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Spalletti, c’è l’accordo. A breve l’annuncio e ora testa all’Udinese

Oggi attesa la conferma (domani presentazione). Contratto di 8 mesi e rinnovo con la Champions

Spalletti, c’è l’accordo. A breve l’annuncio e ora testa all’Udinese
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La presentazione a Milano di uno spot pubblicitario girato insieme a Totti. E le inevitabili domande sulla sua possibile firma con la Juventus, attesa per oggi con relativo annuncio salvo clamorosi colpi di scena: «Ho voglia di rientrare – così ieri Luciano Spalletti - . Certo, si tratta di un grande club con una grande storia: tutti la allenerebbero volentieri, potrebbe essere la fortuna di qualsiasi allenatore. Da parte mia, ho l’ambizione di rimettere a posto quello che mi è successo ultimamente (ovvero dimenticare il fallimento con la Nazionale, ndc ). Attendo con serenità quello che succederà».

In realtà il primo contatto diretto con Comolli – plenipotenziario della società bianconera – c’era già stato e le parti avevano trovato l’intesa sulla base di un accordo fino a giugno (sulla base però di una cifra ancora da definire), con conferma automatica in caso di qualificazione alla prossima Champions. È stata insomma una giornata strana e altrettanto lunga, per la Juventus e per l’allenatore di Certaldo. Ma anche per Raffaele Palladino, l’altro candidato a sostituire Tudor e per certi versi caldeggiato dal dt Modesto con cui aveva lavorato a Monza: Spalletti è in ogni caso sempre rimasto in vantaggio e la sua pole position non è mai stata messa seriamente in discussione. Oggi arriverà quindi l’annuncio, cui seguirà domani la presentazione.

Nel frattempo, la Juve momentaneamente guidata da Massimo Brambilla ospiterà nel tardo pomeriggio l’Udinese sapendo di non poter sbagliare onde perdere ulteriore terreno rispetto alle prime della classe. Non ci sarà ovviamente alcuna rivoluzione, sia perché non ce n’è stato il tempo e sia perché non è questo il compito affidato all’attuale allenatore della Next Gen: Brambilla dovrà gestire il gruppo senza fare danni e avendo come unico scopo quello di portare a casa l’intera posta in palio. Peraltro sia i bianconeri di Torino che quelli friulani hanno al momento 12 punti in classifica, certamente con due stati d’animo del tutto differenti che potrebbero anche condizionare il match odierno. Comunque sia, la Juve si presenterà quasi di sicuro con il vestito che ha maggiormente utilizzato finora: difesa a tre, Thuram in mezzo al campo con Locatelli, Yildiz e Conceicao trequartisti e il finora sciagurato David (7 volte titolare, 553’ e un unico gol segnato, al Parma, nella prima giornata di campionato datata 28 agosto) al centro dell’attacco.

Dopo otto partite senza successi e tre ko di fila, servirà una vittoria qualunque essa sia: poi, da domani, toccherà al nuovo tecnico cambiare qualcosa e restituire certezze e gioia a un gruppo che si è afflosciato strada facendo dopo un inizio stagione scoppiettante per lo meno a livello di gol segnati. Il resto è già diventato storia e ha portato all’esonero di Tudor e a questo stranissimo interregno.

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