
I punti chiave
Non è certamente un periodo fortunato per il direttore sportivo del Napoli, Giovanni Manna, che suo malgrado è rimasto coinvolto in un intervento al tendine d'Achille ma prima ancora al ritiro della patente di guida per aver superato i limiti consentiti come rilevato dall'alcol test.
Cosa è successo
È proprio quest'ultima notizia a essere venuta a galla nelle scorse ore seppur risalente ormai alla fine del mese di luglio, esattamente giovedì 31 quando Manna si trovava in Abruzzo con la squadra partenopea per preparare al meglio la prossima stagione di Serie A. Di rientro dal compleanno di mister Antonio Conte, il ds è stato fermato per un normale controllo dai carabinieri lungo la Statale 17 abruzzese con una brutta sorpresa: il test, seppur di poco, è risultato positivo. Infatti, da quanto scritto dal Messaggero, il limite di 0,5 g/l sarebbe stato superato di 0,1 risultando 0,6 grammi per litro di sangue. Il codice stradale, lo sappiamo, è inflessibile e dunque il direttore sportivo Manna non potrà utilizzare la propria auto per tre mesi.
Insomma, a risultare probabilmente fatale un bicchiere, forse mezzo, di troppo ai festeggiamenti di Conte: per il 37enne ex direttore della Juventus si è aperto dunque un periodo senza la possibilità di mettersi alla guida che dovrebbe concludersi, visti i 90 giorni, più o meno entro il 31 ottobre.
L'intervento chirurgico
Come se non bastasse, poco tempo dopo il ritiro della patente Manna si è fatto male al tendine d'Achille durante una normale corsetta giornaliera. I risultati strumentali sono stati impietosi e non rimaneva far altro che l'intervento chirurgico effettuato dal prof. Ugo Camilleri della clinica Ruesch. Non tutti i mali vengono per nuocere, si può dire a questo punto: se è vero che da un lato Manna non potrà guidare per un po' di tempo la sua auto, in questo periodo avrebbe dovuto comunque osservare uno stop forzato per la fresca operazione subìta.
Per questo tipo di intervento, infatti, servono molte settimane prima di poter tornare completamente alla vita di prima: molto dipende ovviamente dall'età del soggetto e dal programma di riabilitazione che in questi casi non può essere
altro che personalizzato. Allargando l'orizzonte al Napoli, dunque, non è certamente l'inizio di stagione sperato dalla società con in testa il presidente De Laurentiis che dovrà fare a meno della punta di riferimento, Romelo Lukaku, per molti mesi.