Calcio

La Fiorentina si divora i tre punti: Svilar spegne Biraghi, Llorente pareggia all'ultimo respiro

Montagne russe al Franchi: la Fiorentina va in vantaggio due volte con Ranieri e Mandragora, poi si mangia i tre punti dal dischetto per la quarta volta. La Roma accorcia con Aouar, Svilar incanta Biraghi e Llorente la pareggia al novantacinquesimo

La Fiorentina si divora i tre punti: Svilar spegne Biraghi, Llorente pareggia all'ultimo respiro

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I tre punti in gioco nel ventottesimo turno di Serie A, al Franchi, hanno un peso specifico notevole sia per la Fiorentina che per la Roma e quel che accade nella notte magica del capoluogo toscano è senz’altro straordinario: un pareggio al cardiopalma.

Il primo parziale di gioco è praticamente tutto della Viola, a parte i primissimi minuti dall’avvio di Massa: perché la Roma avrebbe subito due belle occasioni, prima con Angeliño e poi con Lukaku, ma la Fiorentina trova ritmo e motivazione e risulta, dal quarto d’ora in avanti, straripante. Il gol del vantaggio arriva nella primissima scia d’entusiasmo portata dai decibel del Franchi e dal suo numero 10, Nico González, e col fondamentale preferito dalla squadra di Italiano ferisce gli ospiti giallorossi: al 18’, da corner, Ranieri imbuca alle spalle di Svilar con una testata famelica. Alla ripresa, la Roma rientra con piglio differente e mantiene controllo e possesso palla, fino al pareggio: al 58’, Aouar risponde di testa su tentativo di assist, deviato da Ranieri, di Angeliño. Dieci minuti più tardi, torna avanti la Fiorentina, che trova un vantaggio insperato di costruzione corale: Biraghi lancia un cross pregevole di mancino, Belotti fa sponda e Mandragora s’infiltra di cattiveria. Passano altri dieci minuti e i padroni di casa hanno l’occasione di chiuderla per i tre punti, perché Paredes eccede in superficialità e trattiene Belotti in piena area di rigore, togliendo ogni dubbio a Massa che indica il dischetto – la maledizione dei rigori non risparmia nemmeno capitan Biraghi, perché Svilar lo incanta, para ed esulta. A questo punto, è questione di resistenza e la Roma si lancia all’assalto: all’ultimissimo respiro, oltre il novantacinquesimo, Zalewski recupera un corner inefficace di Pellegrini, che crossa per N’Dicka in appoggio a Llorente che spara un missile straordinario – è il primo centro che vale il pareggio.

Le formazioni titolari

Vincenzo Italiano torna a Firenze, dopo il turno di Conference, con la necessità di far bene. Così, davanti a Terracciano fra i pali, ancora Milenković, confermato nonostante le critiche, da centrale assieme a Ranieri; a tener le fasce Kayode e Biraghi. Recuperato Arthur, dal primo minuto la mediana sarà occupata però da Maxime Lopez e Mandragora, col comparto offensivo composto da Nico González, Bonaventura e Sottil – prima punta al Gallo Belotti per ferire i suoi ex compagni.

Daniele De Rossi evita la conferenza stampa pre-partita, ma vola nel capoluogo toscano con un (forse) insperato ottimismo. Confermato Svilar, nonostante gli acciacchi, così come l’imprescindibile Mancini affiancato in centro da N'Dicka (con Smalling ancora out per il trauma alla caviglia), e sostenuti ai lati dal recuperato Llorente e Angeliño. Con Pellegrini con ancora al meglio, Paredes, Cristante e Aouar compongono il centrocampo, dietro a El Shaarawy, Dybala e Lukaku davanti che saranno incaricati di tenere alta la Joya giallorossa.

Viola straripante: Ranieri ci mette la testa

In un Franchi pieno non soltanto di tifosi viola, accompagnati dall’Associazione Davide Astori nella raccolta fondi attiva per l’alluvione che colpì Campi Bisenzio, ma anche d’un foltissimo gruppo giallorosso al seguito dell’entusiasmante scia positiva della Roma a guida De Rossi, i tre punti in gioco in questo ventottesimo turno di Serie A hanno un peso specifico notevole.

La partenza lato ospite è fortissima: a quaranta secondi dal via di Massa, una palla lunga per Angeliño che scavalca Biraghi segna il primo tiro (ben alto) verso la porta di Terracciano – i giallorossi sfruttano già la profondità dei propri quinti per mettere in difficoltà le retrovie viola. Dopo circa 3’, uno scarico importante di Dybala libera Lukaku che scaraventa addosso a Terracciano il primo tiro in porta del match. Poi, però, quasi in corrispondenza dell’ammonizione di Mancini al 5’ – che costerà al centrale di De Rossi l’uscita anticipata, addirittura al 32’, per evitare in extremis un rosso che è quasi nell’aria – la Fiorentina diventa straripante: tante le occasioni ed i tiri in porta maturati, nonostante un possesso palla certamente a favore ancora dei giallorossi. Il primo squillo è di Nico González, al 17’, che avrebbe un’ottima occasione per liberare il tiro dal limite dell’area – deviato in corner. Proprio da quel calcio d’angolo, col fondamentale preferito dalla squadra di Italiano, la Viola trova il vantaggio: la spizzata proprio del bomber argentino in maglia 10 trova la testata famelica di Ranieri, per l’1-0 dei padroni di casa.

Appena cinque minuti dopo, mentre la Roma tiene palla ma subisce il pressing alto degli avversari, è dall’asse Bonaventura – Nico González che nascono ancora i grattacapi: Mandragora s’avventa sul pallone e rilascia il mancino, che esce di poco; mezzo giro d’orologio più tardi, è stavolta Belotti a trovarsi contro Svilar a più ravvicinata distanza – bello l’allungo del giovane portiere belga naturalizzato serbo. Al 32’, De Rossi è costretto alla chiamata dalla panchina: Mancini out, perché il centrale aveva già rischiato grosso (con un potenziale secondo giallo non concesso da Massa) per un intervento su Belotti; entra quindi Huijsen, che si farà poi ammonire a sua volta proprio allo scadere del primo tempo, ancora una volta grazie al lavoro di Sottil. Paredes è l’altro romanista ad iscriversi nella lista degli ammoniti di serata (per un intervento di frustrazione su Mandragora), mentre due minuti dopo lo stesso argentino ex Juve effettua, con Svilar immobile, un salvataggio sulla linea provvidenziale sulla sforbiciata di Belotti. Viola straripante: 1-0 quasi stretto.

La maledizione della Viola e la punizione Llorente

All’avvio della ripresa, Italiano sceglie subito di far entrare Ikoné al posto di Nico González e la Viola cerca di farsi subito pericolosa e di allungare il vantaggio, con una girata di Belotti che scivola a lato sul secondo palo di Svilar. Eppure, la Roma pare rientrata con tutt’altro piglio e riesce, in cinque minuti, a riposizionarsi, riassestarsi e riprendere in mano il match, mantenendo con decisione il possesso palla: già lo squillo da El Shaarawy per Cristante aveva impensierito (non poco) gli spalti del Franchi, ma è al 58’ che riesce a pareggiarla con Aouar, illuminato dall’accelerazione di Dybala e servito da Angeliño. 1-1.

I cartellini gialli nel frattempo volano, perché la partita rimane importante anche sul piano fisico e sia Milenković che poi N’Dicka finiscono sul taccuino di Massa, con anche Bonaventura che reagisce male su Paredes a pallone ormai lontano. Al 68’, nel momento forse più complicato per la Fiorentina (per gran merito della Roma) arriva per la Viola il vantaggio insperato: un cross pennellato di Biraghi col mancino trova Belotti che sovrasta Aouar e di sponda pesca Mandragora, che s’infiltra di cattiveria ed infilza Svilar a tu per tu con l’estremo difensore romanista. 2-1, e il Franchi esplode.

De Rossi ha bisogno di forze fresche e fa entrare Zalewski e Baldanzi, mentre un applauditissimo Sottil lascia il campo per Duncan. Al 78’, un’ingenuità di Paredes, che trattiene Belotti in piena area di rigore, convince Massa ad indicare il dischetto di fronte a Svilar: rigore per la Viola che può valere i tre punti. Passa un minuto, perché nel frattempo entrano anche Pellegrini e Spinazzola, e quasi tutto lo stadio sta incrociando le dita. La maledizione dei rigori non risparmia nemmeno capitan Biraghi, che si presenta dal dischetto con una convinzione che poi gli manca quando apre il piattone – Svilar lo incanta, para ed esulta.

Il possesso della Roma diventa forsennato, perché adesso è le montagne russe stanno risalendo ed è tutto ancora aperto: la quantità di palloni che arrivano nell’area della Fiorentina negli ultimi cinque minuti di gara è impressionante. Quel che accade di gigantesco, però, mentre Italiano urla senza sosta da bordo campo perché i suoi mantengano il più possibile un possesso palla stasera incredibilmente carente, è che all’ultimo respiro possibile, oltre i quattro minuti di recupero, la Roma trova un pareggio impossibile. Zalewski rianima il corner spentissimo di Pellegrini, restituisce il pallone al numero 7 che trova N’Dicka al limite dell’area che poi è appoggiato con intelligenza a Llorente – il difensore spagnolo s’inventa un tiro di destro in controbalzo che imbuca all’incrocio sul palo lontano di Terracciano. È 2-2, a tempo scaduto. Game, set, match: montagne russe strepitose al Franchi, per un vero big match d’altissimo livello.

Il tabellino del match

FIORENTINA (4-2-3-1) – Terracciano; Biraghi, Ranieri, Milenković, Kayode; Mandragora (90'+2' Barák), Maxime Lopez (90'+2' Arthur); Sottil (78' Duncan), Bonaventura, Nico González (46' Ikoné); Belotti (90'+2' Nzola). Allenatore: Vincenzo Italiano

ROMA (4-3-3) – Svilar; Llorente, Mancini (32' Huijsen), N’Dicka, Angeliño (79' Spinazzola); Paredes (79' Pellegrini), Cristante, Aouar; El Shaarawy (72' Zalewski), Lukaku, Dybala (72' Baldanzi). Allenatore: Daniele De Rossi

Marcatori: 18' Ranieri (F), 58' Aouar (R), 68' Mandragora (F), 90'+5' Llorente (R)

Ammoniti: 5' Mancini (R), 36’ Paredes (R), 45’+1’ Huijsen (R), 56' Bonaventura (F), 64’ Milenković (F), 68’ N’Dicka (R), 75' Baldanzi (R)

Espulsi: n/a

Arbitro: Davide Massa (Imperia)

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