Il raccattaballe

Cosa predice la sfera per gli Azzurri?

Dalla quasi vittoria di Sinner alle Atp Finals di Torino alla qualificazione degli Azzurri di Spalletti agli Europei di calcio. La Francia batte Gibilterra 14-0: ha esagerato o lo sport implica anche l'umiliazione dell'avversario? Questo e altro nella rubrica "il Raccattaballe"

Cosa predice la sfera per gli Azzurri?

Ascolta ora: "Cosa predice la sfera per gli Azzurri?"

Cosa predice la sfera per gli Azzurri?

00:00 / 00:00
100 %


Decidiamo di rimandare al martedì la rubrica per vedere ancora tremanti il monaco di Certaldo che fa lo gnorri dopo un clamoroso rigore negato all’Ucraina per fallo di Cristante. Come recita il vecchio adagio figlio della telecronaca (Caressa-BergoMi) della semifinale di dortmund del 2006: "Andiamo a Berlino Beppe, andiamo a Berlino, andiamo a prenderci la coppa". Stavolta dubito fortemente visti i valori del torneo. Ma ci terrei ad essere spernacchiato. Siamo una squadra con talento limitato ma una squadra, e non è poco se si parla di calcio. Fuori la Moldavia, che ha sperato fino all’ultimo di rappresentare un calcio d’altri tempi tutto corsa e sudore. Lo spareggio Israele-Ucraina è beffardo.

Delusione per la mancata vittoria di Sinner alle Atp Finals di Torino, Djokovic per me e per i numeri è il migliore di sempre. Ottimo atteggiamento, da campione vero che non raccoglie la vittoria finale per colpa della sua sportività (se avesse perso con Rune, nell'ultimo match del suo girone, Djokovic sarebbe stato eliminato). Pagherà l’essere sportivo in futuro. Stupenda la cornice di pubblico di Torino. Pessima, come sempre, la discoteca che disturba incessante. Cosa avrebbe pensato Arata Isozaki nel vedere un dj nel palazzetto da lui progettato per ospitare la sacralità
dell’Olimpiade. Cosa avrebbe pensato della megasfera di Las Vegas che sovrasta la Disneyland degli adulti? Vi esorto a cercarla su Internet per ammirarne la magnificenza.

Tombini a parte, buon Gran premio di Formula Uno. Divertente è troppo. Diciamo non soporifero. Leclerc arriva secondo con onore. Di Giannantonio vince da Carneade il primo gran premio di MotoGP della sua vita. Troppo condizionato dall’usura delle gomme però.

Ma torniamo al calcio, in attesa del "derby d’italia", come lo chiamava Giuan Brera dal 67 e dopo aver assistito al 14 a 0 della Francia su Gibilterra, riproponiamo una domanda che divide gli sportivi: bisogna continuare a giocare al massimo dopo aver acquisito un largo margine, è un umiliazione per gli avversari non impegnarsi al massimo? Bisogna fermarsi e non segnare altri gol? Voi che ne pensate?

Commenti