Stefania Scarpa
Continua lodissea per migliaia di romani costretti a soffrire il freddo nelle loro abitazioni a causa dei ritardi nella sostituzione delle caldaie a carbone, fuorilegge dallo scorso 1° settembre, con impianti a norma. Si tratta di un disagio che riguarda, come abbiamo già scritto giorni fa, 25mila romani concentrati in pochi municipi semicentrali. Tra questi uno dei più interessati è il XVII, che comprende Prati, Delle Vittorie e una parte del Trionfale, in cui la maggioranza di centrodestra guidata da Roberto Vernarelli sta cercando delle soluzioni a quella che si profila come una vera emergenza sociale. Tra le famiglie al freddo infatti tante ospitano bambini, persone anziane e ammalate che in questi giorni di temperature molto rigide rischiano di essere pesantemente danneggiate.
Ieri la consigliera del gruppo misto del XVII municipio Rosita Torre ha preparato, dintesa con la maggioranza, un ordine del giorno che, proprio per lurgenza ed il grave disagio che stanno vivendo anziani, bambini, malati e disabili doveva essere portato «fuori sacco» nel consiglio del municipio convocato proprio nella giornata di ieri. Nellodg si sottolinea lesistenza a Roma di circa 830 palazzi con impianti di riscaldamento a carbone (stima dellassessorato ai Lavori pubblici del Campidoglio), si evidenzia lalta spesa dei lavori di trasformazioni e la lunghezza delle procedure, la grande quantità di domane arrivate sul tavolo dellItalgas, che non riuscirebbe a esaudirle in tempo e, in considerazione di tutte queste difficoltà, chiede al presidente del municipio di sollecitare il Prefetto di Roma Achille Serra affinché, nei casi in cui i condomìni dimostrino di aver attivato liter tecnico-amministrativo di trasformazione della caldaia condominiale, venga permesso laccensione e lutilizzo della vecchia caldaia fino allerogazione, da parte dellItalgas, del gas metano, senza incorrere nelle sanzioni di legge. Un modo per evitare che siano i cittadini le indifese vittime di lungaggini burocratiche e trascuratezze da parte di amministratori di condominio.
Lordine del giorno non si è però potuto discutere a causa di assenze giustificate sui banchi della maggioranza e per labbandono immotivato dellaula da parte dei consiglieri di opposizione.
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