Tango, un gioco da ragazze

L’Inghilterra la chiude ai rigori, stacca il pass l’Australia col rientro di Sam Kerr

Le campionesse d’Europa sono graziate ai rigori nel match faticoso contro la Nigeria, mentre a Sydney in 75’000 a sostenere la vittoria delle Matildas contro la Danimarca: standing ovation al rientro di Sam Kerr

L'Inghilterra la chiude col brivido ai calci di rigore (via Fifa)
L'Inghilterra la chiude col brivido ai calci di rigore (via Fifa)

L’Inghilterra soffre al Suncorp Stadium contro una Nigeria che certo non si risparmia, ma, ancora una volta, le campionesse dell’Europeo 2022 proseguono il percorso mondiale, graziate alla lotteria dei rigori. L’Australia della ritrovata bandiera Sam Kerr, dal canto suo, conduce una gara in controllo contro la Danimarca e regala al proprio pubblico la soddisfazione del pass per i quarti di finale.

Inghilterra col brivido

L’Inghilterra passa ai quarti, non senza una lunga serie di brividi collezionati in una partita complessa da decifrare, e certo messa ancor più in difficoltà dall’espulsione diretta collezionata dal gioiello del Chelsea Lauren James. Uno strano primato, nonostante l’uscita di scena, quello della Nigeria: il team di Randy Waldrum è la prima squadra a collezionare tre pareggi a reti inviolate in una singola edizione del campionato del mondo; soprattutto, le Superfalcons mettono fine alla serie consecutiva di gol inglesi (ben 16) e le prime da dopo il 2015 a non subire un gol dalla formazione di Sarina Wiegman.

Il conteggio delle occasioni è a favore della Nigeria, con la traversa di Plumptre, prima, e il salvataggio di Earps su Kanu, poi; anche Nnadozie è impegnata da Daly, in un salvataggio d’istinto provvidenziale, ma nel complesso le Leonesse non riescono ad incidere più di tanto. L’equilibrio è ancora intatto, a due passi dallo scadere, e un episodio potrebbe decidere tutto: il minuto è l’85’, Lauren James viene ammonita per quel che pare un pestone involontario. Borjas, però, è richiamata immediatamente all’on-field-review e le immagini sono inequivocabili: rosso diretto. Quando anche i supplementari si chiudono a reti inviolate, i rigori – per la seconda volta in questi ottavi di finale – sono la moneta che deciderà le sorti della sfida di Brisbane. L’incipit fa tremare tutti, perché sia Stanway che Oparanozie la sparano identica addosso ai rispettivi portieri; a sbloccare le speranze inglesi è Beth England – un nome una speranza – e, da lì, saranno tutti (bei) centri, da Daly a Greenwood e, per ultima, decisiva, Chloe Kelly. La Nigeria cerca di riprenderla e Ucheibe e Ajibade, dopo il rigore fallito da Alozie, battono Earps, ma non basta: alla sesta partecipazione mondiale, le campionesse europee centrano, ancora una volta, i quarti di finale.

Matildas, tutto sotto controllo

Per la seconda volta, l’Australia supera un turno della fase ad eliminazione diretta: era successo nel 2015 contro il Brasile, ancora agli ottavi; mentre, per le danesi, la statistica non è sinonimo di fortuna e l’eliminazione, come nei precedenti due casi, si ripete in un match dominato dalle Matildas che sbloccano, nel primo tempo, con Foord, e ribadiscono, nel secondo, con Raso. La notizia vera, oltre al risultato, è il rientro di Sam Kerr: quando la bandiera d’Australia, in out forzato dall’inizio della competizione, s’avvicina al perimetro del campo, pronta all’ingresso a dieci minuti dalla fine, i 75’784 accorsi a Sydney esplodono in un boato da brividi.

L’Australia, sulle ali dell’entusiasmo dei propri tifosi, acquista fiducia, ed è la centrocampista dell’Arsenal Caitilin Foord – perno qualitativo, soprattutto con l’out forzato di Sam Kerr, delle Matildas – a portare in vantaggio il team di Tony Gustavsson: lanciata dall’apertura di Fowler, la classe ‘94 in maglia numero 9 s’invola e col sinistro angolato supera Christensen. Foord che potrebbe addirittura raddoppiare – ma il suo destro a giro, al 37’, è impreciso – guida l’avanzata delle sue alla ripresa: così, in un’altra azione corale vincente, Fowler in dribbling serve Van Egmond nell’area piccola, che appoggia ad Hayley Raso: 2-0, match chiuso. Per la bandiera, capitana di sempre, Sam Kerr la soddisfazione di rientrare, all’80’, a qualificazione dei quarti conquistata di fronte ad un pubblico adorante.

Matildas fans
Lo spiritoso cartello di una piccola fan delle Matildas accorsa a Sydney (via Fifa)

I tabellini delle gare

INGHILTERRA (4) 0 – 0 (2) NIGERIA

INGHILTERRA (3-5-2): Earps, Bright, Carter, Bronze, Walsh (120’ Zelem), James, Stanway, Daly, Hemp (106’ England), Russo (88’ Kelly). A disp.: Hampton, Roebuck, Charles, Toone, Nobbs, Wubben-Moy, Morgan, Coombs, Robinson. All. Sarina Wiegman-Glotzbach

NIGERIA (4-2-3-1): Nnadozie, Plumptre, Ohale, Demehin, Alozie, Payne (114’ Oparanozie), Ucheibe, Kanu (81’ Ordega), Ajibade, Ayinde (91’ Echegini), Onumonu (58’ Oshoala). A disp.: Oluehi, Balogun, Ogbonna, Ebi, Monday, Imuran, Okoronkwo. All. Randy Waldrum

Rigori: England (I), Daly (I), Ajibade (N), Greenwood (I), Ucheibe (N), Kelly (I)

Espulsi: 87’ James (I)

Arbitro: Melissa Borjas(Honduras)

AUSTRALIA 2 – 0 DANIMARCA

AUSTRALIA (4-4-2): Arnold, Catley, Kennedy, Hunt, Carpenter, Foord (90’+5’ Yallop), Raso (80’ Kerr), Gorry, Cooney-Cross, Van Egmond (80’ Vine), Fowler (90’+1’ Polkinghorne). A disp.: Williams, Micah, Nevin, Luik, Wheeler, Chidiac, Simon, Grant. All. Tony Gustavsson

DANIMARCA (4-4-2): Christensen, Ballisager, Sevecke (63’ Bruun), Boye, Veje, Holmgaard (82’ Troelsgaard), Kuhl (73’ Hasbo), Madsen (63’ Gejl), Thomsen, Vangsgaard (82’ Snerle), Harder. A disp.: Larsen, Bay, Thrige, Sorensen, Thogersen, Gevitz, Svava. All. Lars Sondergaard

Marcatori: 29’ Foord (A), 70’ Raso (A)

Ammoniti: 67’ Thomsen (D)

Arbitro: Rebecca Welch (Inghilterra)

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