Calcio

Festa Fiorentina, lo 0-0 basta per la finale con l’Inter

Partita non bellissima al Franchi ma la Fiorentina ne ha di più della volonterosa Cremonese. L'undici di Italiano controlla per 90 minuti e porta a casa il pareggio che vale l'accesso alla finalissima di Coppa Italia contro l'Inter, la prima dopo 9 anni

Festa Fiorentina, lo 0-0 basta per la finale con l’Inter

Gran festa al Franchi, non tanto per lo spettacolo visto in campo ma per l’accesso alla finale di Coppa Italia dell’undici di Italiano, che è riuscito a difendere il 2-0 dell’andata sulla Cremonese. Partita non bella, giocata a ritmi blandi, tra due squadre molto attente in difesa e poco disposte a sbilanciarsi. Poche occasioni, gli amanti del bel gioco storceranno il naso ma al pubblico della Fiesole importa poco. La Fiorentina si giocherà la Coppa Italia contro l’Inter. Sotto gli occhi attenti del presidente Commisso, ennesimo passo avanti della Viola, che ora può sognare in grande.

Nel primo tempo i viola provano ad aggredire gli ospiti ma l’undici di Ballardini rimane quadrato, riuscendo col tempo a macinare gioco. I padroni di casa ne hanno decisamente di più ma non riescono a convertire in occasioni il netto vantaggio in termini di tecnica. Nel secondo tempo il canovaccio della gara non cambia: Fiorentina che fa gioco, Cremonese incapace di imbastire azioni pericolose. I grigiorossi migliorano un attimo con l’ingresso di Dessers ma non pungono. Qualche rischio di troppo per i padroni di casa, ma il generoso forcing dei lombardi non riesce a riaprire la gara.

La partita

La Fiorentina scende in campo con i due gol di vantaggio risultato dell’andata allo Zini ma Italiano non vuole cali di attenzione dai suoi, visto specialmente le amnesie dello scorso weekend contro il Monza. Spazio quindi al tridente d’attacco Ikone-Cabral-Gonzales. Difesa quasi titolare ma con un cambiamento, il turno di riposo concesso ad Amrabat; al suo posto Castrovilli. Il ballottaggio in difesa vede invece Milenkovic spuntarla su Quarta.

Fiorentina Cremonese curva

Ballardini sa che i grigiorossi hanno una montagna da scalare e decide di giocarsi il tutto per tutto con un 3-5-2 insolito. A dare una mano al tandem offensivo Afena Gyan-Okereke, Pickel e Sernicola sulle fasce, con il compito di fornire palloni buoni agli avanti. Difesa, invece, quasi del tutto ridisegnata: spazio al trio Ghiglione-Ferrari-Lochoshvili.

Viola sornioni, poca Cremo

Al pronti via, i padroni di casa provano ad aggredire i lombardi, spingendo forte ma senza creare occasioni da gol veramente limpide. Italiano deve fare a meno di Bonaventura ma la Fiorentina comunque ha un buon approccio alla partita. La Cremonese regge bene l’impatto e cerca di approfittare di qualche scricchiolio nella retroguardia viola. I grigiorossi ci mettono quasi un quarto d’ora prima di prendere le misure e presentarsi dalle parti di Terracciano in maniera organizzata. La prima occasione arriva al quarto d’ora, quando Milenkovic su calcio d’angolo sale bene, colpisce bene di testa ma non è preciso. L’undici di Ballardini è comunque attento ed aggressivo a centrocampo, pronto a capitalizzare le imprecisioni dei padroni di casa. Visto il doppio vantaggio, la Fiorentina non ha fretta ed aspetta l’occasione buona per colpire. I lombardi non ne hanno abbastanza per mettere alle corde la Viola, che sembra giocare al gatto col topo. Col tempo il gran lavoro di Castrovilli sulla fascia sinistra crea più di un problema agli ospiti, che comunque riescono a sventare le varie occasioni, primo tra tutti l’estroso tacco provato da Arthur Cabral.

Dodo Fiorentina Cremonese

Alla mezz’ora, dal nulla, la Viola decide di cambiare passo, mandando immediatamente in crisi la retroguardia grigiorossa, costretta spesso ad affidarsi alle uscite di Sarr. Lo scontro tra Nico Gonzales e Pickel consente ai due tecnici di catechizzare i rispettivi giocatori, ma alla ripresa delle operazioni tutto continua più o meno nei soliti binari. Il pubblico del Franchi si esalta per qualche secondo al 38’, quando su un’azione solitaria Dodo finisce a terra in piena area di rigore. Marinelli, però, non si fa ingannare ed estrae subito il giallo per simulazione. I padroni di casa trovano ogni tanto spazi per le corse di Ikone sulla destra ma in maniera un po’ troppo estemporanea. Meglio sulle azioni più manovrate, anche se manca la zampata buona in area di rigore. Il primo tempo si chiude così sullo 0-0; meglio la Fiorentina, più tecnica e propositiva, ma la Cremonese non si è fatta dispiacere. Vedremo se cambierà qualcosa nel secondo tempo.

Fiorentina in controllo

Dopo un primo tempo decisamente dimenticabile, giocato a ritmi fin troppo blandi, Ballardini decide di cambiare l’ammonito Ghiglione con Valeri. In campo, però, si vede solo la Fiorentina, sempre più decisa a non lasciarsi sfuggire di mano il pallino del gioco. I grigiorossi, contenuti in maniera efficace dalla retroguardia viola, non combinano granché. I Viola sono particolarmente pericolosi dalle fasce, dove Biraghi viene fermato ad un passo dal trovarsi a tu per tu con Sarr, ma la difesa lombarda fa buona guardia. Ballardini getta nella mischia Dessers per Okereke, evidentemente a caccia di maggiore concretezza in avanti. Dodo spinge come un forsennato, indovinando corse perentorie che tagliano il campo ma sul più bello non trova compagni liberi. L’ingresso di Dessers sembra scuotere gli ospiti, che trovano più spazio sull’esterno: pericoloso in particolare Afena Gyan che attorno all’ora manda un attimo in confusione la difesa viola. Igor è costretto agli straordinari e si fa male, lasciando il posto a Ranieri. Italiano ne approfitta per la staffetta in avanti tra Ikone e Sottil.

Italiano Fiorentina Cremonese

Ballardini getta nella mischia Buonaiuto per Quagliata, sperando che sia la scossa buona per almeno riaprire il confronto. Anche Afena-Gyan non ne ha più, costringendo il tecnico lombardo a mettere in campo Castagnetti. A venti minuti dal triplice fischio, nessuna delle due squadre sembra avere voglia di rischiare alcunché per rompere l’equilibrio. Al pubblico del Franchi, onestamente, non sembra importare più di tanto. Al 72’ un paio di spaventi per la retroguardia viola, sventati da due interventi precisi ma abbastanza rischiosi di Terracciano. Sul rovesciamento di fronte, bella combinazione tra Cabral e Nico Gonzales: il tiro dell’argentino non riesce a trovare il secondo palo. L’undici di Ballardini prova ad alzare il ritmo ma sono i padroni di casa a mettere le tende dalle parti di Sarr. Bello il colpo di testa in area piccola all’83’ di Cabral: la palla arriverebbe nei pressi di Sottil ma il viola non prova nemmeno il tap-in. La Fiorentina controlla senza troppi affanni, portando a casa un pari che vale la finalissima contro l’Inter.

Nico Gonzales Fiorentina Cremonese

Il tabellino

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Dodo, Milenkovic, Igor (63’ Ranieri), Biraghi; Barak, Mandragora, Castrovilli (82’ Amrabat); Ikone (64’ Sottil), Cabral, Gonzalez (90+1’ Kouame). A disposizione: Cerofolini, Vannucchi, Quarta, Ranieri, Venuti, Terzic, Bianco, Duncan, Amrabat, Brekalo, Saponara, Kouame, Sottil, Jovic. Allenatore: Vincenzo Italiano

CREMONESE (3-5-2): Sarr; Ghiglione (46’ Valeri), Ferrari, Lochoshvili; Pickel, Galdames, Quagliata (67’ Buonaiuto), Meite, Sernicola; Afena-Gyan (69’ Castagnetti), Okereke (55’ Dessers). A disposizione: Carnesecchi, Saro, Valeri, Vasquez, Ciofani, Buonaiuto, Bianchetti, Castagnetti, Acella, Benassi, Dessers, Basso Ricci. Allenatore: Davide Ballardini

Marcatori: -

Ammoniti: 20’ Ghiglione (C), 38’ Dodo (F), 58’ Igor (F), 80’ Sernicola (C),

Espulsi: -

Arbitro: Livio Marinelli (sezione di Tivoli)

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