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Favola Costa d'Avorio: la Coppa d'Africa è tua

La Costa d'Avorio vince in rimonta contro la Nigeria e conquista la terza Coppa d'Africa della sua storia. È la conclusione di una fiaba nata come incubo

Favola Costa d'Avorio: la Coppa d'Africa è tua
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Un percorso strano, rocambolesco, ma alla fine vincente. La Costa d'Avorio arriva alle fasi a eliminazione diretta della Coppa d'Africa come migliore terza, dopo un girone disastroso macchiato dalla sconfitta roboante per 4 a 0 contro la Guinea Equatoriale, che costa persino la panchina al c.t. francese Jean-Louis Gasset. La nazionale arancione sembra ormai dentro al baratro, con un ammutinamento in corso e una sorta di autogestione per tenere le fila di un gruppo spompato, dove spunta la figura di Faé che con prudenza si mette al timone di una nave che imbarca acqua da tutte le parti, dopo un passato importante con la casacca degli "Elefanti". Quelle umiliazioni cocenti, subite di fronte al proprio pubblico, danno la spinta alla Costa d'Avorio per rialzarsi e scrivere una favola che sublima con la vittoria del torneo, dopo quasi dieci anni dall'ultima impresa. L'atto finale, contro la Nigeria, è l'esaltazione di una fiaba alla quale in pochi avrebbero creduto.

Haller uomo del destino

La Costa d'Avorio accende la luce quando il gioco si fa duro. Subito stende il Senegal, campione in carica, ai calci di rigore, poi, regola il Mali ai supplementari, prima di battere il Congo grazie all'acrobazia di Sebastien Haller. Ed è proprio quest'ultimo l'uomo del destino. L'attaccante del Borussia Dortmund è salito in cattedra nelle fasi calde, dopo una metà torneo gestita quasi da spettatore. Il ventinovenne, che ha dovuto lottare contro un cancro ai testicoli nel suo momento di ascesa nel calcio che conta, dopo aver siglato il contratto più importante della vita coi gialloneri tedeschi, si toglie la più grande soddisfazione della carriera siglando anche il gol vittoria contro la Nigeria, al termine di una rimonta a dir poco epica. Un'immensa rivincita con il destino, che lo ha costretto a due interventi e sette mesi di chemioterapie, prima di tornare all'attività agonistica.

Kessié trascina la Costa d'Avorio nella rimonta

Le "Super Aquile" pensavano di replicare la partita del girone, vinta per uno a zero con il gol del solito Troost-Ekong. Ed è così che si apre anche l'atto conclusivo della Coppa d'Africa, con la zuccata del capitano nigeriano (terzo gol nella competizione per l'ex Udinese) che stappa il match con un gran colpo di testa, sul finale di primo tempo. Osimhen e compagni sembrano poter archiviare in modo semplice la pratica Costa d'Avorio, ma non hanno fatto bene i conti con Kessié e soci.

Nigeria e Costa d'Avorio

Nella ripresa gli "Elefanti" si rimettono in carreggiata trascinati proprio dal centrocampista ex Milan, che trova il pareggio sugli sviluppi di calcio d'angolo, dopo uno svarione del portiere Adingra, protagonista del torneo. Poi, come detto poc'anzi, ci pensa Haller a mettere il sigillo che vale la vittoria, con una zampata che anticipa Troost-Ekong e l'estremo difensore avversario.

Una firma d'autore, in stile Ibrahimovic, a un tuffo dal fischio finale. Quando l'arbitro decreta la fine del match, può esplodere la festa, vera e sincera, di una squadra che ha visto l'abisso prima di salire fino alle stelle. Che favola.

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