Calcio

La lezione di sportività di Ranieri nella notte del trionfo: cosa ha detto ai tifosi

Dopo l'incredibile vittoria al San Nicola che vale la promozione in A per il suo Cagliari. Il tecnico ha ripreso i sostenitori rossoblù che intonavano cori di sfottò verso i tifosi baresi

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È la notte di Claudio Ranieri: il Cagliari torna in Serie A. All'età di 71 anni, il tecnico romano ha compiuto un'altra impresa delle sue: dopo l'1-1 nell'andata della finale playoff contro il Bari è infatti riuscito ad ottenere una incredibile promozione nella massima serie con il gol all'ultimo respiro di Pavoletti che ha gelato il San Nicola. Era il lontano 1990, quando Ranieri diventa un allenatore di Serie A guidando il Cagliari alla promozione nel massimo campionato. Trentatré anni dopo, la storia si ripete di nuovo.

La ricostruzione

Oltre ad aver dimostrato ancora una volta il suo valore indiscusso di allenatore, al termine della sfida Ranieri ha messo in mostra tutta la sua classe e sportività. Dopo il triplice fischio i tifosi del Cagliari si sono lasciati andare ai festeggiamenti sugli spalti, e tra i molti cori non sono mancati gli sfottò agli avversari. Mentre la tifoseria cagliaritana urlava "Serie B" ai sostenitori del Bari, Ranieri si è avvicinato al settore urlando a gran voce di smetterla mostrando rispetto per gli sconfitti.

L'episodio è stato commentato dallo stesso allenatore ai microfoni nel post partita: "Vorrei capire il motivo per cui si tifa contro gli avversari, non c'è ragione. Tifiamo per la nostra squadra e stop". "Cagliari per me è stato il posto che mi ha fatto esplodere in carriera", ha aggiunto Ranieri più a freddo: "Quando sono tornato a Cagliari sapevo che se non fossi riuscito a riportarlo in serie A sarebbe stata per me una grande sconfitta. Poi però ho deciso di lanciarmi in questa avventura e questa sera mi ha ripagato di tutto".

I numeri della carriera

Ranieri aveva preso il Cagliari prima di Natale al 14° posto in Serie B, e da allora i rossoblù hanno perso solo due partite su 19, vincendone 9 e chiudendo la stagione al quinto posto. Poi l'impresa playoff col Parma, battuto 3-2 in casa rimontando da 0-2 e poi andando a difendere lo 0-0 al Tardini, e questa col Bari, violando nel recupero il San Nicola dopo l'1-1 dell'andata. Le lacrime a fine partita hanno ancora più valore ricordando la grande impresa compiuta in passato, una delle favole più epiche del calcio, la vittoria della Premier League 2015-16 della più grande outsider di sempre del campionato inglese, il Leicester.

La B l'ha vinta anche in Francia, al Monaco nel 2013, e l'aveva vinta anche con la Fiorentina nel 1994. Con cui due anni dopo ha conquistato anche la Coppa Italia, a cui ha aggiunto nel 1999 la Coppa del Re col Valencia, storie di una carriera che lo ha visto lasciare il segno anche sulle panchine di Napoli, Atletico Madrid, Chelsea, Parma, Juventus, Roma, Inter, Monaco, Nantes, Fulham e Sampdoria.

E non è ancora finita.

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