Circa cinque milioni di abitanti della California sono stati coinvolti a partire dalle 10 di ieri mattina (le 19 in Italia) in una gigantesca esercitazione di massa che simulava l’evento più temuto nell’estremo est degli Stati Uniti: il superterremoto che presto o tardi, molto probabilmente entro i prossimi trent’anni, colpirà la parte meridionale della California. Il famigerato “Big One” dovrebbe essere una sorta di replica del potentissimo sisma che nel 1906 rase al suolo la città di San Francisco, uccidendo circa tremila persone.
Scuole, ospedali e soccorritori L’esercitazione, denominata “The Great Southern California Shake-out”, è la più grande mai organizzata in America. Si basava sull’ipotetico scenario di una scossa di magnitudo 7.8, pari appunto a quella di un secolo fa, lungo la Faglia di San Andreas, la fenditura della crosta terrestre che corre lungo un asse nordest-sudovest nel sud della California, e che è considerata la causa dei gravi terremoti che periodicamente devastano la regione. L’ipotetico (ma non troppo) sisma provocherebbe, secondo i circa 300 scienziati che hanno collaborato alla realizzazione dell’esercitazione, duemila morti, cinquantamila feriti e 200 miliardi di dollari di danni. Cinque milioni di residenti hanno preso parte all’esercitazione, che ha coinvolto scuole, ospedali e migliaia di soccorritori organizzati in squadre.
Scenario realistico Alle dieci del mattino, ora della finta scossa, milioni di persone hanno ricevuto l’ordine “Drop, cover and hold on”, ovvero lasciarsi cadere a terra, ripararsi sotto dei piani resistenti e tener duro fino a che le scosse non si esauriscono. Contemporaneamente è scattata la risposta d’emergenza, con cinquemila soccorritori appartenenti ad agenzie locali, statali e federali in azione, pronti a simulare la ricerca e il salvataggio delle vittime del disastro in uno scenario per quanto possibile realistico.
Statistiche inquietanti La California ha una storia di terremoti drammatici, dei quali quello di San Francisco del 1906 è solo il più celebre. L’alta densità di popolazione dello Stato fa temere un numero di vittime molto elevato quando si verificherà il temuto “Big One”.
A proposito del quale c’è poco da farsi illusioni: il servizio geologico degli Stati Uniti stima una probabilità del 46% che entro il 2038 la California sia colpita da un terremoto di magnitudo 7.5 o maggiore. L’ultimo grave terremoto che ha colpito lo Stato risale al 1994: aveva una magnitudo 6.7 e provocò la morte di 57 persone. Un bilancio tutto sommato modesto, viste le sinistre previsioni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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