Roma

Caldarroste, una delibera che scotta

Il I municipio ha approvato la delibera presentata ad agosto per il rilascio di diciannove concessioni stagionali per la vendita delle caldarroste fino al prossimo 31 marzo. Non ci sarà alcun bando pubblico: i titolari verranno individuati secondo il criterio dell’anzianità. Ma la conferenza di servizi in cui devono essere analizzati i pareri dei vigili, dell’ufficio città storica e delle sovrintendenze non si è ancora riunita, e in consiglio Fazio Zuccarelli (Ds), assessore al Commercio, ha ammesso che su diciannove postazioni soltanto otto avrebbero i requisiti per ottenere il via libera degli uffici competenti. Non si placa, dunque, la «guerra delle caldarroste» in centro storico. La maggioranza ulivista che governa via Giulia ha infatti respinto le proposte della Cdl che chiedeva la soppressione dell’elenco delle postazioni in attesa dei pareri ufficiali, e soprattutto lo spostamento di due siti già segnalate dai vigili del fuoco a causa della difficoltà di transito per i mezzi di soccorso.

In seguito alle polemiche, la delibera è stata poi accompagnata da un ordine del giorno in cui si auspica che dal prossimo anno il settore possa essere regolamentato tramite un bando pubblico e non più attraverso criteri che, dice l’opposizione, rischiano di favorire soltanto chi il banco delle caldarroste ce l’aveva già negli anni scorsi.

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