Calcio

Osimhen contro Kessié: l'atto finale della Coppa d'Africa

Ci sarà la sfida tra due grandi campioni come Osimhen e Kessié, ma la finale di Coppa d'Africa tra Nigeria e Costa d'Avorio racconta la storia di due squadre ricche di talento

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Finalmente ci siamo. Domenica la Coppa d'Africa giunge al suo atto conclusivo, mettendo di fronte due formazioni che, già alla vigilia, era pronosticate tra le favorite: Nigeria e Costa d'Avorio. Sarà la sfida tra due giganti di questo sport, Victor Osimhen da una parte, e Franck Kessié dall'altra. L'attaccante del Napoli ha trascianto le "Aquile", non tanto a suon di gol (soltanto uno fino a qui), ma con un atteggiamento in campo da leader e motivatore, mentre l'ex centrocampista del Milan è considerato un vero totem per gli "Elefanti", un dominatore del centrocampo con licenza di colpire in zona gol. Si prospetta un entusiasmante capitolo finale, anche perché entrambe le compagini hanno degli importanti assi da giocare.

Osimhen vs Kessié, sfida tra leader

Victor Osimhen non ha di certo bisogno di presentazioni, perché è uno degli attaccanti più prolifici in circolazione, una spina nel fianco per tutte le difese mondiali. Il Napoli, orfano delle sue giocate, non sa a chi appiggliarsi per tornare a essere quel rullo compressore che lo scorso anno aveva dominato la Serie A. Oggi, però, Victor si sta dannando anima e corpo per la sua Nigeria, per riportare le "Aquile" sulla vetta più alta, conquistando la Coppa d'Africa. Finora, il centravanti ha segnato un solo gol in sei presenze, ma è stato il fulcro di tutta la squadra. Anche nella decisiva semifinale contro la sorpresa Sud Africa, nonostante il dolore addominale, Osimhen ha stretto i denti e si è sbattutto con tutte le energie per conquistare il passaggio del turno. Ottenuto grazie ai calci di rigore.

Costa d'Avorio

Franck Kessié, con un passato luminoso in Italia, tra Atalanta e Milan, oggi è un pilastro della Costa d'Avorio. L'attuale centrocampista dell'Al-Ahli, finora è stato l'uomo chiave della sua nazionale, un tuttofare spesso dominante. Dopo il suo gol fondamentale contro il Senegal, negli ottavi di finale, Kessié è tornato sugli scudi nella semifinale contro il Congo, colpendo un palo e trasmettendo un senso di generale superiorità. La sua energia e la sua fisicità straripante, potrebbero giocare un ruolo chiave anche nell'attesa finale.

Finale Coppa d'Africa, giocatori sotto osservazione

Sarebbe ingeneroso, ma Nigeria e Costa d'Avorio non sono soltanto Osimhen e Kessié. Tutt'altro. Le verdi Aquile possono ringraziare Ademola Lookman e la sua vena realizzativa, se domenica potranno contendersi lo scettro di campioni d'Africa. L'atalantino ha messo in mostra le sue doti migliori, specialmente quando il gioco ha iniziato a farsi duro, nelle fasi a eliminazione diretta. Tre gol fin qui per lui, ma la promessa è di avere ancora in tasca qualcosa da usare al momento opportuno. Gli Elefanti, invece, possono contare su un attaccante di caratura internazionale come Sebastien Haller, che ha messo il suo timbro anche nella semifinale, con una semi-rovesciata d'autore che ha steso il Congo. Il bomber del Borussia Dortmund ha combattuto contro un cancro ai testicoli che ha inevitabilmente rallentanto la sua ascesa, ed è in debito con la fortuna. L'intenzione è quella di riscattarsi molto presto, magari già domenica.

Anche Troost-Ekong ha fin qui disputato un'ottima Coppa d'Africa, il terzino nigeriano con un trascorso tra Udine e Salerno, ha gonfiato la rete in due occasioni, dimostrando di essere anche un cecchino infallibile dagli undici metri. Discorso analogo per Seko Fofana, mediano d'acciaio della Costa d'Avorio, già protagonista in Serie A con l'Udinese, e oggi volto luminoso della sua nazionale. Le sue lunghe leve possono essere determinanti per battere la Nigeria. Quest'ultima affida molte speranze anche in Ola Aina, cursore ex Torino e adesso in forza al Nottingham Forest in Premier League, e in Osay-Samuel, efficace terzino del Fenerbache e uno dei volti emergenti che meglio ha figurato in questa Coppa d'Africa.

Osay-Samuel
Osay-Samuel in azione contro il Sud Africa

La batteria di attaccanti delle Aquile può contare anche su talenti del calibro di Moses Simon del Nantes, capace di mettere a sedere in panchina il milanista Chukwueze (a tratti deludente anche in nazionale), e Kelechi Iheanacho, pilastro del Leicester che lotta in Championship. La Costa d'Avorio, invece, possiede una difesa solida costruita intorno a Boly del Nottingham Forest, a Ndicka della Roma e all'ex granata Singo. Davanti, oltre al ventinovenne Haller, ci sono la gioventù di Adingra del Brighton di De Zerbi e la versatilità di Kouamé, l'esterno della Fiorentina che per la finale rientrerà dopo la squalifica. Il jolly a sorpresa potrebbe essere Jérémie Boga, oggi al Nizza, ma con un passato felice a Sassuolo e, meno sorridente, con l'Atalanta. Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per assistere a una partita scoppiettante.

Che vinca il migliore.

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