
Niente scuse, siamo il Milan. Parole e messaggi in codice lanciati da Max Allegri che rifugge dagli alibi degli assenti per reclamare un orgoglioso sussulto a questo gruppo che si ritrova dopo la sosta senza 4-5 titolari (Rabiot e Pulisic fuori fino a novembre) più Estupinan e Jashari mai visto all’opera e con Nkunku impossibilitato a indossare gli scarpini per via di una ferita al piede. «Abbiamo un numero sufficiente di giocatori» ripete Max che di questo numero, molto ridotto a dire il vero, è responsabile perché dei 19 iniziali di movimento siamo già a 15 utilizzabili contro la Fiorentina con la conseguenza di dover portare in panchina qualche giovanotto di Milan futuro. Al cospetto di Pioli che recupera anche l’acciaccato Kean tocca allora a Leao reduce da una settimana di allenamenti al rientro dal Portogallo il cui Ct lo ha rispedito a casa per la ridotta condizione fisica. Allegri deve fare le capriole, arrangiarsi col materiale rimasto a disposizione e non ne fa una questione polemica neanche quando
gli ricordano del superficiale comportamento dei ct di Usa (Pochettino) e Francia (Deshamps). «Quando emergono problemi, io penso sempre alle soluzioni. E con l’idea di accorpare le soste per nazionali fin dalla prossima stagione mi pare ci sia una prima soluzione alla questione» spiega.
Capitolo Leao: fino a oggi è il nervo scoperto del Milan. Atteso come l’uomo della provvidenza, siamo ancora in attesa di una prova doc. «Sul suo conto si sono spese troppe parole. È un ragazzo d’oro, si è fermato per un infortunio al soleo che è un muscolo bastardo, ha perso la condizione che ora sta recuperando, ha grandi qualità» informa. Poi lo incalzano: «Ma è un campione?» E qui nella replica Allegri svicola abilmente: «A fine carriera lo giudicheremo». Senza Pulisic, con Gimenez rientrato 24 ore prima dal Messico, tocca a lui cantare e portare la croce. «Dobbiamo fare un altro passettino in avanti» spiega Max che considera una incognita la ripresa dopo la sosta. E poi aggiunge: «A Torino, dopo la partita non è successo niente.
Ho detto tutti zitti perché quando hai la possibilità di vincere la partita, devi farlo e quando rischi di perderla devi provare a pareggiarla perché i punti persi alla fine si accumulano e ti consentono o impediscono di
raggiungere l’obiettivo». Ultimo dettaglio: con Pulisic e Rabiot ko saltano anche due potenziali rigoristi. «Al Milan hanno sbagliato 5 degli ultimi 7, dobbiamo trovare qualcuno» è la risposta di Max. Magari si candida Luka Modric.