Calcio

Inghilterra-Italia: le probabili formazioni, tutti i pericoli e dove vederla in tv

Gli azzurri giocano un math cruciale per avanzare verso gli Europei, ma la squadra dei Tre Leoni ha un potenziale di fuoco che preoccupa sotto molteplici punti di vista

Gli inglesi festeggiano un gol nel match d'andata (Ansa)
Gli inglesi festeggiano un gol nel match d'andata (Ansa)

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Inghilterra-Italia: le probabili formazioni, tutti i pericoli e dove vederla in tv

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L'Italia scossa dalla bagarre del possibile scandalo calcio - scommesse deve anche pensare a giocare a calcio. Missione non semplice quando le vicende esterne intaccano il gruppo, appesantendo menti e cuori. Roba che non ha determinato opacità di sorta nell'ultimo match, quello contro Malta, certo per merito dei ragazzi di Spalletti, ma anche per la manifesta inconsistenza degli oppositori. Il prossimo, invece, sarà tutt'altro che un giro di giostra: a Wembley ci attende l'Inghilterra prima in classifica e, al netto dello sfacelo che ci sta facendo vacillare, il loro dato tecnico impressiona.

Inghilterra - Italia, dove vederla in tv

Inghilterra - Italia, match valido per le qualificazioni ad Euro 2024, andrà in scena a Wembley martedì 17 ottobre alle 20.45 (ora italiana). Sarà visibile in chiaro su Rai 1 e su Rai Play.

Le probabili formazioni


INGHILTERRA (4-2-3-1) - Ramsdale; Walker, Stones, Colwill, Trippier; Henderson, Rice; Maddison, Bellingham, Grealish; Kane. Ct: Southgate.


ITALIA (4-3-3) - Donnarumma; Di Lorenzo, Mancini, Bastoni, Dimarco; Barella, Locatelli, Frattesi; Berardi, Scamacca, Raspadori. Ct: Spalletti.


ARBITRO: Clement Turpin (Francia).

Il pericolo principale per gli azzurri: Hey, Jude!

Inutile girarci troppo intorno. Il pericolo pubblico numero uno, in questo momento, risponde al nome di Jude Bellingham. Faccia pulita, sorriso perennemente ampio, come quello di chi è consapevole di essere almeno due spanne più forte del mucchio. Il talento di Stourbridge, vent'anni appena, sta infilando una serie di prestazioni monumentali in stagione. Dopo un incipit lucente al Dortmund si è preso il Real Madrid, segnando già dieci volte, distribuendo assist a manovella, surclassando tutti in ogni zona del campo. Lui a basculare dietro a Kane, nel 4-2-3-1 disegnato da Southgate è il fattore che potrebbe spedirci in corto circuito. Fermarlo è impresa intricata. Provarci è necessario.

Pericolo numero due: la qualità dei ricambi inglesi da centrocampo in su

Non solo Bellingham, nostro malgrado. Lì nel mezzo giostra Declan Rice, strapagato dall'Arsenal per un motivo nitido: sa essere un formidabile equilibratore. Sui lati possono fluttuare l'imprevedibile Jack Grealish e l'elettrico Foden, oppure, - ecco la profondità del mazzo di sua Maestà - il leader del Man Utd Marcus Rashford e, quando non è out come stavolta, il sempre più decisivo Bukayoko Saka. Attenzioni speciali dovrebbero poi essere riservate a James Maddison, letteralmente in stato di grazia da quando è passato agli Spurs e già funambolico ai tempi del Leicester.

Pericolo numero tre: le nostre distrazioni, la loro atmosfera

Il fatto che Fabrizio Corona abbia dichiarato che farà altri nomi subito dopo la partita potrebbe, se non è già successo, tirare oltremodo i nervi del gruppo azzurro e di Spalletti. E, se la testa dovesse andare altrove, se le energie mentali dovessero dissiparsi al pensiero infausto di una grana del genere, il rischio è quello di rimanere strinati. Gli inglesi puntano su tecnica, ritmi intensi e, certamente, sul perenne dodicesimo uomo che si agita sugli spalti. Wembley è un tempio che pretende ogni volta un tributo cruento. Certo, sappiamo già cosa significhi batterli a domicilio.

Stavolta però le premesse non sono quelle di un paio di anni fa.

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