Contro l'Udinese, nel tardo pomeriggio di domani, toccherà a Massimo Brambilla guidare la Juventus: sarà una toccata e fuga, perché l'obiettivo di proprietà e dirigenza è quello di avere già il nuovo vero allenatore in panchina sabato, in trasferta contro la Cremonese evocata pochi giorni fa da Tudor come avversario più che abbordabile. Sono gli scherzi del destino, pronto a presentarti il conto quando meno te l'aspetti. Ecco: contro la squadra di Davide Nicola la Juve potrebbe già essere guidata da Spalletti, prima scelta di Comolli senza se e senza ma. Il tecnico toscano piace a tutti e ha grande desiderio di rivincita dopo il flop con la Nazionale: la trattativa è ben avviata ma non si presenta facilissima, pur partendo dal presupposto che l'interesse è reciproco.
Il nodo sono sempre i soldi, che a Torino abbondano fino a un certo punto anche perché negli ultimi anni sono stati spesi male (malissimo?): detto che a uno come Spalletti non si può proporre niente di meno di un triennale o al limite un biennale con opzione va ricordato che la Signora ha al momento sotto contratto anche Thiago Motta, lui pure fino al 2027 come Tudor. In sostanza, sperando che l'ex centrocampista azzurro trovi squadra strada facendo, le casse bianconere dovrebbero tenere a bilancio tre allenatori per questa e un'altra stagione completa. Diventa quindi inevitabile fare anche di conto, sapendo che lo stipendio di Thiago Motta si aggira intorno ai 2,5 milioni l'anno e quello di Tudor balla lì intorno: cifre cui vanno poi aggiunti anche gli emolumenti per i rispettivi staff.
Una quadra andrà comunque trovata: se non con Spalletti che in Nazionale guadagnava meno di 3 milioni a stagione - magari con uno tra Roberto Mancini e Raffaele Palladino, quest'ultimo certamente il più economico, il meno pretenzioso e in ottimi rapporti con Modesto, attuale dt della Juve con cui ha già lavorato al Monza. Sullo sfondo, anche qualche candidatura estera: dall'ex tecnico del Psg Blanc a nomi come il greco Postecoglou (ex Tottenham e Nottingham Forest) e Terzic (ex Borussia Dortmund).
Nel frattempo, vai con Massimo Brambilla. Che oggi non avrà l'onore e l'onere della conferenza stampa di vigilia e che domani cercherà di ridare ossigeno a una squadra reduce da tre ko di fila e che non vince da otto gare. Legato alla Juventus fino al 30 giugno 2027, è l'attuale allenatore della Next Gen (serie C, girone B) con cui ha appena perso quattro delle ultime cinque partite: ha lavorato spesso con i giovani ed è arrivato a Torino nel giugno 2022.
Raggiunta la finale di Coppa Italia nel primo anno, si è poi piazzato settimo nella seconda arrendendosi alla Carrarese nei playoff. Richiamato a novembre 2024 dopo l'esonero di Montero, Brambilla ha quindi pilotato la squadra fino alla seconda fase dove ha eliminato Benevento e Crotone, arrendendosi infine alla Giana Erminio.