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"Un orgoglio essere qui". Mancini si presenta da nuovo ct dell'Arabia Saudita

Mancini si è presentato alla stampa da neo ct dell'Arabia Saudita: "Non sono un mago ma con il nostro lavoro possiamo farcela"

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Roberto Mancini è ormai da giorni il nuovo commissario tecnico dell'Arabia Saudita e oggi a Riad è avvenuta la presentazione del neo ct dei "Figli del deserto". A prendere la parola per primo è stato il presidente SAFF Yasser Al Misehal che ha presentato Mancini: "Sono contento di essere qui e di dare il benvenuto a Mancini e tutti i suoi collaboratori". L'ex allenatore di Inter e Manchester City ha subito voluto ringraziare la Federazione araba per avergli dato fiducia e non si è detto preoccupato di avere pochi giorni a disposizione per preparare l'esordio a Newcastle contro la Costa Rica il prossimo 8 settembre:"Voglio ringraziare al presidente per avermi scelto e sono molto orgoglioso di essere qui e di iniziare il mio lavoro. Mancano pochi giorni all'esordio? Nel nostro lavoro è sempre difficile perché puoi cambiare in ogni momento. Quando ho iniziato con l'Italia ho preso la squadra tre giorni prima di giocare proprio contro l'Arabia. È vero che conoscevo i giocatori, ma i prossimi 10 giorni saranno importanti e già negli scorsi giorni ho visto i giocatori e li ho cominciati a studiare. Dobbiamo iniziare a lavorare duro".

Alcuni collaboratori storici hanno già detto sì e seguito il Mancio in questa esperienza in terra araba mentre per altri ci sono ancora alcune cose da sistermare con il 58enne di Jesi che ha cercato di fare chiarezza sulla situazione precisando come abbia avviato i primi contatti con la federazione araba a metà agosto dopo aver dato le dimissioni da ct dell'Italia: "Ho iniziato a parlare con la Federazione a metà agosto ed è normale che alcuni dei miei assistenti non sapevano di questa situazione. Alcuni devono sbrigare delle cose in Italia, ma siamo abbastanza per cominciare a lavorare. Conoscevamo già la squadra, abbiamo visto le partite dei mondiali e sappiamo che ci sono diversi giocatori interessanti. È chiaro che servirà tempo, ma siamo sicuri che lavorando bene e duramente possiamo insegnare alla squadra ad attaccare bene e segnare tanto. Non è facile in questo momento, ma penso che col nostro lavoro possiamo farcela".

Mancini ha poi parlato delle differenze tra Italia e Arabia Saudita per quanto concerne la scelta dei giocatori e ha elogiato il campionato saudita da lui definita fucina di talenti: "In Italia non abbiamo solo tre giocatori da scegliere per ogni squadra, per noi il fatto che ci siano tre sauditi a squadra è un bene perché abbiamo tempo per seguirli. Abbiamo fiducia nei giovani, sappiamo che nell'Under 21 ci sono tanti giocatori interessanti e investiremo su di loro per il bene e per il futuro dell'Arabia. Non sono un mago, il nostro modo per migliorare è lavorare. Posso dire ai tifosi che lavoreremo duramente perché vogliamo provare a vincere qualcosa di importante. Abbiamo un buon talento in nazionale, ma ora l'unica cosa che posso dire è che lavoreremo duramente per costruire qualcosa di importante qui in Arabia".

Quest'estate tantissimi giocatori di fama internazionale hanno ceduto alle lusinghe del campionato saudita, per il neo ct dell'Arabia questo è un messaggio importante per tutto il movimento calcistico saudita:"Penso che per il campionato saudita sia positivo che arrivino tutte queste star, perché possono aiutare ad alzare il livello del campionato. È successo anche in Italia, con tanti stranieri arrivati da noi che ci hanno aiutato a migliorare a livello tecnico. Noi siamo fiduciosi sui giocatori da scegliere".

Uno degli obiettivi dell'Arabia Saudita è la coppa d'Asia e il Mancio è già pronto: "Per noi è importante avere dei top player in Arabia perché così i giocatori possono migliorare. Ovunque basta pagare meglio gli ingaggi per prendersi un giocatore. Il nostro obiettivo è vincere la Coppa d'Asia dopo 26 anni, ora abbiamo amichevoli e partite per i Mondiali, poi prepareremo la competizione e sono sicuro che possiamo andare a giocarci la vittoria". L'obiettivo principale è la qualificazione ai Mondiali del 2027 visto che l'anno successivo si giocherà invece la competizione continentale in Arabia Saudita. Il Mancio percepirà un ingaggio da 25 milioni di euro netti fino al 2027.

Lo staff del Mancio

Mancini avrà un nutrito gruppo di collaboratori: Fausto Salsano e Attilio Lombardo (assistenti tecnici), Massimo Battara (preparatore dei portieri), Claudio Donatelli e Andrea Scanavino (preparatori atletici) e Antonio Gagliardi (assistente tattico), il match-analyst Simone Contran e il fisioterapista Alessio Agostino. Non dovrebbero essere del gruppo invece l'ex vice Alberico Evani e gli osservatori Giulio Nuciari e Mauro Sandreani.

Rimane in sospeso l'ex team manager azzurro Gabriele Oriali che non ha ancora deciso se accettare o meno questa nuova avventura.

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