
Dopo il tonfo di Como molti tifosi bianconeri si aspettavano un tracollo dalla trasferta a Madrid ma l’undici di Tudor è riuscito a battersi ad armi pari con il Real Madrid dal primo all’ultimo minuto. I tre punti sono rimasti ai Blancos grazie ad un flipper in area che ha consentito a Jude Bellingham di segnare il gol-partita ma la Juventus ha costretto più volte Courtois a parate non semplici. Invece di chiudersi in difesa, la Juventus ha avuto la personalità di giocarsela fino alla fine, creando parecchie palle gol che gli avanti bianconeri non sono riusciti a sfruttare al meglio. Sugli scudi anche Di Gregorio, autore di diverse parate importanti che hanno negato il gol a Kylian Mbappé e all’ex milanista Brahim Diaz. Alla fine arriva una sconfitta poco dolorosa e parecchi segnali positivi per Tudor sia dal punto di vista fisico che caratteriale, proprio nel momento più difficile per l’allenatore slavo.
Tanto Real, Di Gregorio dice no a Mbappé
Atmosfera delle grandi occasioni al Bernabeu per uno degli scontri più classici del calcio europeo e sorpresa dell’ultima ora: Xabi Alonso, infatti, sceglie di inserire dal primo minuto l’ex milanista Brahim Diaz accanto ad Arda Guler e Vinicius Junior. Al contrario delle aspettative della vigilia, a partire in maniera più aggressiva è la Juventus: Koopmeiners molto arretrato, Yildiz più alto, in appoggio al titolare Vlahovic. Il Real risponde pressando alto ma la Juve prova a colpire in ripartenza: se Asencio impedisce che il passaggio di Kalulu arrivi a McKennie, l’americano ci prova un paio di minuti dopo dalla distanza, senza però impensierire Courtois. I bianconeri sono messi bene in campo ma non trovano spazio che per tiri dalla distanza, come il rasoterra al 14’ con il quale Gatti prova i riflessi del portierone blanco. Gli avanti madrilisti si fanno vedere dalle parti di Di Gregorio un paio di minuti dopo con un colpo di testa centrale di Tchouaméni ma la partita rimane molto equilibrata, aperta ad ogni possibile risultato. L’undici di Xabi Alonso si rende pericoloso sulle fasce con Vinicius e Diaz ma soprattutto sulle palle inattive: al 20’ è ancora Tchouaméni a colpire di testa ma la palla finisce sopra la traversa. Tre minuti dopo ci prova da fuori Mbappé, imbeccato da Bellingham: ancora prima che possa intervenire Di Gregorio si immola Gatti

Dopo un inizio incoraggiante, ora in campo sembra esserci solo il Real: prima Brahim Diaz tira da posizione molto angolata, trovando i guantoni di Di Gregorio, poi Valverde imbecca la girata al volo di Tchouaméni, deviata stavolta dall’attento Kalulu. Nonostante qualche tentativo estemporaneo, il pallino del gioco rimane fermamente in mano ai padroni di casa: i bianconeri sono un po’ imprecisi in fase di impostazione sono costretti ad affidarsi all’esperienza della propria linea difensiva. Al 34’ gran giocata di Arda Guler a destra, con il turco che manda a sedere Kalulu e crossa sul secondo palo: Cambiaso, però, è attentissimo su Brahim Diaz e sventa il pericolo. Il finale del primo tempo è vissuto in apnea dai bianconeri: se il tiro di Arda Guler è semplice da gestire, Di Gregorio è costretto ad un vero e proprio miracolo al 40’ per impedire che Mbappé segni la rete del vantaggio. Tre minuti dopo il francese si scatena sulla sinistra, supera Cambiaso e fornisce un bell’assist a Militao: il suo tiro dal limite è molto potente ma un filino troppo alto. Dopo un solo minuto di recupero, il signor Vincic manda tutti negli spogliatoi: molto su cui riflettere sia per Tudor che per Xabi Alonso.

La sblocca Bellingham
Al rientro in campo, parte decisamente meglio la Juventus, che, approfittando di un raro errore della difesa madrilena, spreca l’occasione migliore di passare in vantaggio. Su una ripartenza condotta da Yildiz, un rinvio criminale di un difensore fornisce una palla gol enorme a Kalulu che tarda a caricare il tiro e si fa murare in corner da un difensore. Poco dopo, nuova leggerezza sulla mediana delle Merengues che liberano la corsa di Vlahovic: il serbo resiste al tentativo di rimonta di Militao con una progressione micidiale ma Courtois riesce in qualche modo a metterci una pezza gigante. Dal 55’ in avanti, la partita sembra sbloccarsi di colpo: dopo un tentativo di Bellingham, ci prova Cambiaso da fuori ma, nonostante una deviazione, para senza problemi Courtois. La svolta, però, è dietro l’angolo e vede ancora protagonista il talento inglese. Vinicius fa uno slalom tra quattro difensori e colpisce in pieno il palo: sulla respinta Bellingham batte sul tempo Kelly e gonfia la rete per il vantaggio Real. Tudor decide di giocarsi il tutto per tutto qualche minuto dopo: fuori l’acciaccato Thuram, dentro Conceiçao per una coppia fantasia con Yildiz. La prima risposta della Juve arriva al 64’ con un triangolo lungo tra il turco e Vlahovic: discreta la conclusione del laterale ma Courtois blocca senza problemi.

Il Real, nonostante il vantaggio, continua a spingere alla ricerca del gol della sicurezza ma i bianconeri continuano a gestire le sfuriate dei blancos in maniera compatta ed ordinata. Dopo un assolo di Brahim Diaz, pericoloso lo schema da calcio d’angolo che libera per il tiro Valverde: la sua botta al volo è deviata in angolo da un attento Gatti. Al 70’ è prodigioso Di Gregorio quando, nel giro di pochi secondi, risponde alla grande alle bordate di Mbappé e di Brahim Diaz. Quattro minuti dopo, raffica di cambi per entrambe le squadre: Camavinga per un esausto Arda Guler mentre Tudor inserisce Locatelli, David ed Openda al posto di Koopmeiners, Yildiz e Vlahovic. I nuovi inserimenti rendono i bianconeri più propositivi e vivaci: il Real è costretto ad arretrare e difendersi con ordine per evitare il pareggio. All’87’ nuova occasionissima per la Juventus che, dopo un bel movimento di David, vede Openda in posizione ideale per tirare: l’avanti, però, tarda un attimo di troppo e consente ad Asencio di sventare la minaccia.
Il tabellino
REAL MADRID (4-2-3-1): Courtois; Valverde, Militao, Asencio (88’ Gonzalo), Carreras; Tchouaméni, Bellingham; Guler (74’ Camavinga), Diaz (84’ Mastantuono), Vinicius (84’ Garcia); Mbappé. Allenatore: Xabi Alonso
JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Gatti, Rugani, Kelly; Kalulu, Koopmeiners (74’ Locatelli), Thuram (62’ Conceiçao), Cambiaso (88’ Kostic); McKennie, Yildiz (74’ Openda); Vlahovic (74’ David). Allenatore: Igor Tudor
Marcatori: 57’ Bellingham (RM)
Ammoniti: 61’ Diaz (RM)
Espulsi: -
Arbitro: Zlatko Vincic (Slovenia)