Calcio

Dallo scudetto del Napoli a ct della Nazionale: chi è Luciano Spalletti

Ufficiale la notizia dell’ex allenatore del Napoli alla guida della Nazionale. Dalle giovanili dell’Empoli alla guida della Nazionale inseguendo il Mondiale passando per lo scudetto a Napoli, chi è Luciano Spalletti e cosa ci racconta la sua carriera

Luciano Spalletti nuovo ct dell’Italia: la sua carriera e le sue vittorie in pillole

Luciano Spalletti è il nuovo ct della Nazionale. L’allenatore di Certaldo termina la carriera da calciatore nel 1993, inizia subito quella da allenatore all’Empoli dove passa prima dalle giovanili ma nel triennio 1995-98 conduce i toscani in Serie A e vince anche una Coppa Italia di Serie C. Frastagliato il quadriennio successivo, dove cambia ben quattro squadre: prima la Sampdoria dove viene esonerato a dicembre ma viene richiamato dopo due soli mesi, non riuscendo a salvare il club ligure dalla retrocessione in cadetteria; poi il Venezia, dove una partenza negativa – una sola vittoria in due mesi – ne causa l’esonero, anche questo temporaneo, quello definitivo giunge a febbraio 2000. Dopo oltre un anno di inattività, a marzo 2001 viene chiamato sulla panchina dell’Udinese dove rimpiazza Luigi De Canio: porta i friulani al nono posto in classifica. Nel dicembre dello stesso anno viene chiamato a guidare l’Ancona con obiettivo finale la salvezza, Spalletti si supera e chiude ottavo in classifica. A fine stagione lascia la panchina dei dorici per tornare in terra friulana, è la prima di tante stagioni fortunate. Centra prima la sesta posizione in classifica e la qualificazione in Coppa Uefa, replica al secondo anno (2003-04) dove si piazza settimo e riconquista l’Europa ma si supera nella terza stagione, quando porta i bianconeri alla quarta piazza che vale una storica partecipazione alla Champions League.

Subito dopo il triennio in Friuli viene chiamato alla guida della Roma. Conclude il campionato al quinto posto, poi diventato secondo a seguito di Calciopoli, in Coppa Italia arriva in finale dove si arrende all’Inter. Nella stagione successiva porta la Roma fino ai quarti di finale di Champions League eliminando il Lione agli ottavi per poi essere eliminato dal Manchester United. Conclude il campionato al secondo posto e batte l’Inter in finale di Coppa Italia, conquistando il primo trofeo in terra laziale. Sempre contro i neroazzurri conquista la Supercoppa Italiana e raggiunge nuovamente i quarti di finale nella massima competizione europea dopo aver battuto con un doppio 2-1 il Real Madrid. Come nella stagione precedente, arriva un secondo posto in Serie A e la vittoria della Coppa Italia, sempre contro l’Inter. Nella stagione seguente la Roma si conferma nelle migliori sedici d’Europa ma viene immediatamente tagliata dai giochi in campionato che termina sesta, qualificandosi ai preliminari di Europa League. La stagione seguente vede la rottura del rapporto lavorativo con i giallorossi, dopo averne comunque garantito l’accesso alla fase a gironi della seconda competizione europea.

L’11 dicembre 2009 viene ufficializzato alla guida dello Zenit San Pietroburgo: nella prima stagione compie il treble domestico: Coppa di Russia, Campionato e Supercoppa. Ottiene il prolungamento di contratto che festeggia bissando la vittoria del campionato nella seconda stagione, mentre nella terza e ultima stagione conclusa per intero (2012-13) si piazza secondo in campionato dietro al CSKA Mosca. Il 10 marzo 2014 viene esonerato dopo un avvio di stagione – e conseguenti risultati – deludenti.

Torna per la seconda volta alla Roma il 14 gennaio 2016 al posto di Rudi Garcia che ora lo ha sostituito al Napoli: a fine stagione i 46 punti conquistati gli valgono una media punti pari a 2,42, la più alta della Serie A oltre al terzo posto in campionato e la qualificazione in Champions. Nella seconda stagione ottiene il secondo posto dopo una lotta punto a punto contro il Napoli (87 punti conquistati e 90 reti segnate, record per i giallorossi) ma non centra alcun obiettivo nelle altre competizioni, venendo eliminato sia da quelle europee che dalla Coppa Italia. Lascia a fine stagione per accasarsi, meno di un mese dopo, all’Inter. All’ultima giornata conquista il quarto posto che vale l’Europa che conta battendo la Lazio e scavalcandola in virtù degli scontri diretti: per i neroazzurri si tratta del ritorno nella massima competizione continentale dopo sette anni. Nella stagione seguente Spalletti arranca nuovamente nei mesi invernali e riesce a raggiungere l’obiettivo minimo stagionale, venendo però esonerato a fine stagione.

Dopo un biennio sabatico il 29 maggio 2021 viene annunciato sulla panchina del Napoli. Vincendo le prime cinque in campionato diventa il primo allenatore nella storia dei partenopei a vincere altrettante partite di campionato. Riporta dopo due anni di assenza i campani in Champions League piazzandosi terzo in campionato. Nell’ultima stagione (2022-23) guida il Napoli ad una cavalcata trionfale in Serie A che lo vede dominare fin dalla prima giornata. In Champions League si toglie tantissime soddisfazioni, battendo per 4-1 il Liverpool in casa e piazzandosi al primo posto nel girone. Passa gli ottavi ma viene battuto dal Milan ai quarti, traguardo maggiore della squadra partenopea nella massima competizione europea. Il 4 maggio 2023 grazie al pareggio ad Udine si laurea campione d’Italia con cinque giornate d’anticipo e diventa l’allenatore più anziano ad alzare il tricolore, a 64 anni e 58 giorni. Vince il premio come miglior allenatore del campionato e anche la nomination come migliore in Europa insieme a Pep Guardiola e Simone Inzaghi. Decide, però, di non proseguire l’esperienza con gli azzurri.

Oggi, 18 agosto 2023, diviene Commissario Tecnico della Nazionale Italiana.

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