Decide Lukaku, gli basta il primo tiro: un destro a inizio ripresa che vale 3 punti e manda l`avversario al tappeto. Il resto è conseguenza: Empoli troppo timido, ordinato finché si è trattato di gestire il risultato di partenza, ma poi subito sfilacciato e incapace di reagire, del resto ha vinto una sola delle ultime 12 partite e ne ha perse 6 nelle ultime 8. Nel girone di ritorno nessuno ha fatto peggio della squadra di Zanetti. Questo per dire che lo 0-3 dell`Inter è importante, ma va anche relativizzato.
La prima controprova già mercoledì, contro la Juventus. Ci sarà anche Lukaku e sappiamo perché. Big Rom è tornato, ma si era già visto nell`ultimo mese. Avergli dato fiducia solo a singhiozzo è stata una colpa di Inzaghi, che ha continuato a preferirgli Dzeko e magari pensava di farlo anche in Coppa Italia. Ora vedremo, ma scomporre la LuLa, che per la prima volta in stagione è andata in gol nella stessa partita, sembrerebbe un azzardo ai confini con l`autolesionismo.
Due gol e un assist: Lukaku non segnava su azione dalla prima giornata, era il 13 agosto, a Lecce. E l`Inter non vinceva in trasferta dal 28 gennaio, a Cremona. Un pomeriggio che cambia umore e prospettive anche se oggi l`Inter è ancora fuori dalle prime 4 che giocheranno la Champions anche l`anno scorso. È lunga, però: 7 partite in campo, più i tribunali.
Non che siano stati solo fuochi d`artificio, tutt`altro. Il primo tempo è stato di una noia mortale, senza emozioni, se non un paio di buone cose di Handanovic. È lì che l`Empoli avrebbe dovuto osare di più, metterla sul ritmo, calciare in porta anche da lontano, sfruttare i buchi e le opportunità che l`improvvisata formazione di Inzaghi le offriva. Ma non ha trovato forza o coraggio o magari entrambe le cose. Quadrata in mezzo al campo, con la solita vivacità bella di Baldanzi, la squadra di Zanetti fatica troppo in attacco (2 gol nelle ultime 8 partite; 25 in assoluto, peggio solo la Sampdoria).
Inzaghi ha vinto anche d`astuzia, sfruttando i suoi punti di forza e le debolezze altrui (almeno 2 errori individuali di Ismajli sui 3 gol), ma soprattutto ha risparmiato energie preziose per le prossime partite.
Ha definitivamente recuperato Calhanoglu, anche se non è ancora quello pre-infortunio, ma resta da migliorare la divisione dei compiti con Brozovic. Abituato per troppi mesi a fare il pilota quasi in linea con la difesa, il turco ha spesso pestato i piedi al croato, facendo così spesso mancare il supporto alla prima linea, come invece è solito fare Mkhitaryan.
In vista della Juventus e poi del Milan, Inzaghi dovrà capire se i due potranno convivere (come accadeva l`anno scorso, ma Miki non c`era) o se più probabilmente giocherà quello che sta meglio (ora sicuramente Brozovic, che però pare accendersi solo nelle notti di gala).- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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