente non è un motivatore, può andare lontano. Il Benfica sta facendo un torneo come quello del Napoli, quindi se vinciamo penso che possiamo andare in finale battendo o il Milan o il Napoli.

Ma sarà difficile superare il Benfica". Sul prossimo tecnico invece:"Conte e Mourinho sono un po' minestre riscaldate, se dovessimo cambiare allenatore prenderei Thiago Motta o Juric, uno di questi due", ha aggiunto.

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