
A bocce ferme, finito il campionato, tutte le squadre si sono messe al lavoro (alcune a dire il vero hanno iniziato prima) per individuare il nome migliore a cui affidare la propria panchina. Tra le big di Serie A c'è la forte indecisione di Antonio Conte, che ha messo giustamente in apprensione i tifosi della squadra campione d'Italia e ovviamente anche il presidente De Laurentiis. Conte potrebbe voler ritentare l'avventura alla Juventus, la squadra a cui è legato perché via ha vinto, e tantio, sia come giocatore che come allenatore. Si è già incontrato con De Laurentiis, ben contento a farlo restare all'ombra del Vesuvio, purché ci sia l'intenzione da parte di entrambe le parti a proseguire la collaborazione. Non è detto che, alla fine, gli sforzi del presidente neo campione d'Italia non vadano in porto, magari con l'impegno a rafforzare la rosa per puntare in alto anche nella prossima stagione, compresa la Champions League. Staremo a vedere.
Di certo la casella Napoli (ma non solo) sta bloccando la sorte di altri nomi. Partiamo da Max Allegri, dato per certo sulla panchina del Napoli in caso di uscita di Conte. L'ex allenatore di Milan e Juventus andrebbe molto d'accordo con De Laurentiis e sarebbe ben lieto, immaginiamo, di tornare nel calcio, da una big. Pesante eredità, quella di Conte. Ma sembra un déjà vu. Lo stesso passaggio (fuori Conte, dentro Allegri) avvenne già alla Juve nel 2014. Il tecnico salentino si separò dai bainconeri dopo tre scudetti consecutivi.
C'è però un'altra variabile, l'Inter. Se davvero Simone Inzaghi dopo la finale di Champions contro il Paris Saint Germain dovesse decidere di andarsi a godere i tanti milioni offertigli dagli arabi, allora si aprirebbe un vuoto sulla panchina nerazzurra, che marotta potrebbe pensare di colmare con Allegri. Ecco, dunque, perché il tecnico livornese non ha alcuna fretta di decidere dove accasarsi. Prende tempo e aspetta, con estrema pazienza. Male che vada per lui si apriranno le porte di un top club. Paradossalmente Allegri potrebbe anche tornare al Milan, che preoccupatissimo di questa girandola impazzita di nomi, sta cercando di riempire al più presto la casella. I rossoneri avrebbero sondato anche Thiago Motta.
Si registrano altri movimenti interessanti sulle panchine della massima serie. A sopresa oggi si è dimesso Raffaele Palladino, tecnico della Fiorentina. Aveva rinnovato il contratto con la viola fino al 2027. Che è successo? Divergenze sulla campagna acquisti o un'altra offerta? Di sicuro è una decisione che ha sopiazzato gli addetti ai lavori, visto anche che il patron Commisso era molto legato al tecnico, e lo chiamava "figlio".
Un nome di cui spesso si è parlato, nei giorni scorsi, è Vincenzo Italiano. Era stato accostato a grandi club, tra cui il Milan. Però è arrivata la conferma del suo rinnovo col Bologna. Ha appena rinnovato il contratto con un ingaggio di tre milioni all'anno, giusto premio per l'ottima stagione disputata e la conquista della Coppa Italia, che vale anche un posto in Europa League.
Capitolo Atalanta. Ufficiale l'uscita di scena di Gian Piero Gasperini, che ha deciso di rifiutare il rinnovo di contratto con la Dea. Per lui potrebbero aprirsi le porte della Roma, a cui piace molto anche Cesc Fabregas, che il Como però vorrebbe tenersi stretto.
Tra le neopromosse in Serie A si parla con insistenza dell'addio
di Pippo Inzaghi al Pisa. Non si sa ancora se, nel suo caso, dietro ci sia la chiamata del Palermo (in cerca di un definitvo riscatto per risalire in Serie A) oppure di un club dall'estero. Tra poco lo scopriremo.