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Il Diavolo ha paura del Toro anche con il doppio dei punti

Per il Milan che domani ritrova Pulisic è una bestia nera: in 12 anni una vittoria, 6 pareggi e 5 sconfitte (le ultime 3 di fila)

 Il Diavolo ha paura del Toro anche con il doppio dei punti
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Il Milan a caccia di gol ritrova il più quotato dei suoi attaccanti, Pulisic (5 sigilli fin qui più un rigore sbagliato) ma deve guardarsi dalla sua bestia nera. Col Toro, all’Olimpico, si ritrova dinanzi a una sequenza inquietante di risultati negativi collezionati negli ultimi dodici anni.
Non è una tendenza ma un complesso vero e proprio. Ecco il dettaglio: un solo successo (maggio 2021 con Pioli allenatore), sei pareggi e cinque sconfitte, le ultime tre consecutive dall’ottobre 2022 fino allo scorso torneo, nel febbraio 2025 (anche qui rigore di Pulisic parato da Milinkovic Savic). E a giudicare poi dal ruolino di marcia durante i viaggi, al netto del derby, l’ultimo successo geografico è datato addirittura 20 settembre, a Udine, quel 3 a 0 convincente (con Leao assente) che non a caso sancì la solidità del centrocampo costruito sul trio Fofana-Modric-Rabiot.
Da Udine in poi ci sono stati soltanto tre pareggi, Juve, Atalanta e di recente Parma reso preoccupante dal 2 a 0 iniziale e dalla rimonta (2 a 2 finale) dei locali con un paio di golose occasioni nel finale sprecate da Pulisic e Saelemaekers. Alla luce delle ultime news provenienti da Milanello, in attacco, per Allegri l’unica alternativa resta Nkunku ed eventualmente Loftus-Cheek da utilizzare in quel ruolo che non è esattamente il suo.
E qui ricomincia la salita per il Milan. Perché persa la qualificazione per i quarti di coppa Italia - un obiettivo dichiarato da Allegri fin dal primo giorno non resta che il campionato e questo moltiplica la responsabilità collettiva di tecnico e squadra mentre fa diminuire la possibilità di ricambi, specie in vista del mercato di gennaio. Negli uffici di casa Milan i conti sono il primo punto di riferimento e in effetti gli investimenti realizzati nel gennaio 2025 (cinque acquisti tra cui 3 prestiti - Walker, Sottil e Joao Felix - più Gimenez e Bondo) non hanno dato i risultati sperati (uscita dalla Champions, sconfitta nella finale di coppa Italia dal Bologna) così da scoraggiare una eventuale ripetizione.

Ma questa volta c’è il primato in classifica da salvaguardare oltre che una maggiore competenza dell’area tecnica. E altro particolare dimenticato: i possibili riscatti di giugno (Jimenez, Chukwueze, Colombo, Musah, Terracciano, Pobega, Bennacer) possono produrre un discreto tesoretto.

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