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Ecco come l'Atalanta proverà a fermare l'Inter

Dopo una prova mediocre col Milan, la Dea dovrà tornare aggressiva e convinta per impedire a Lautaro Martinez di continuare la corsa verso la seconda stella. Ecco come potrebbe farlo

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Preparare in poche ore una partita forse decisiva per la stagione dell’Atalanta non è per niente semplice, considerato che l’undici di Gasperini, dopo aver sofferto la vivacità di un Rafael Leao scatenato, dovrà ora vedersela con il capocannoniere della Serie A ed una squadra che sembra ingiocabile. La sensazione è che se nemmeno la Dea riuscirà a fermare la macchina perfetta di Simone Inzaghi, le residue speranze di riaprire il campionato potranno essere messe in archivio ma il risultato del recupero della gara rinviata per la Supercoppa non è affatto scontato. Non sarà una passeggiata di salute ma i bergamaschi potrebbero inceppare i meccanismi dell’attacco della Beneamata per poi tentare il colpaccio in ripartenza. Vediamo quindi quale potrebbe essere il piano tattico di Gasperini per impedire a Lautaro Martinez di fare il bello e cattivo tempo.

Aggressività a centrocampo

Paradossalmente l’aver messo una delle prestazioni meno convincenti di questa stagione proprio domenica sera contro il Milan potrebbe fornire la scossa necessaria all’Atalanta per arrivare con la motivazione giusta all’incrocio con la capolista. Gasperini può essere rassicurato dalla buona prova messa dalla sua difesa ma dovrà lavorare molto dal punto di vista psicologico a centrocampo, dove invece di un Bennacer non al massimo e un Loftus-Cheek che cerca ancora gli automatismi giusti, dovrà affrontare una mediana inossidabile. Visto l’infortunio di Calhanoglu dovrebbe esserci Asllani, il che dovrebbe agevolare il compito di De Roon e Ederson, cui toccherà aggredire sistematicamente, ridurre al minimo gli spazi e tenere sempre alta la pressione.

De Roon Atalanta Frosinone

Senza i lanci millimetrici del turco, sporcare ogni volta le linee di passaggio potrebbe togliere a Lautaro le giocate che preferisce, quelle tra le linee, cercando il compagno di reparto per lanciarsi verso la porta. L’obiettivo fondamentale, però, dovrà essere un altro: evitare gli uno contro uno con i difensori. Se Djimsiti e Kolasinac hanno gestito bene l’attacco del Milan, Scalvini è uscito da San Siro con un infortunio alla spalla, tanto da far sospettare che Gasperini potrebbe preferirgli Hien. Il lato debole della Dea potrebbe essere proprio quello: tenere alta la pressione in fase di costruzione sarebbe, forse, il modo migliore di non concedere troppe occasioni da gol.

Servirà la Dea migliore

Provare a fare la partita al Meazza contro un Inter in forma smagliante è forse troppo, anche per una squadra dall’identità forte e definita come l’undici di Gasperini. Il tecnico bergamasco sarà chiamato a trovare un equilibrio difficile: pressare alto dal primo al 90’ ma allo stesso tempo rimanere propositivi, alimentare De Ketelaere per non essere schiacciati nella propria metà campo. Per riuscirci servirà la versione più grintosa dell’Atalanta, quella che aggredisce alto, domina il possesso e sembra talvolta riuscire a far sparire il pallone dal campo. Il problema è che l’Inter, specialmente a centrocampo, ha nella faretra una serie di combinazioni che fa ad occhi chiusi, coinvolgendo spesso anche i terzini. Per questo Ruggeri e Holm dovranno preoccuparsi principalmente di tenere bassi Dimarco e Darmian, le cui galoppate sulle fasce forniscono sempre cross pericolosi agli avanti.

Dimarco Inter Atletico Madrid

Difendere basso, arretrando il baricentro come visto in diverse fasi della partita col Milan, sarebbe un suicidio. L’Atalanta dovrà per forza fare una partita gagliarda, coraggiosa, anche a costo di pungere meno in avanti, se vorrà evitare di subire troppo il gioco della capolista. Se l’obiettivo dovrà essere rallentare il ritmo spesso forsennato delle giocate sulla mediana dell’Inter, a scompaginare le carte potrebbe essere l’inserimento di Alexis Sanchez al posto di Arnautovic, vista la prova convincente messa col Milan. La sua verve e tecnica potrebbero essere il modo giusto di sfuggire alla trappola di Gasperini, lasciando poi spazio alle giocate del Toro. Sarà una sfida interessante tra due tecnici che sanno sicuramente il fatto loro.

Vedremo se la Dea riuscirà a rallentare la corsa dell’Inter e tener vivo un campionato che sembra sempre più finito.

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