REAZIONE MILAN

Diavolo sotto a inizio ripresa nella “prova” della finale di C. Italia. Gimenez, Pulisic e ancora il messicano la ribaltano. Per il Bologna si complica la corsa Champions

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Non fate un gol al Milan, altrimenti cambia sistema di gioco, protagonisti e rimonta, come gli succede troppo spesso per essere soltanto un caso. Questa volta sono le energie arrivate dalla panchina nel secondo tempo (Gimenez, Chukwueze in particolare) a capovolgere l’inerzia della sfida e consegnare a Conceiçao un successo definito improbabile fin oltre l’ora di gioco. Perché il Bologna, passato davanti con merito e con calcio geometrico, grazie al sigillo di Orsolini, nel finale si disunisce e subisce un pesante 3 a 1. Prima Gimenez (doppietta) poi Pulisic consegnano alla classifica il quarto successo di fila e condannano il Bologna alla più inattesa delle sconfitte. È la terza in viaggio e qualcosa deve pur dire a Italiano.

«Il mercato del Milan? Lo fa la società. Il ds? Cerchiamo la persona giusta. Conceiçao? Massima fiducia in lui che può diventare il tecnico, dopo Ancelotti, con due trofei»: parole e musica di Giorgio Furlani che fanno capire molto al pubblico milanista. Nella prova generale della finale è il Bologna a condurre la danza, comanda il gioco e palleggia con Freuler e Pobega. Il Milan invece deve improvvisare e solo grazie a due spunti personali (Pulisic e Joao Felix) può presentarsi con qualche

pericolosità dalle parti di Skorupski mentre il Bologna fallisce a fine prima frazione con Orsolini (solo in area) l’occasione più clamorosa. Non mancano un paio di ko a rovinare i prossimi piani: Tomori, per un colpo al capo, esce sostituito dallo spaesato Thiaw, stesso destino per Erlic (muscolare) rimpiazzato da Lucumi, risparmiato per calcolo.

Orsolini può sbagliare una volta, la seconda non perdona. E appena gli arriva (dalla “spizzata” di Dallinga) la palla giusta può lasciare sul posto Pavlovic e piazzare il suo sinistro a giro su cui Maignan può davvero molto poco. Italiano pensa anche alla finale e all’ora in punto dà il via ai cambi (dentro Castro, Cambiaghi e Aebisher), Conceiçao invece ridisegna il sistema di gioco tornando al 4-2-3-1 e con i nuovi arrivati, non proprio a caso, guadagna il meritato pari. Prima Joao Felix manca a porta sguarnita il facile gol, poi interviene Gimenez, il messicano, escluso a dispetto di prove incoraggianti, a imprimere una svolta alla sfida. Dapprima reclama per uno sgambetto di Lucumi (e Joao Felix, a porta vuota, alza in curva), poi chiude un bel triangolo avviato da Chukwueze, perfezionato da Pulisic e firma l’1 a 1, quindi un minuto dopo si ripete ma in posizione di fuorigioco. Tocca allo scatenato nigeriano, altro protagonista arrivato dalla panchina, mettere

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la firma sul secondo spunto che consente prima a Joao Felix (tiro ribattuto) poi a Pulisic cogliere la palla vagante e consegnare il 2 a 1 al

tabellino. Incredibilmente ferma e confusa la difesa del Bologna infilata per la terza volta sempre da Chukwueze, generoso nel trovare Gimenez a sinistra e a servirlo per chiudere sui titoli di coda con il 3 a 1 del messicano.

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