Non inganni la classifica, perché la Fiorentina vale certamente più dei 4 punti faticosamente raccolti nelle prime 8 giornate. Lo sa bene Chivu, che da domenica prepara nei dettagli il ritorno a San Siro dopo 25 giorni. Il dramma che ha coinvolto Pep Martinez ha intristito la vigilia nerazzurra e spento in segno di lutto il microfono dell’allenatore. Il portiere spagnolo non è convocato per stasera (manca anche il terzo portiere Di Gennaro, operato di recente; spazio ai giovani per la panchina). Non c’è Mkhitaryan, che per un mese abbondante esce dalle rotazioni. Avrà più spazio Sucic, già stasera. Probabili straordinari per Lautaro, sempre titolare dacché si è infortunato Thuram (30 settembre), e a Napoli inusualmente in campo per l’intera partita.
La tentazione per la baby coppia Esposito-Bonny è sempre forte in Cristian Chivu, ma dopo lo scivolone di Napoli, stasera l’Inter ha bisogno di certezze, oltreché di vincere. Perciò difficilmente il tecnico rinuncerà a Lautaro e al suo bagaglio di gol ed esperienza, al netto della brutta partita giocata dal capitano allo stadio Maradona (due gol sbagliati) e la sceneggiata anche volgare con Antonio Conte. Esposito favorito su Bonny per affiancarlo. Chivu confermerà la squadra solo oggi pomeriggio, ma sicuramente Carlos Augusto avrà spazio dall’inizio.
Inter obbligata a vincere, ma la Fiorentina non può perdere. Un punto di equilibrio non si trova, per cui la partita farà danni. L’Inter deve ripartire dopo la terza sconfitta in 8 giornate, troppe. Solo la Juventus nel 2016 ha poi vinto lo scudetto dopo una partenza tanto rallentata, guai a perdere altro terreno. Ma guai sicuri e anche più grandi per Pioli, se dovesse cadere un’altra volta. La Viola non ha ancora vinto e nell’ultimo turno, in casa col Bologna, è stata letteralmente salvata dagli errori arbitrali. La pazienza di Commisso, che pure non ama gli esoneri, potrebbe non essere infinita. La Fiorentina ha fatto un grande mercato, investendo circa 90 milioni fra riscatto dei prestiti e nuovi acquisti. Il piatto piange. Dieci giorni fa ha perso in volata col Milan, sempre a San Siro, giocando forse la miglior partita dell’anno. Chivu dovrà tenerne conto.
Kean è l’arma con cui Pioli spera di mettere in difficoltà la difesa nerazzurra. De Vrij (a Bruxelles) e Acerbi (a Napoli) sono reduci da serate a dir poco complicate. La scelta di Chivu dovrebbe cadere sul secondo. Anche Akanji potrebbe fare il centrale. Il tecnico sta lavorando a fondo su Bisseck. Il tedesco è stato maltrattato per alcuni errori individuali, ma considerata l’età e soprattutto la mancanza attuale di alternative è indispensabile reinserirlo nelle rotazioni, perché in difesa la coperta è troppo corta.
Al di là dei
dubbi di formazione, stasera l’Inter torna a giocare in… dodici, ritrovando il sostegno del pubblico ultrà, che ha definitivamente rotto lo sciopero del tifo, trovando un punto di equilibrio con club e questura. Finché dura.