Caldaro, dove i campioni nascono grazie al fai-da-te

da Caldaro (Bolzano)

C’è un piccolo paesino in Alto Adige che è la testimonianza che per realizzare un progetto vincente non servono soldi e strutture, ma tanta passione, determinazione e le persone giuste nel posto giusto. Così caldaro, di appena 7000 anime frazioni comprese, può vantare due tennisti nelle prime 50 posizioni delle classifiche mondiali, merito soiprattutto della passione per il tennis del presidente del circolo locale Alex Voraugher: «Il mio sogno era portare un tennista della nostra scuola nei primi 100 del mondo, adesso ne abbiamo due nei primi 50 e non vogliamo più fermarci». I due tennisti sono Andreas Seppi numero 39 del mondo, nato e cresciuto a Caldaro, e Karin Knapp attualmente numero 35 delle classifiche femminili, che a 15 anni si è trasferita da Brunico scegliendo il tennis al posto dello sci.
Il progetto parte il 3 luglio del 1995 quando Massimo e Lisa Sartori - uno dei nostri milgiori tecnici e sua moglie fisioterapista - lasciano Vicenza per trasferirsi nel paesino che si specchia sul lago, dove in quel momento nel circolo ci sono molti ragazzini interessanti. E il più piccolo, appena 11enne, è proprio un certo Andreas Seppi: «Voraugher aveva un grande progetto in mente - spiega Sartoro - e la sua volontà e passione ci ha convinto. Qui c'erano un obiettivo ambizioso e la giusta strategia, questo è secondo me il segreto del nostro successo. Il circolo che ci è stato in dato a gestione dal comune ha 7 campi, due in terra rossa coperti, uno in play it coperto e gli altri scoperti in terra rossa. Noi due anni fa abbiamo fatto una piccola palestra per consentire ai tennisti di fare la parte atletica qui nel circolo. Mancherebbe un campo in cemento, ma adesso andiamo avanti così». Voraufher racconta com’è stato difficile vincere la concorrenza con l’hockey, lo sport più popolare: «Qui purtroppo è più seguito e per noi è difficile trovare degli sponsor. Anche adesso che noi siamo fortissimi mentre la squadra di hockey fuori dal Trentino non è conosciuta. Eppure economicamente è dura andare avanti».
E le difficoltà sono state talmente numerose che a un cero punto il presidente voleva chiudere tutto: «C'erano problemi economici - rivela ancora Sartori -, Voraugher è venuto da me dicendomi che non si poteva continuare -. Ma ormai avevamo gettato le basi, dovevamo rischiare, mi dimezzai lo stipendio pur di andare avanti. Per fortuna Seppi iniziò a fare risultato ed i problemi economici furono risolti».
Così Seppi ha trovato le condizioni migliori per poter crescere proprio a due passi da casa e Karin Knapp conferma: «Per me è stata la soluzione migliore, sono vicina a casa ed ho un allenatore solo per me. Inoltre mi hanno accolti tutti benissimo, mi sono trovata subito benissimo qui». Così Sartori ora coordina l'attività del circolo di Caldaro seguendo nel circuito maggiore Andreas Seppi e aiutando anche Simone Vagnozzi, mentre Marco Boesso, giunto in Alto Adige nel 1997 dal centro tecnico di Cividino, segue la Knapp. Lisa Sartori si occupa della preparazione atletica dei professionisti, Nicola Ceragioli invece di un gruppo di tennisti fra gli 11 e 13 anni che sono alcuni dei migliori della zona.

Poi naturalmente c'è anche la scuola SAT: «Noi vorremo fare di più ma non possiamo, la federazione dice che non ha soldi per aiutarci di più e mi dispiace, perché per esempio vorremmo avere un allenatore fisso che segua Vagnozzi» ha spiegato amareggiato Voraugher. E forse, se qualcuno a Roma ascoltasse la sua richiesta d’aiuto, Caldaro saprebbe fare ancora meglio per un tennis italiano ancora in attesa di un nuovo fenomeno.

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