Il verdetto dell’urna di Zurigo è finalmente arrivato: l’undici di Gennaro Gattuso ora sa quali sono le due squadre che dovrà battere per staccare l’agognato biglietto per i mondiali di calcio del 2026 in Nordamerica. Un cammino più semplice del previsto che si deciderà in due sfide da dentro o fuori a fine marzo, nel momento critico della stagione calcistica accorciata per lasciare spazio alla Coppa del Mondo negli Stati Uniti, Canada e Messico. Dopo il sorteggio del playoff intercontinentale, l'Italia è la prima ad essere sorteggiata ed andrà quindi nel percorso di qualificazione A ma ci vuole qualche minuto per capire quali saranno le avversarie a contendere l'accesso al mondiale agli Azzurri. Il formato del sorteggio fa conoscere subito la potenziale avversaria nella finale ed è una notizia positiva, visto che si sono evitate sia la Polonia di Lewandowski che la Repubblica Ceca: l'Italia dovrà vedersela con il Galles. La seconda semifinale a Cardiff vedrà i britannici vedersela con la Bosnia ma per sapere l'avversaria della nostra semifinale bisogna aspettare l'ultimo sorteggio. Marco Materazzi consegna una delle avversarie più gradite all'Italia, ovvero l'Irlanda del Nord: si tratta della squadra dal ranking Fifa più basso ma sarà un'avversaria da prendere comunque con le molle. Unica notizia negativa il fatto che l'eventuale finale si dovrà giocare in trasferta a Cardiff o Sarajevo.
Gravina: “Andremo ai mondiali”
Interpellato durante l’evento Sport Industry Talk a Milano, a pochi minuti dal sorteggio alla sede della Fifa a Zurigo, il presidente della Figc Gabriele Gravina non ha nascosto il suo ottimismo per il terzo spareggio mondiale consecutivo per gli Azzurri. Il numero uno del calcio italiano non ha dubbi: “Sono convinto che andremo ai Mondiali, ma non ci vai perché ti chiami Italia, bisogna progettare. Il mondo è cambiato”. A conferma di questo fatto, la notizia arrivata pochi minuti fa, con la pubblicazione del ranking Fifa aggiornato che vede la nazionale italiana perdere tre posizioni ed uscire dalla top 10.

Dopo la pesante sconfitta con la Norvegia al Meazza, gli Azzurri sono passati dal nono al dodicesimo posto, venendo superate da rivali storiche come Germania e Croazia ma anche da una delle stelle nascenti del calcio mondiale, l’ambizioso Marocco. L’elite del calcio rimane sempre la stessa con Spagna, Argentina, Francia ed Inghilterra che continuano a dominare: notevole, invece, il passo avanti del Brasile di Carlo Ancelotti, che ha appena sorpassato Portogallo ed Olanda, passando al quinto posto. La top 10 continua ad essere dominata dalle squadre europee, visto che dietro ai Paesi Bassi ci sono Belgio, Germania e Croazia.
Gattuso: “Ce la possiamo giocare”
Sulla carta il verdetto dell’urna di Zurigo difficilmente potrebbe esser stato più positivo: le tre squadre che contenderanno agli Azzurri il passaggio al mondiale sono tra le più deboli dal punto di vista del ranking Fifa ma non sono comunque da sottovalutare, visto che giocano un calcio molto fisico ed aggressivo. Preoccupante il fatto che, dal punto di vista dell’atmosfera, sia il Millennium Stadium di Cardiff che lo Stadio Olimpico di Sarajevo saranno delle bolge infernali per sostenere i propri beniamini. Se l’Irlanda del Nord non è certo una superpotenza del calcio mondiale, i precedenti sono decisamente negativi: dopo la rocambolesca eliminazione che negò all’Italia il mondiale di Svezia 1958, arrivò il pareggio a reti bianche del 2018 che mandò gli Azzurri al playoff. La nazionale britannica si affiderà sicuramente all’unica stella, il talentuoso terzino del Liverpool Conor Bradley ma il resto dell’undici a disposizione di Michael O’Neill non è particolarmente tecnico.

L’Irlanda del Nord punterà tutto su forza, aggressività e tenuta atletica per impedire agli Azzurri di esprimere il loro calcio. Galles e Bosnia sono squadre decisamente più strutturate, in grado di cogliere risultati importanti anche se, Edin Dzeko a parte, non hanno calciatori di alto livello: la forza di entrambe le nazionali è sicuramente il collettivo ed il fatto di giocarsi la partita decisiva davanti al pubblico di casa, che non farà certo mancare il proprio appoggio. La cosa non sembra preoccupare molto Gennaro Gattuso, concentrato esclusivamente sull’incrocio con l’Irlanda del Nord ai microfoni di Rai Sport: “Dobbiamo pensare solo alla partita in casa contro l’Irlanda del Nord. Poi avremo squadre molto positive con un ambiente importante ma ci penseremo dopo la partita. Squadra alla nostra portata ma in partita secca è molto forte fisicamente, aggressiva. Ci sarà da fare una grande partita ma ce la possiamo giocare”.

Se il ct della Nazionale spera che la partita con l’Irlanda del Nord si possa giocare a Bergamo (“sarebbe la nostra sede ideale”), la sua preoccupazione principale è il fatto che rivedrà i suoi giocatori solo a pochi giorni dalla semifinale: “Questi giorni li ho lasciati stare ma quando ci riprendiamo dalla figuraccia inizieremo a lavorare, andare a trovare i giocatori che giocano all’estero, speriamo di ottenere una data per il ritiro. Serve parlare con tutti i giocatori perché ci rivedremo solo tra qualche mese, non sarebbe male incontrarli un’altra volta”. L’ex allenatore del Napoli sembra favorire l’idea di sospendere per qualche giorno il campionato, come dovrebbe succedere in Turchia: “Parlando con Montella forse il campionato si fermerà per qualche giorno. Sarebbe una buona cosa avere tre giorni in più per preparare la semifinale con l’Irlanda del Nord”.
Alla fine, poi, affronta il problema dei problemi, la tenuta nervosa di questa Italia: “Forse pensavamo di essere migliorati troppo, di non avere problemi, è venuta fuori tutta la nostra fragilità con la Norvegia. Mi tengo il primo tempo ma non è accettabile di sparire dal campo. È un problema non solo dei giocatori ma anche mio e del mio staff”.