Cremona Il gip di Cremona, Guido Salvini, ha disposto gli arresti domiciliari per Marco Paoloni: il 27enne lascerà dunque il carcere di Cà del Ferro, dove era recluso da 17 giorni. La detenzione però dovrà essere "applicata in modo molto rigido, dovendosi escludere che Paoloni possa rientrare nella sua abitazione di Civitavecchia, in quanto in tale contesto, anche in assenza della polizia giudiziaria operante, sarebbe meno controllabile e più a rischio di inopportuni contatti".
La versione del portiere Il calciatore viene in sostanza scarcerato solo per "la considerazione che all’interno del sistema la detenzione in carcere, soprattutto di incensurati, e il suo prolungamento in questa fase devono essere considerate misure eccezionali". Per il resto, la versione che Paoloni ha dato riguardo la vicenda del Minias, che fu somministrato ai giocatori della Cremonese, prima della partita con la Paganase, "contrasta da un lato con dati di fatto e dall’altro accentua, anche nei riferimenti a un ricatto subito, le esigenze relative a una acquisizione genuina della prova, tenendo in ipotesi a rendere meno decifrabile quanto avvenuto nella prima fase della vicenda oggetto dell’indagine". Paoloni, infatti, ha spiegato che la vicenda della ricetta, intestata alla moglie, relativa al Minias era parte di un ricatto a cui era stato sottoposto da Massimo Erodiani e Marco Pirani, anche loro arrestati nell’ambito dell’ inchiesta "in relazione a debiti maturati nelle scommesse sportive".
L'interrogatorio L’ex portiere della Cremonese è stato oggi interrogato dal giudice e ha ribadito la sua estraneità riguardo la somministrazione di Minias, un tranquillante, ai suoi compagni di squadra prima di Cremonese-Paganese del 14 novembre del 2010. È questo l’episodio che diede il via all'inchiesta sulle partite truccate. I suoi avvocati, al termine dell’ interrogatorio durato poco più di un ora, hanno detto di essere "soddisfatti e fiduciosi" sugli sviluppi della vicenda.
"Oggi Marco Paoloni ha sostenuto l'interrogatorio di buon animo ed è sereno, come lo siamo noi. Ha espresso al gip il proprio svolgimento dei fatti. Ha ribadito quello che ha sempre detto anche davanti al pm, vale a dire la propria innocenza", ha detto l'avvocato Luca Curatti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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