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La Serie B scalda i motori: ecco la griglia di partenza secondo noi

Diciotto sono sicure di partecipare, incognita Lecco con la giustizia che deve ancora pronunciarsi su lombardi e sulla Reggina (scalpita il Brescia). La griglia di partenza del campionato cadetto si sta delineando a due settimane dalla fine del mercato, ma occhio alle sorprese

La Serie B scalda i motori: ecco la griglia di partenza secondo noi

Nonostante ci sia più di qualche semplice e ragionevole dubbio sul prossimo campionato di Serie B, questa sera Bari e Palermo daranno il calcio d’inizio alla prossima stagione. Dovrebbero essere in venti, sono in diciotto e mezzo. Mezzo perché con ogni probabilità la diciannovesima partecipante sarà il Lecco (anch'essa attende il 29 agosto); sulla ventesima c’è ancora l’ultima sentenza, quella del 29 agosto, sulla Reggina. Se sarà confermata l’esclusione, sarà il Brescia a subentrare.

Nonostante non sia proprio la situazione ideale per azzardare ed avanzare pronostici, appare evidente come le squadre si stiano muovendo sul mercato e con quali ambizioni. Come ogni campionato cadetto, saranno sostanzialmente quattro le fasce che terranno in apprensione migliaia di tifosi dalla Sicilia al Trentino. Lo scorso anno furono solamente nove i punti di distanza fra la nona posizione – l’ultima valida per i playoff – e la sedicesima, che vale il piazzamento ai playout. Anche questa stagione, come la precedente, si preannuncia piena di sorprese, con tante new entry, team in cerca di conferma e altre squadre, invece, desiderose di tornare nel calcio che conta.

Andrea Pirlo

Nutrito è il gruppo delle squadre che si giocheranno i due posti a disposizione per la promozione diretta. Il terzo, quasi sempre, passerà dalla lotteria playoff. A partecipare al ristretto gruppo di squadre che vuole tornare in Serie A, vediamo la presenza del Parma, della Cremonese, dello Spezia e della Sampdoria. Ben tre team su quattro sono appena retrocesse dalla massima serie ma la storia e il blasone per alcune, la solidità societaria per altre e, più in generale, la voglia di riscatto, fanno quel qualcosa in più che mette queste quattro squadre un gradino sopra le altre. I ducali, ad esempio, sono orfani di Gigi Buffon che ha appeso i guanti al chiodo ma hanno investito bene sul mercato (Partipilo e Colak), andando a puntellare quelle pedine che mancavano lo scorso anno. Altrettanto ha fatto la Cremonese, che ha confermato Ballardini in panchina e ha ceduto Dessers, andando a prelevare giocatori di categoria come Vazquez e Bertolacci.

Chi ha cambiato allenatore e tanti elementi, invece, è lo Spezia. Massimiliano Alvini è uno che di promozioni se ne intende e la folta campagna acquisti - tante anche le uscite - dimostra le ambizioni del club ligure. Spezzini ancora scottati dallo spareggio retrocessione contro il Verona ma pronti immediatamente a ritornare in massima serie. Sempre in Liguria tocca alla Samp, dove, nonostante il -2 in classifica, finalmente si naviga in acque tranquille. Radrizzani ha rilevato la società da Ferrero, in panchina è arrivato Andrea Pirlo che ha tanta, tantissima fame e voglia di riscatto. Tanti movimenti di mercato, soprattutto in uscita. Ingressi puntellati, funzionali al progetto e alla chiara identità tecnico-tattica. È la vera incognita dei club che lottano per la promozione diretta ma il progetto, la storia e la voglia di riscatto, soprattutto in Serie B, giocano un ruolo importantissimo.

Palermo Calcio

È proprio da questi tre capisaldi che partiamo per muoverci all’interno del gruppo di quelle squadre che si giocheranno una postazione playoff e che possono impensierire le favorite. Si parte dal Palermo di Eugenio Corini che ha alle spalle una società fortissima. Le entrate sono tutte di livello – Ceccaroni, Stulac, Mancuso, Lucioni, Insigne –, le uscite non hanno intaccato l’identità della squadra. Il Palermo è la prima vera outsider del campionato: può impensierire chi le sta davanti in questa griglia, può mantenere l’anonimato finendo nel carrozzone playoff che la scorsa stagione ha mancato all’ultima giornata. È tutto nelle mani dei siciliani, che possono fare la voce grossa in questa stagione e possono dimostrarlo già nell’anticipo di venerdì. La sola coppia d’attacco potrebbe fare paura anche alle squadre che lottano per non retrocedere in Serie A: parliamo del Venezia.

Una postazione playoff è il minimo per i lagunari, che con Pohjanpalo e Gytkjaer si presenta ai nastri di partenza con grandi attese da vigilia. Non è cambiato il manico – Vanoli ha compiuto già un miracolo la scorsa stagione – e non è stata alterata l’identità; il Venezia ha tutte le carte in regola per stupire e stupirsi. La finalista degli scorsi playoff occupa un’altra casella nei team che si giocheranno una postazione negli spareggi. Il Bari di Mignani, beffato da Pavoletti lo scorso giugno, avrebbe anche potuto ambire a qualcosa in più ma, al momento, questo qualcosa manca. La squadra è stata quasi completamente smantellata – Caprile e Folorunsho su tutti – e potrebbe esserlo ancora di più (Cheddira). È arrivato un pezzo da novanta come Menez e una giovanissima sorpresa come Nasti oltre all'ultimo colpo Diaw dal Monza ma mancano ancora tante, troppe pedine per definire l’animo dei pugliesi. Una piazza che vive e si nutre di calcio come quella barese attende risposte dalla società, il tempo stringe e le ambizioni, soprattutto dopo lo scorso anno, non possono essere minimamente inferiori. Si sale a nord in direzione Bolzano per trovare un’altra sorpresa dello scorso campionato, il Sudtirol. La conferma più importante è quella di Pierpaolo Bisoli, che è partito da zero ed ha sognato la A. Confermarsi sarà difficile ma le basi – e gli innesti – ci sono tutti.

Completano il quadro due squadre che vantano tante stagioni in cadetteria, parliamo dell’Ascoli e del Pisa. I marchigiani hanno scelto Viali che nella scorsa stagione ha ottenuto una miracolosa salvezza con il Cosenza, i toscani si sono affidati ad Aquilani, alla prima esperienza fra i professionisti dopo essere stato alla guida della primavera in casa Fiorentina. I bianconeri hanno mosso tanto nel mercato, predisponendo un giusto mix fra giovani e calciatori di esperienza. I toscani, invece, devono ancora muovere in entrata ma gli arrivi di D’Alessandro e Miguel Veloso fanno intendere già parecchio.

Curva Bari San Nicola

In cerca di conferme ma soprattutto con voglia di stupire: Como e Modena sono due delle squadre che occupano quella fascia grigia a metà classifica che possono inserirsi in un discorso playoff, soprattutto alla luce delle campagne acquisti e sfruttando eventuali passi falsi di chi le precede. Ben nove acquisti per i lombardi che hanno confermato Longo in panchina; otto per i modenesi che hanno rimpiazzato Tesser con Paolo Bianco, alla prima esperienza in panchina dopo aver fatto parte degli staff di Massimiliano Allegri e Roberto De Zerbi. Ambedue le formazioni piazzeranno un colpo da novanta, in casa Modena, ad esempio, si parla tantissimo di Massimo Coda, uno che in Serie B la porta la vede benissimo. Chi invece il colpo lo ha piazzato – Alfredo Donnarumma – ma ha ancora almeno tre, quattro caselle da riempire è il Catanzaro. I dominatori del girone C di Serie C sono tornati in B dopo diciassette lunghissimi anni e vogliono giocare un ruolo da outsider temibilissimo. Confermato tutto lo zoccolo duro della scorsa stagione, presi tantissimi prospetti interessanti – Krastev e D’Andrea su tutti – ma soprattutto confermato Vincenzo Vivarini. I calabresi sono la prima neopromossa ad entrare in classifica e lo fanno consapevoli dei loro punti di forza.

Catanzaro
US Catanzaro 1929 (Instagram)

Chi ci ha abituato, invece, a salvezze al cardiopalma è il Cosenza di Fabio Caserta: due su due ai playout e, forse, prima stagione in cui si punta a qualcosa in più, cercando di non annaspare nei bassifondi. Qualche acquisto è stato fatto (Tutino e le conferme di Micai e Marras) ma molto deve essere ancora puntellato. È tornato anche il derby con il Catanzaro e i primi segnali sono stati incoraggianti (la prestazione contro il Sassuolo in Coppa Italia); per i rossoblù è il momento di acquisire piena consapevolezza e maturità. Ha già sorpreso tutti imponendosi in Coppa Italia contro l’Empoli e dopo aver confermato la categoria, Gorini si sta preparando a guidare il Cittadella all’ottava stagione in categoria. Veneti che hanno una filosofia ben definita: giovani, conferme e qualche elemento esperto.

Nessun grande colpo all’orizzonte ma tanta, tantissima voglia di confermarsi anche quest’anno. Lo scorso anno ci riuscirono all’ultima, quest’anno le carte in regola per una salvezza tranquilla ci sono tutte. All’esordio in Serie B fra paure e ambizione, è così che si presenta la stagione della FeralpiSalò che ha scelto la continuità con Stefano Vecchi in panchina. Qualche nome di categoria è stato preso (La Mantia, Martella e Ceppitelli su tutti), qualcosa ancora arriverà: i lombardi vogliono salvarsi e mantenere la categoria e lotteranno con le unghie e con i denti. I segnali sono stati incoraggianti nella prima uscita ufficiale stagionale ma sul mercato, almeno in entrata, tace (quasi) tutto. Una certezza è rappresentata da Lucarelli dopo il cambio alla guida societaria ma la Ternana rischia tantissimo di trovarsi invischiata nella lotta per non retrocedere. La filosofia è chiara: dentro gli under, fuori over e con ingaggi elevati (Donnarumma, Martella, Palumbo, Partipilo, Defendi su tutti). Gli umbri dovranno fare ancora tanto sul mercato e poi amalgamarsi in campo per dimostrare di essere squadra vera.

Nella lotta per non retrocedere un’altra neopromossa come la Reggiana che pure ha stupito nella vittoria per 2-1 contro il Monza. Dopo la separazione con Diana è arrivato un campione del mondo come Alessandro Nesta in panchina, sono stati fatti ben sedici acquisti andando praticamente ad occupare una casella per ogni zona del campo. L’ennesima formazione emiliana della prossima Serie B si presenta da vincitrice del girone B nella terza divisione e torna in cadetteria forse con un anno di ritardo dopo essere stata beffata dal Modena due anni fa. Ci sono fattori che fanno ben sperare ma cambiare troppo non è mai saggio. L’ultima neopromossa è anch’essa pronta a lottare con le unghie e con i denti per non tornare subito in C.

Dopo mezzo secolo il Lecco ha un piede e mezzo in B e l’altro in attesa della giustizia sportiva. Patron Di Nunno ha sbattuto i pugni ed ha avuto ragione (per ora): il merito sportivo deve vincere sempre. Luciano Foschi, però, non ha nelle mani molto su cui lavorare, la squadra è quella dello scorso anno, gli acquisti sono stati solamente quattro per via della situazione giudiziaria ancora pendente. Il Lecco, infatti, non avrà una risposta certa fino al 29 agosto, quando si deciderà anche la ventesima partecipante fra Reggina e Brescia (salvo colpi di scena anche per i lombardi). Le acque sono agitate e quel martedì mancheranno solo tre giorni alla fine del mercato, pochissimi per tirare su una squadra. Eppure i lombardi ci hanno già abituato negli scorsi playoff promozione alle sorprese.

Ternana-Venezia (foto Alberto Mirimao)
Ternana-Venezia (foto Alberto Mirimao/Facebook Ternana calcio)

La Serie B è pronta a levare le ancore e salpare, fra dubbi e incertezze che si dissolveranno solamente alla fine della terza giornata di campionato.

Sulla giustizia sportiva non entriamo nel merito, sullo spettacolo calcistico si invece, perché questa cadetteria si preannuncia scoppiettante.

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