«Sanchez? Sono abbastanza fiducioso e ottimista. Spero che lui rimanga con noi almeno un altro anno - è il patron dell’Udinese Giampaolo Pozzo che parla- . Non c’è irruenza nei club che lo cercano e questo mi fa pensare che non ci sia tutta questa certezza nell’operazione, forse non sono convinti di acquistare un campione. E noi non dobbiamo dimenticare che dovremo giocare i preliminari di Champions league, un impegno che vogliamo onorare. Meglio che Sanchez resti con noi, se non altro per evitargli delusioni». Ma non era già del Barcellona? Reset.
Fernando Felicevich, il suo procuratore, è andato a Barcellona e si è trovato davanti a un’offerta di tre milioni di ingaggio più premi, che al Barcellona sono tanta roba. Poi ha portato ai Pozzo la contropartita per il cartellino del suo assistito: 27 milioni più il centravanti Bojan Krkic. Sul momento eccitazione alle stelle, poi la dura realtà. Krkic a Udine non ci vuole andare e non vuole vederla neppure in fotografia. E poi il giovane talento del Barça guadagna 2,5 milioni a stagione esclusi i premi, i Pozzo se gli danno tutti quei soldi innescano la fine del mondo all’interno dello spogliatoio che galleggia su ingaggi mediamente inferiori del 50 per cento. E poi c’è Alexis che si sveglia di soprassalto e si vede sulla panchina lucida e prestigiosa del Barça, ma sempre panchina rimane. Andoni Zubizarreta non ha alzato la posta perché la riteneva già al limite delle possibilità di bilancio. E poi a Udine si erano presi le prime informazioni sul ragazzo di padre serbo e mamma spagnola molto abile a concludere le trattative, e avevano capito che non c’era margine, anzi il ragazzo si sarebbe mosso da Barcellona solo a fronte di un aumento di ingaggio. E Udine non era nei suoi sogni.
L’appello di Giampaolo Pozzo è stato quasi commovente. La realtà dura di questo mercato dove i soldi girano poco, però si fanno grandi incontri, cene di lavoro e viaggi a vuoto, lo ha un po’ seccato, sperava di più. Comunque Alexis Sanchez resta sul mercato, è evidente, vuole l’Inter e adesso l’Inter sa che il manico del coltello ha cambiato proprietario. Certo che se non parte neppure Sanchez, finisce che i primi venti goleador della serie A di quest’ultima stagione restano tutti in Italia. Notizia da leggere con le dovute precauzioni. Maurizio Zamparini si tiene Pastore, Aurelio De Laurentiis ha ribadito che il suo tridente non si tocca, Zlatan Ibrahimovic ha dichiarato che prima vince tutto poi se ne va, e al momento non ci sono offerte che inquietino il presidente Massimo Moratti. Anzi, oltre a Bojan Krkic a questo punto pesantemente sul mercato e, si dice, sul taccuino della nuova Roma di Luis Enrique, potrebbe tornare in Italia Giuseppe Rossi, anche se le ultime dichiarazioni dell’italo americano non sono state incoraggianti: «Mi fa un certo effetto vedere il mio nome accostato al Barcellona, anche se io non sono al corrente di trattative che mi riguardino. Tornare in Italia? Adesso vado in America per le vacanze- ha dichiarato a Radio Kiss Kiss Napoli - . Poi ne riparliamo».
Un altro mancato ritorno è quello di Cabelino Maxwell, almeno stando alle dichiarazioni del suo procuratore Mino Raiola che ha escluso di volerlo portare al Milan:«Non c’è niente da chiarire sul futuro di Maxwell, lui gioca nel Barcellona, sta bene e resterà in Spagna, non penso ci sia altro da aggiungere. Non andrà al Milan ma resta con Guardiola anche il prossimo anno ».L’ex interista è extracomunitario e se la casella rimane una, il Milan vuole giocarsela al meglio possibile.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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