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Serie C, la Feralpisalò batte la Triestina e conquista la B per la prima volta nella sua storia, è festa per i Leoni del Garda

A centottanta minuti dalla fine del campionato la Feralpi è la seconda promossa in Serie B dopo il Catanzaro. Decisiva la vittoria per 1-0 contro la Triestina nelle mura amiche del "Lino Turina" grazie alla prima rete stagionale di Butic al 68' e la contestuale sconfitta della Pro Sesto contro il fanalino di coda Piacenza nell'anticipo delle 14.30

Feralpisalò (Facebook)
Feralpisalò (Facebook)

Il 4 settembre 2011 la neo fondata Feralpisalò faceva il suo esordio in Serie C – ai tempi ancora Lega Pro Prima Divisione – al “Nereo Rocco” di Trieste perdendo per 1-0. Oggi, 8 aprile 2023, a capo invertito, i Leoni del Garda festeggiano la matematica promozione in cadetteria.

A 4234 giorni di distanza si chiude il cerchio per i lombardi che sbloccano una partita che hanno sempre controllato grazie alla botta da fuori area non certo irresistibile di Butic su cui il portiere degli ospiti Mastrantonio avrebbe sicuramente potuto fare di più.

Anche dopo il vantaggio i padroni di casa hanno sempre mantenuto il controllo del gioco, andando anche vicini al raddoppio con la traversa colpita da Di Molfetta. Triestina mai realmente pericolosa durante il match e ancora incerta sul suo futuro prossimo. La classifica, infatti, parla chiaro: solo un punto in più del fanalino Piacenza e ancora due partite da disputare. In testa, invece, la Feralpi guida a quota 68, seguita dal Lecco a 61, dalla Pro Sesto a 60 e dal Pordenone a 59.

Già da inizio partita c’era odore di storia sulle rive del Garda. La Pro Sesto era l’unica squadra che poteva ancora agganciare e superare la Feralpi ma nell’anticipo delle 14:30 è uscita sconfitta dal “Leonardo Garilli” di Piacenza grazie alla rete di Plescia. Alla Feralpi bastava dunque vincere per essere sicura dell’aritmetica promozione. Il triplice fischio delle 19:22 ha sancito quanto vi stiamo raccontando.

Diciannove vittorie, undici pareggi e sei sconfitte per la capolista. 39 gol segnati e solamente 19 concessi – seconda migliore difesa dei tre gironi dietro al Catanzaro che ha concesso solo 15 gol – per gli uomini guidati da Stefano Vecchi. L’uomo maggiormente rappresentativo è quel Luca Siligardi che più volte ha messo lo zampino nelle reti stagionali dei neopromossi.

Un gruppo guidato da capitano Elia Legati, uno dei pochi over trenta della squadra – da ricordare anche la presenza di elementi esperti e di categoria come Carraro e bomber Guerra, capocannoniere della squadra con 9 centri stagionali – di patron Giuseppe Pasini in una rosa ricca di giovani, tutti meritevoli però di encomio per lo storico traguardo raggiunto.

Feralpisalò
Feralpisalò (Facebook)

Anche per la provincia di Brescia è una prima volta: mai una squadra, ad esclusione della formazione del capoluogo che milita proprio in Serie B, era riuscita a partecipare ad uno dei due massimi campionati italiani. E invece per la Feralpi si tratta di una vera e propria impresa, frutto di programmazione, solidità e stabilità societaria, riuscendo a compiere il salto di categoria in una stagione nella quale non erano in pole, mettendosi alle spalle squadre come Vicenza, Pordenone, Lecco e Pro Sesto, tutte favorite sui Leoni del Garda ad inizio stagione.

A fine partita su tutti i canali ufficiali della società lombarda è stato diffuso un comunicato stampa per celebrare lo storico momento. “Volli, e volli sempre, e fortissimamente volli”. Con queste parole di Vittorio Alfieri la società ha deciso di festeggiare il traguardo della promozione. Mai scelta fu più esplicativa del percorso dal quale viene la società gardesana.

Adesso per la dirigenza e per la squadra arriverà il momento della festa, della gloria. Quando tutto questo sarà finito, giungerà il momento di iniziare a programmare la nuova stagione. Una stagione in cui la Feralpi si affaccerà ad un campionato sconosciuto, pieno di insidie ma che in ogni caso resterà impresso nella mente degli oltre diecimila abitanti della città di Salò.

Perché le prime volte sono sempre quelle più insidiose, più difficili e più ostiche ma anche e soprattutto le più belle, le più romantiche e quelle che non si scordano mai.

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