Calcio

Martinez, doppia ammonizione ma non viene espulso: ecco perché

"Eroe" della serata per aver portato l'Aston Villa in semifinale di Conferenze League, il portiere argentino Emiliano Martinez ha ricevuto due ammonizioni per comportamento scorretto senza essere espulso dal terreno di gioco: qual è la motivazione

Martinez, doppia ammonizione ma non viene espulso: ecco perché

Ascolta ora: "Martinez, doppia ammonizione ma non viene espulso: ecco perché"

Martinez, doppia ammonizione ma non viene espulso: ecco perché

00:00 / 00:00
100 %
Tabella dei contenuti

Riesce sempre a far parlare di sè, nel bene e nel male, come è accaduto ieri sera grazie ai due calci di rigore parati agli avversari del Lilla che hanno permesso all'Aston Villa di qualificarsi per le semifinali di Conference League: protagonista assoluto della serata è stato il portiere argentino Emiliano Martinez, soprannominato Dibu, che aveva già contribuito alla conquista della Coppa del Mondo in Qatar risultando decisivo ai rigori contro la Francia di Mbappé. Ieri sera, al di là delle polemiche per il suo atteggiamento in campo e nei confronti dei tifosi avversari, è stato protagonista di un episodio particolare che non si vede spesso, una doppia ammonizione ma senza essere espluso.

La decisione dell'arbitro

Prima di capire cosa è successo veramente, ricordiamo che il portiere era stato ammonito una prima volta al 39' del primo tempo. La gara scivola via fino al completamento dei tempi supplementari ed ecco gli immancabili calci di rigore per decretare il vincitore della sfida. Per comportamento scorretto l'arbitro slovacco Ivan Kruzliak ha nuovamente ammonito Martinez. I calciatori del Lilla si aspettavano, quindi, l'espulsione e relativo allontamento del campo ma così non è accaduto, come mai? Possibile che un arbitro internazionale abbia preso un abbaglio così grosso dimenticando di averlo ammonito nel corso della gara?

Cosa prevede il regolamento

Nessun abbaglio e nessun errore: il regolamento dell'International Football Association Board (Ifab) parla chiaro al punto numero tre della decima regola sui tiri di rigore. "Un calciatore che è stato espulso durante la gara non può prendervi parte; i richiami ufficiali e le ammonizioni adottati nei confronti di calciatori e dirigenti durante la gara non saranno tenuti in considerazione durante i tiri di rigore". Ecco svelato il "mistero": in pratica, qualsiasi ammonizione nell'arco della partita viene annullata. Soltanto l'espulsione, ovviamente, viene punita con il definitivo allontamento dal terreno di gioco. L'arbitro, in maniera molto pacata, ha spiegato ai calciatori del Lilla per quale motivo Martinez non potesse essere espulso.

Il teatrino di Martinez

Come già avvenuto più volte in passato, l'estremo difensore argentino è un provocatore nato: dopo aver parato il primo rigore al calciatore Bentaleb, Martínez si è voltato per zittire i tifosi del Lille dietro la sua porta per poi aizzare ulteriormente il pubblico: è stato questo il momento in cui l'arbitro ha tirato il cartellino giallo invitandolo alla calma. Il secondo e decisivo rigore parato (era il quinto), l'argentino ha nuovamente guardato con gesto di sfida il pubblico alle spalle mentre aspettava che i suoi compagni corressero per abbracciarlo. “Il suo comportamento mi dà fastidio perché prima non era così. Lo conoscevo quando era molto giovane all'Arsenal. Era molto timido.

E ora, questo comportamento è diventato il suo mestiere", ha dichiarato duramente l'ex calciatore francese Samir Nasri, oggi commentatore tv.

Commenti