Il mondiale del re dei the

Coppa del mondo per club, un'invezione di Sir Thomas Lipton

Il mondiale del re dei the
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La coppa del mondo per club. Non l'ha inventata Infantino e nemmeno la Fifa di Blatter o di Havelange. È roba più antica e seria, non odora di soldi e voti elettorali, profuma di the, portava il nome di Sir Thomas Lipton Trophy, fu giocata a Torino, nel 1909 e nel 1911. L'idea del suo inventore, lo scozzese Thomas Lipton, milionario, yachtman, proprietario di numerosi negozi di alimentari nei quali si vendeva il the che portava il nome di famiglia, fu appoggiata da casa Savoia e dalla Stampa Sportiva, foglio torinese. Lipton volle l'iscrizione di club italiani, una selezione Juventus-Torino-Piemonte, gli svizzeri del Winterthur e i tedeschi del Kicker Stoccarda, mentre la federcalcio inglese rifiutò l'invito; sir Lipton allora convocò personalmente i dilettanti del West Auckland Fc, squadra composta da minatori. Gli inglesi vinsero le due edizioni, battendo nella finale del 1911 la Juventus per 6 a 1 davanti a 3.000 spettatori, più numerosi del mondiale Fifa. Lipton mise in palio una coppa dal valore di lire 2.

000, cifra clamorosa per quegli anni nei quali il dollaro al cambio valeva 5 lire e mezzo, il prezzo di un quotidiano 5 centesimi. Non c'erano altri sponsor oltre il the, non c'era la televisione e nemmeno il Var. L'arbitro della finale si chiamava Umberto Meazza, commerciante di vino e dirigente federale. A voi studio.

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