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Non solo -15 in classifica: ecco cosa rischia (ancora) la Juventus

Ci sono ancora diverse inchieste che vedono coinvolte la Juventus e che potrebbero portare a nuove sanzioni da parte della procura federale della Figc

Non solo -15 in classifica: ecco cosa rischia (ancora) la Juventus

La stangata sulla Juventus per il caso plusvalenze, con la penalizzazione di 15 punti da scontare nella classifica della Serie A 2022-2023, ha avuto una grande risonanza mediatica e non è ancora finita qui per i bianconeri. Secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, siamo soltanto all'inizio per il club di Corso Galileo Ferraris. Sono ben cinque gli appuntamenti che dovrà appuntarsi la Juventus: 1) il ricorso al Collegio di Garanzia contro il -15 inflitto dalla Corte federale d'Appello; 2) l'udienza del Gup di Torino per l'indagine "Prisma" con l'eventuale rinvio a giudizio di alcuni dirigenti, tra cui l'ex presidente Andrea Agnelli (27 marzo 2023); 3) il potenziale processo sulle "plusvalenze opache" con le cosiddette "consorelle"; 4) la decisione della Uefa e ultimo ma non meno importante caso sul nodo stipendi.

Il nodo stipendi

Quello che forse fa più paura alla Juventus è il caso stipendi, visto che potrebbe portare un'altra penalizzazione in classifica, ancora in questo o nel prossimo campionato, ma persino una sanzione economica molto elevata da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto. Questa eventualità potrebbe mettere ulteriormente in ginocchio il club bianconero che, se non dovesse centrare la Champions League in questa stagione (difficile con questo meno 15 in classifica), potrebbe chiudere con un passivo pesantissimo di oltre 240 milioni di euro.

Sono due i dossier aperti dalla Procura Federale che si collegano all’inchiesta denominata "Prisma", l’indagine condotta dalla Procura di Torino. Quindici faldoni, migliaia di pagine di intercettazioni e interrogatori, che possono condurre appunto a nuove sanzioni. Il nodo stipendi, inoltre, vale per le stagioni 2019/20 e 2020/21, che ha visto il club bianconero posticipare una parte dei pagamenti dovuti ai suoi giocatori facendo firmare loro prima una rinuncia e poi degli accordi per restituire, se non tutti i soldi, almeno un'ampia parte. E poi c'è la famosa "carta Cristiano Ronaldo" a tenere banco.

L’articolo 31 del Codice di giustizia sportiva dice che gli accordi scritti su carte non federali possono portare a penalizzazioni e a pesanti multe per la società. "La società che pattuisce con i propri tesserati o corrisponde loro compensi, premi o indennità in violazione delle disposizioni federali vigenti, è punita con l’ammenda da uno a tre volte l’ammontare illecitamente pattuito o corrisposto", quando dice l'articolo 31.

Oltre a CR7 ci sarebbero altri 17 giocatori della Juventus che avrebbero dato il proprio benestare al rinvio di parte dei pagamenti. Calciatori che, insieme ai loro agenti, rischiano in questo caso un mese di squalifica. La penalizzazione per la questione plusvalenze sembra solo un antipasto, la goccia in un mare di problemi che potrebbe trasformarsi in uno tsunami. Ma, fin qui, è soltanto una preoccupazione.

I mesi prossimi diranno quanto fondata.

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