
A un paio di cose almeno sarà servito il Mondiale per club, in casa Juventus: a rimpinguare le casse della società e a recuperare la giusta dose di autostima al termine di una stagione a dir poco complicata. Sempre che, stasera contro il Manchester City (ore 21) e nel successivo ottavo di finale i bianconeri non vadano incontro a due imbarcate clamorose che magari farebbero tornare mille dubbi sull'effettivo valore della rosa. Quanto invece ai soldi, nessun dubbio: una trentina di milioni sono già stati incassati e almeno da questo punto di vista la trasferta al di là dell'Atlantico non può che essere considerata un successo. Per di più, la comitiva societaria ne ha approfittato anche per divulgare il marchio con una serie di incontri e di partnership a livello di sponsor e testimonial di primo livello tra cui le star Nba James Harden e Dwyane Wade: nel mercato globale vale tutto e tutto ci si può concedere, compresa una visita a dir poco imbarazzante alla Casa Bianca.
Nel frattempo, sempre a proposito di soldi, Quifinanza.it ha spiegato che Tether ha raggiunto una quota del 10,7% del capitale sociale della società rafforzando la propria posizione come secondo azionista del club bianconero dopo Exor.
Secondo quanto poi riportato da Bloomberg, l'incremento rispetto al precedente 10,12% rappresenta una mossa strategica che conferma l'intenzione già esplicitata dal CEO Paolo Ardoino - di partecipare attivamente alla vita del club anche in vista di un possibile aumento di capitale.
Va comunque da sé che al tifoso bianconero interessi quanto avviene in campo: stasera ci sarà in palio il primato nel girone e alla Signora basterà un pareggio per raggiungerlo, evitando magari il Real Madrid negli ottavi e incrociando una tra Salisburgo e l'Al-Hilal di Simone Inzaghi. Siccome l'appetito vien mangiando, tanto vale provarci: in caso di successo, ecco che l'autostima di cui sopra aumenterebbe ancor più e permetterebbe davvero a Tudor e Comolli di immaginare una Juve competitiva ai massimi livelli con soltanto' tre o quattro innesti di qualità senza dover mettere mano all'ennesima rifondazione.
La curiosità insomma è legittima e, a dirla tutta, le due partite disputate finora sono andate anche meglio di quanto si potesse immaginare: Yildiz si è fatto conoscere a tutte le latitudini e sarà presto blindato fino al 2030, Kolo Muani ha detto chiaro e tondo che vorrebbe restare (Psg permettendo), Cambiaso è tornato Cambiaso e via di questo passo.«Crediamo davvero di poter arrivare fino in fondo e vincere il Mondiale», hanno dichiarato praticamente all'unanimità tutti i bianconeri nei giorni scorsi. Rinfrancati e ottimisti.