Roma

Camilluccia violenta, ora è psicosi

Terrore alla Camilluccia. I quartieri della «Roma bene» finiscono sempre più spesso nel mirino della malavita.
Sabato scorso la professoressa Emilia Maria Iolanda Costa, settant’anni, titolare della I cattedra di Psichiatria dell’Università La Sapienza, tra le più note esperte italiane del settore con oltre trecento pubblicazioni, è stata aggredita, sequestrata e rapinata da due banditi. «Un’esperienza terribile - racconta la donna - in questa città non si può più tornare a casa senza essere seguiti e malmenati. Sto malissimo, perché penso che non ci sia nulla di peggio della violenza fisica. Ho paura e penso di poter parlare anche a nome di moltissimi residenti del quartiere. Nella mia palazzina c’è un’anziana che è stata borseggiata dieci volte e nel corso dell’ultimo episodio le hanno addirittura rotto un braccio. Al Gemelli, dove sono finita subito dopo il fattaccio, mi hanno detto che nell’ultimo mese hanno addirittura rapinato quattro medici e tutti nella zona dove abito».
La docente sabato pomeriggio alle 19 stava tornando nella sua abitazione, in piazza Passo del Pordoi. «Andavo di fretta - spiega - mi dovevo cambiare velocemente per partecipare alla presentazione di un libro, alla quale ero stata invitata da un amico giornalista. Quando sono giunta nell’androne del condominio, ho trovato due uomini con il volto coperto ad aspettarmi. Mi hanno puntato qualcosa di appuntito, forse un coltello dietro la schiena, costringendomi a salire in casa». Uno dei due banditi è rimasto in silenzio, mentre l’altro in un italiano traballante, ha provato a convincere la psichiatra a indicargli il luogo della cassaforte. «Ho provato a bluffare - prosegue la vittima - allora mi hanno colpito alla fronte con il calcio di una pistola. Così ho desistito, invitandoli a prendere tutto quello che volevano, pur di non farmi male».
I malviventi non ci hanno pensato due volte. Si sono impadroniti di undicimila euro, custoditi nella cassaforte, e dei gioielli della donna. Poi sono fuggiti. «Ho immediatamente chiamato i carabinieri - racconta la docente - per fortuna dopo qualche minuto erano nel mio appartamento. L’unica cosa positiva di tutta questa vicenda è la solerzia delle forze dell’ordine. Mi hanno accompagnato al Policlinico Gemelli, dove i medici mi hanno visitato e dimesso con sette giorni di prognosi. Proprio in ospedale sono venuta a sapere dai sanitari che nell’ultimo mese erano stati rapinati anche quattro loro colleghi. Uno, addirittura, mentre stava uscendo dall’ospedale, dopo aver finito il turno di lavoro».
A seguire le indagini sulla rapina alla psichiatra sono gli uomini del reparto operativo della compagnia Trionfale, diretta dal maggiore Valerio Liberatori, che stanno controllando soprattutto gli ambienti frequentati dagli extracomunitari della zona.
Camilluccia e Trionfale, purtroppo, da qualche mese sono anche terreno fertile per una banda di ladri di auto, che agisce soprattutto di notte. «Ne hanno rubate diverse - conclude ironizzando la professoressa Costa - la mia si è salvata. Probabilmente non era di loro gradimento».
È sempre più difficile arginare l’ondata di violenza che in questi mesi ha investito la capitale. Si sta allargando velocemente, coinvolgendo non solo la periferia, ma anche i quartieri residenziali.

Un fenomeno che preoccupa sempre più, soprattutto in considerazione della scarsità di mezzi con cui le forze dell’ordine sono costretti a operare ogni giorno.

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