Calcio

"Non conosce bene l'italiano...". La stoccata di Allegri a Szczesny

Allegri non ha usato mezzi termini per pungere il suo portiere che si era mostrato critico nei confronti della squadra subito dopo la sconfitta subita contro il Siviglia in Europa League

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Massimiliano Allegri, alla vigilia del match contro l'Empoli, ha fulminato il suo portiere Wojciech Szczesny che aveva criticato la prestazione della Juventus nel post partita contro il Siviglia in Europa League. "Se faccio troppe parate non è un buon segnale", aveva dichiarato il numero uno polacco. Il tecnico bianconero, sicuramente in maniera poco elegante, ha zittito il suo giocatore: "Szczesny? Quando si gioca dopo la partita bisognerebbe stare sempre zitti. Già faccio fatica io a parlare. A caldo si possono dire cose inesatte, perché tante volte vedo le partite e la sensazione che ho dal campo può essere diversa perché c’è anche una componente emotiva forte. La squadra a Siviglia ha fatto tutto nel migliore dei modi, siamo stati imprecisi in attacco, abbiamo concesso un gol che potevamo evitare se difendevamo meglio ma sono cose che capitano".

Allegri ha po chiuso con un'altra stoccata al suo portiere: "Non c’è da spiegare niente. Io non so cos’ha detto Szczesny, magari non conoscendo bene l’italiano ha sbagliato dei termini. Quella di Cuadrado era una battuta. Si poteva far meglio e si poteva far peggio. Quest’anno tra una partita e l’altra ci sono state delle situazioni in cui non siamo stati molto fortunati. Vediamo come finiamo in campionato, poi alla fine la società com’è giusto che sia fa le proprie valutazioni e scelte come succede tutti gli anni”.

Stagione difficile

La stagione della Juventus è fuori dai denti molto negativa ma Allegri evidentemente la pensa diversamente:"Noi sul campo dobbiamo portare la Juventus nelle prime quattro posizioni che sarebbero quelle che valgono la Champions che per una squadra italiana sono molto importanti. Poi per quello che succede fuori noi non possiamo decidere ma dobbiamo solamente aspettare che ci dicano quello che decidono gli altri", in riferimento alla possibilità che la società possa essere nuovamente penalizzata per il caso plusvalenze e per la manovra legata agli stipendi. "Come faccio sempre quando si arriva a fine stagione con la proprietà ho parlato e gli ho espresso i miei pensieri. Quotidianamente mi confronto con Calvo e con Scanavino. Però in questo momento parlare del futuro non ha senso perché abbiamo tre partite importanti. Ho un contratto di due anni e rimango al 100% per quanto riguarda la mia scelta, poi io decido per me e non per gli altri".

Nella giornata di domani è possibile che il club bianconero sia ancora penalizzato ma il tecnico bianconero non vuole pensare a questa eventualità:"In questo momento non ci ho neanche pensato. L’unica cosa a cui ho pensato è che domani dobbiamo andare ad Empoli per tornare alla vittoria e togliere le scorie della partita di giovedì col Siviglia. Poi vedremo. Psicologicamente cambia? Ormai siamo abituati a tutti, l’importante è concentrarsi e volere il secondo posto. Poi punti non punti, non cambia niente… Dobbiamo essere forti, lo siamo stati tutti l’anno.

Tutto il gruppo ha lavorato in un certo modo per raggiungere gli obiettivi sul campo".

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