L'esplosione, le fiamme e il tuffo in piscina: Lucio ricorda il terribile incidente domestico

L'ex difensore di Inter e Juventus continua il percorso di recupero, ma ammette: "Ci vorrà tempo per superare lo choc"

L'esplosione, le fiamme e il tuffo in piscina: Lucio ricorda il terribile incidente domestico
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Ha rischiato di morire a causa di un terribile incidente domestico avvenuto lo scorso 15 maggio, riportando ustioni sul 18% del corpo, ma il lungo percorso di recupero non è ancora finito, e non solo per i trattamenti a cui dovrà ancora sottoporsi, ma perché le cicatrici più profonde sono quelle lasciate nella sua mente: in una breve intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, l'ex difensore di Inter e Juventus Lucio ripercorre quegli attimi che gli hanno cambiato per sempre la vita.

La diffusione della notizia

La notizia dell'esplosione del camino ecologico e delle sue gravi condizioni di salute aveva fatto rapidamente il giro del mondo. Dopo il trasporto, fortunatamente in stato di coscienza, all'ospedale di Brasilia, era stato ricoverato nel reparto di Terapia intensiva: "L'ospedale di Brasilia che Lucimar Ferreira, "Lúcio", ex difensore della nazionale brasiliana di calcio, è stato ricoverato giovedì in ospedale per ustioni. Il paziente è stabile, cosciente e sotto le cure di un team multidisciplinare; riceve monitoraggio medico specializzato per il trattamento delle ustioni", recitava il primo bollettino medico.

Il duro recupero

Da quel momento in poi è iniziato per Lucio un vero e proprio calvario, che in realtà ancora non si è concluso, nonostante che il peggio sia ormai alle spalle."Sono qua a raccontarlo, Dio mi ha dato un secondo tempo della partita: ci vorrà tempo per superare lo choc, soprattutto nella testa", ammette l'ex difensore nerazzurro.

"Ci vorranno ancora alcuni mesi prima di poter tornare al 100%", precisa Lucio, "però posso dire che il peggio è alle spalle". Gli interventi chirurgici e i 20 giorni di terapia intensiva sono il ricordo in assoluto più traumatico: "Il ricovero è stata la cosa più dura", prosegue l'ex calciatore carioca, "le ustioni sono un tipo di lesione molto difficile da affrontare sia fisicamente sia psicologicamente, continuo ancora il trattamento sulla pelle, che è lungo, ma sto migliorando".

Lucio in ospedale

L'esplosione

L'incidente è avvenuto in casa durante una cena in compagnia di alcuni amici, appena una settimana dopo aver festeggiato il suo 47esimo compleanno. "A un certo punto il camino si era spento e purtroppo un amico, nel tentativo di ravvivare il fuoco, ha gettato sopra un bidoncino di alcol e lì c'è stata l’esplosione", ricorda Lucio. "Io ricordo soltanto le fiamme sul volto, sulle braccia e sulle gambe", prosegue, "mia moglie non è rimasta ferita e a quel punto mi sono lanciato in piscina". Una reazione d'istinto che probabilmente ha contribuito a salvargli la vita. Dopo il ricovero all'ospedale di Brasilia, il 21 maggio avviene trasferimento al Rio Grande do Sul, dove iniziano i primi trattamenti:"Ricordo bene la difficoltà a dormire per via del dolore", spiega ancora l'ex difensore, "non avevo mai passato così tanto tempo in ospedale, le operazioni sono state necessarie per rimuovere tessuti e medicazioni particolari".

In conclusione, il 47enne ha voluto condividere coi lettori un pensiero che deriva dalla terribile esperienza vissuta:"Quello che mi è accaduto deve ricordarci quanto sia importante prendersi cura di sé e degli altri", considera l'ex calciatore.

"Ho vissuto qualcosa che non avrei mai immaginato, ma ho imparato che a volte basta poco per evitare le tragedie: attenzione, lucidità, gesti semplici. Prendetevi cura di voi, proteggetevi: ne vale la pena", consiglia Lucio.

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