Calcio

Il rigore non dato all’Ucraina diventa un caso internazionale: “Fallo netto, dov’era il Var?”

La discussa decisione dell'arbitro di Ucraina-Italia scatena una ridda di polemiche nel mondo del calcio. In Inghilterra e Spagna volano parole grosse mentre i media ucraini preferiscono accusare la Uefa di aver "aggiustato" la partita

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La qualificazione in extremis degli Azzurri ai prossimi Europei in Germania è stata accolta con un enorme respiro di sollievo collettivo in Italia. Oltralpe, invece, le reazioni sono state all’insegna di polemiche al calor bianco indirizzate contro l’arbitro di Ucraina-Italia, Jesus Gil Manzano. La colpa del fischietto spagnolo? Non aver assegnato quello che alla moviola sembrava un intervento da rigore abbastanza netto del romanista Bryan Cristante sull’avanti slavo Mudryk. Le proteste, però, coinvolgono anche la Uefa, specialmente visto le dichiarazioni del presidente Ceferin, che aveva definito la possibile esclusione dell’Italia un “disastro”.

Rebrov: “Non siamo noi a decidere”

Il diretto interessato, il ct dell’Ucraina Serhij Rebrov, non ha nascosto la propria delusione nella conferenza stampa post-partita, evitando però di lanciare accuse precise. Per me era rigore, ma l’arbitro l’ha vista diversamente. Esiste la Var, è vero, però non siamo noi a decidere. Nessuno ha invitato il direttore di gara alla revisione al monitor”. Un’analisi ben più misurata di quanto siamo abituati a vedere in Serie A, con il tecnico ucraino che preferisce guardare a quanto di buono hanno fatto vedere i suoi in campo: Abbiamo giocato contro i campioni d’Europa, è stato difficile da subito. Nel primo tempo abbiamo lavorato soprattutto in difesa, nella ripresa abbiamo portato più pressione per riconquistare la palla. I ragazzi nello spogliatoio erano molto tristi, ma ho detto loro che abbiamo giocato una buona gara”.

Rebrov Ucraina Italia

La reazione misurata del tecnico è forse dovuta al fatto che la sua nazionale non è ancora fuori dai giochi per Euro 2024, visto che potrà guadagnarsi la qualificazione affrontando nei playoff le altre ripescate. Il sorteggio, previsto per giovedì 23 novembre a Nyon, vedrà l’Ucraina come favorita, assieme a Polonia e Grecia, quindi la cautela di Rebrov è in qualche modo giustificata. Il tecnico preferisce pensare a come preparare al meglio la sua nazionale, che continua ad allenarsi in condizioni complicatissime: Non è stato e non è semplice, però noi abbiamo sempre fatto e facciamo la nostra parte e continuiamo a lavorare al massimo delle nostre possibilità. Voglio ringraziare gli italiani: sia i tifosi sugli spalti sia i giocatori in campo ci hanno dimostrato grande rispetto”.

Tutti contro la “mafia” Uefa

Il resto dell’universo pallonaro non ha avuto problemi a montare un vero e proprio caso internazionale, dedicando alla discussa decisione di Gil Manzano le prime pagine dei propri giornali. Quasi tutti, infatti, hanno ritenuto che il piede di Cristante colpisca in maniera chiara quello del giovane talento del Chelsea, che era arrivato nettamente in anticipo sul pallone. In Inghilterra, la reazione dei media è stata univoca nel condannare la decisione come un “vero e proprio furto”, considerato che Mudryk sarebbe stato “abbattuto in area” dal centrocampista azzurro.

Tra le reazioni più scomposte ci sono quelle in arrivo proprio dalla patria dell’arbitro, dove il signor Gil Manzano è già salito alle cronache proprio per aver negato rigori abbastanza chiari al Barcellona, finendo quindi nel tritacarne della stampa sportiva iberica. I colleghi non risparmiano l’ironia nei suoi confronti, passando dal definire la sua decisione un “pasticcio” ad accusarlo in maniera forse ingenerosa di “essersi mangiato un rigore”.

I media ucraini, invece, non hanno dubbi sulla paternità della decisione: a sentir loro, tutto è stato deciso a tavolino dalla Uefa, che vedrebbe come fumo negli occhi l’idea di un campionato europeo senza i campioni in carica. Nessuno aveva dimenticato le parole di Ceferin, che si era detto “sicuro” che, alla fine, l’avrebbe spuntata l’undici di Spalletti. I cartelli esposti ieri sera alla BayArena di Leverkusen dai tifosi ucraini, con la parola “mafia” in bella evidenza, si sono rivelati una facile profezia.

Polemiche a non finire, tanto per non farsi mancare niente, alla faccia delle belle parole e dei buoni sentimenti.

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