Calcio

Ecco quanto vale oggi la Coppa Italia e perché non può essere più snobbata

Il sorprendente cammino dei grigiorossi regala un nuovo interesse verso la Coppa Italia, troppo spesso snobbata dai grandi e piccoli club

Ecco quanto vale oggi la Coppa Italia e perché non può essere più snobbata

La Cremonese sogna l'Europa. Sembrava impossibile (o quasi) ma dopo aver eliminato il Napoli agli ottavi dopo i calci di rigori, la squadra di Ballardini compie un'altra impresa, battendo la Roma all'Olimpico, conquistando la semifinale contro la Fiorentina.

Una grande sorpresa, considerato l'andamento in campionato dei grigiorossi, ultimi in classifica con soli otto punti, senza aver mai conquistato una vittoria. In verità soprattutto allo stadio Zini, i lombardi (anche sotto la gestione Alvini) non hanno mai demeritato contro le big del campionato, strappando un punto al Milan e restando in partita fino alla fine contro Napoli, Juventus e nell'ultima giornata contro l'Inter. In Coppa Italia e dopo l'arrivo di Davide Ballardini, allenatore delle imprese impossibili, la squadra ha trovato la sua dimensione.

Non è nemmeno la prima volta che i grigiorossi compiono un'impresa del genere. Nella stagione 86-87 la squadra militava in Serie B ed era guidata da Bruno Mazzia. Trascinata da Attilio Lombardo e Alviero Chiorri arrivò fino alla semifinale di Coppa Italia poi battuta dall'Atalanta. E nel turno precedente aveva eliminato addirittura l'Inter a San Siro, dopo i calci di rigori. Era davvero un altro calcio, stavolta però i grigiorossi possono fare ancora meglio.

L'importanza del format

Chiaramente non siamo ai livelli di magia della FA Cup inglese, dove non è sorprendente vedere squadre di terza-quarta divisione mettere in difficoltà (o eliminare) i ricchissimi club di Premier League. Siamo lontani anche dal sogno dei dilettanti del Calais, squadra dilettantistica francese, che nel 2000 trascinata da tutto il Paese arrivò fino alla finale di Coppa di Francia, persa di un soffio contro il Nantes.

In Italia purtroppo questi picchi di epicità non sono mai stati raggiunti. Negli ultimi trent'anni, si ricorda il cammino sorprendente dell'Ancona di Guerini, che raggiunse la finale nel 94'. All'epoca l'ultimo atto si giocava in due partite e dopo un pareggio senza reti in casa, i rossi dorici crollarono al ritorno perdendo 6-1 contro la Sampdoria di Eriksson. Poi poco altro, il più delle volte la competizione è sempre stata vinta da squadre di alta classifica. Una vera eccezione fu l'edizione '97 quando con grande sorpresa il Vicenza di Guidolin trionfò in finale contro il Napoli, allora guidato da Gigi Simoni.

Di fatto nonostante la vincente conquisti di diritto l'accesso in Europa League, la Coppa Italia è sempre stata in un limbo, snobbata dai grandi club e anche dai piccoli, che almeno nelle prime fasi hanno sempre preferito schierare le seconde linee. In attesa di un format più avvincente, la formula della partita secca fino ai quarti ha il merito di regalare qualche emozione in più. Bisogna accontentarsi di poco ma di sicuro il cammino sorprendente della Cremonese, restituisce un nuovo interesse verso la Coppa Italia. In fondo un trofeo in bacheca e la qualficazione in Europa può far gola a chiunque, anche ad un piccolo club.

La Cremonese può sognare l'Europa?

La squadra che vince la Coppa Italia è automaticamente qualificata in Europa League. Se la squadra che vince la Coppa Italia ha ottenuto il pass per la Champions o i gironi di Europa League, dunque arrivando tra i primi cinque posti della Serie A, si qualifica ai gironi di Europa League la sesta in graduatoria, mentre la settima vola ai playoff di Conference League. Il sesto posto è in teoria quello che vale la Conference League, ma solamente se la squadra che vince la Coppa Italia non è qualificata all'Europa tramite il campionato. La finalista perdente va in Europa League? No, questa possibilità non esiste più. In passato, infatti, se la squadra vincitrice era qualificata all'Europa tramite il campionato, il suo posto ai gironi di Europa League veniva preso dalla squadra perdente nella finale. Ora non più.

Significa che la Cremonese per andare in Europa League deve per forza vincere la Coppa Italia. Un sogno (quasi impossibile), perché non crederci?

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