La Juventus e il mondo del calcio italiano piangono la morte di Ernesto Castano (detto Tino), storico difensore, di ruolo libero, venuto a mancare all'età di 83 anni. L'ex giocatore di Legnano, Triestina e Vicenza è stato anche campione d'Europa con la nazionale del 1968, allenata da Ferruccio Valcareggi, di cui facevano parte anche Giacinto Facchetti, Dino Zoff, Tarcisio Burgnich, Pietro Anastasi solo per citarne alcuni.
Per ricordare la sua scomparsa, la Figc ha deciso che nel prossimo turno di campionato si dovrà osservare un minuto di raccoglimento per omaggiare la figura di Castano. Gabriele Gravina, numero uno della Figc, ha voluto ricordare così lo storico difensore della Juventus: "È un altro doloroso lutto per il calcio italiano, ha avuto il merito di modernizzare il ruolo di difensore centrale ed è stato protagonista dell'Italia del '68, che ha riacceso nel Paese la passione per la Nazionale. Anche per questo gli saremo sempre grati. Castano Azzurro per sempre".
Un difensore vecchio stile
Castano nasce a Cinisello Balsamo e cresce nelle giovanili del suo paese natale, la Balsamese. Nel 1956, all'età di 17 anni approda al Legnano, in serie B, e ci resta per una sola stagione. Nel 1957-58, infatti passa alla Triestina sempre nel campionato cadetto e l'anno successivo ecco il salto di qualità definitivo che lo porta alla Juventus. Con i bianconeri, in dodici stagioni intense e ricche di soddisfazioni, vince 3 scudetti, 3 coppe Italia e diventa anche capitano. Lo scudetto forse più bello resta quello del 1967 vinto ai danni della grande Inter del Mago Herrera.
340 presenze con la Vecchia Signora in campionato, con 6 reti al suo attivo. In nazionale, invece, fa il suo esordio nel 1959 contro l'Ungheria. Gioca solo sette partite in azzurro ma vince appunto l'Europeo del 1968 scendendo in campo nei quarti di finale con la Bulgaria, nella semifinale con l'Unione Sovietica e nella prima finale con la Jugoslavia. Nel 1970-71 chiude la sua carriera al Vicenza e inizia quella di allenatore.
Negli anni 70' infatti diventa tecnico nelle giovanili bianconere: "Che in Italia è una professione molto difficile; penso comunque di avere tanta pazienza per insegnare. I ragazzi, pur lavorando sodo, devono potersi divertire mentre si allenano, e dunque bisogna scegliere con cura i vari esercizi, alternandoli per non farli venire a noia", il programma di Castano.
In ricordo di Castano
La Juventus, sui suoi canali ufficiali, ha voluto celebrare la scomparsa di una bandiera degli anni 60 della società bianconera:
In ricordo di Ernesto Castano.
— JuventusFC (@juventusfc) January 5, 2023
"In Brianza mi chiamavano tutti “Parola” o “Boniperti” a seconda di dove giocavo.
Figuratevi la mia soddisfazione quando sono arrivato alla Juventus: uno era il mio allenatore e l'altro il mio capitano. Gioco con vigore, ma in maniera corretta. Forse è il mio atteggiamento, il mio volto spesso imbronciato che mi fa passare un duro", le parole di Castano che fanno capire l'immensità della persona prima del calciatore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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