Tudor confermato sulla panchina della Juventus. "Resta anche dopo il Mondiale per club"

Il nuovo direttore generale Comolli ha sciolto il nodo allenatore per la prossima stagione: Tudor guiderà i bianconeri la prossima stagione

Tudor confermato sulla panchina della Juventus. "Resta anche dopo il Mondiale per club"
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Igor Tudor allenerà la Juventus anche nella prossima stagione. La conferma è arrivata dal nuovo direttore generale Damien Comolli nella sua conferenza di stampa di presentazione. La decisione arriva dopo che alla panchina bianconera erano stati accostati prima Antonio Conte, rimasto a Napoli dopo la conquista dello scudetto e poi Gian Piero Gasperini, approdato invece alla Roma. Ma non solo, in questi giorni si era parlato molto anche di un possibile arrivo di Luciano Spalletti, appena liberatosi dopo l'esonero con la Nazionale, ma evidentemente la nuova dirigenza non intende fare rivoluzioni. Meglio una scelta di continuità dopo la qualificazione in Champions ottenuta nell'ultimo campionato, in vista anche del Mondiale per club, che vedrà impegnati i bianconeri da metà giugno.

"Voglio comunicare che Tudor sarà il nostro allenatore non soltanto al Mondiale per Club, ma anche nella prossima stagione" ha spiegato Comolli. "L’ho già comunicato a lui in diverse occasioni e vi ho detto che andrà oltre il Mondiale per Club e anche oltre alla prossima stagione, stiamo lavorando insieme e sono assolutamente soddisfatto del fatto che siamo un grandissimo club. Ci sono grandissime speculazioni su quello che sta avvenendo, ma voglio ribadire molto chiaramente che per la stagione 25/26 Igor Tudor rimarrà il nostro allenatore e speriamo anche oltre", ha aggiunto il nuovo dirigente bianconero.

Una carriera da tecnico già con tante esperienze per Tudor, nonostante la giovane età, è un classe '78. Dopo alcuni anni da secondo, si trasferisce in Grecia e poi in Turchia dove guida Paok e Galatasaray primo allenatore. Qui affina subito il suo credo tattico con la difesa a tre e principi di gioco riconoscibili: pressing alto - per interrompere sul nascere la costruzione degli avversari - e il gioco uomo su uomo, in stile gasperiniano. In fase offensiva, invece predilige verticalità, ritmo e velocità, soprattutto sulle corsie. Non ama fasi di possesso prolungato.

Il debutto in Serie A arriva nell'aprile 2018 quando l'Udinese lo nomina allenatore al posto dell'esonerato Oddo. Sotto la sua guida i friulani ottengono una salvezza e Tudor, inizialmente non confermato, torna a Udine nel 2019 per subentrare a Nicola e garantire una seconda salvezza consecutiva da subentrato. La sua esperienza all'Udinese si conclude con l'esonero a novembre 2019. Tredici anni dopo l'ultima volta, Tudor torna alla Juve, nella stagione 2020/21 come vice allenatore di Andrea Pirlo. Come assistente contribuirà alla vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa italiana ma, nonostante i trofei, viene allontanato insieme al resto di tutto lo staff tecnico.

Nel 2021 guida l'Hellas Verona a un campionato sopra le aspettative che lo porta a un passo alla qualificazione alle coppe europee. Dopo un terzo posto in Francia, al Marsiglia, Tudor abbandonare il club francese.

La sua ultima esperienza da allenatore risale allo scorso anno quando Tudor subentra a Sarri sulla panchina della Lazio e guidando la squadra nelle ultime partite della stagione per poi dimettersi per divergenze con la società. Poi la chiamata della Juve per sostituire Thiago Motta. Amato dai tifosi bianconeri, alla Vecchia Signora non può dire di no, dopo i grandi trascorsi da calciatore.

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